Segnaliamo due ordinanze della Cassazione: l’autovelox deve essere posizionato su via a scorrimento con banchina idonea per le manovre di emergenza e il venditore dell’auto usata è responsabile se il contachilometri è manomesso. Persistendo il caso sulla cancellazione dei voli, torniamo sull’argomento
Corte di Cassazione: l’autovelox deve essere posizionato su via a scorrimento con banchina idonea per le manovre di emergenza
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 12864 del 22 aprile 2022, ha affermato che il non corretto posizionamento degli autovelox può essere motivo di annullamento delle multe. Con tale ordinanza la Suprema Corte ha confermato che, come previsto dal vigente Codice della Strada, le postazioni fisse dell’autovelox possono essere posizionate solo su strade a carreggiate indipendenti o separate da traffico ciascuna con almeno due corsie di marcia ed una eventuale corsia riservata ai mezzi pubblici, banchina pavimentata a destra e marciapiedi, con le eventuali intersezioni a raso semaforizzate; per la sosta sono previste apposite aree o fasce laterali esterne alla carreggiata, entrambe con immissioni ed uscite concentrate.
Conseguentemente sono annullabili le multe elevate su strade urbane senza tali caratteristiche. Per quanto sopra la corte ha invalidato la sanzione amministrativa per eccesso di velocità nei confronti di un automobilista che aveva superato il limite di velocità consentito su una strada urbana non a scorrimento con l’autovelox posizionato in un piccolo spazio fra striscia bianca e marciapiede.
La Corte di Cassazione ha quindi respinto il ricorso del Comune di Firenze, confermando l’annullamento del verbale sancito dal Tribunale: nel corso del dibattimento, infatti, è emerso che, subito dopo la fine della carreggiata caratterizzata dalla striscia bianca, esiste un marciapiede, ma che lo spazio tra la striscia ed il marciapiede è talmente esiguo da non poter essere ricondotto alla struttura e alla funzione di una banchina, le sue dimensioni non erano, cioè, tali da consentire manovre di emergenza. Stando sempre al Codice della Strada, infatti, per banchina si deve intendere lo uno spazio all’interno della sede stradale, esterno rispetto alla carreggiata, destinato al passaggio dei pedoni o alla sosta di emergenza.
La banchina, elemento comune alle autostrade, alle strade extraurbane e alle strade urbane di scorrimento, dunque, è uno spazio che, oltre a dover restare libero da ingombri, deve avere una dimensione tale da consentire l’assolvimento effettivo delle funzioni di emergenza.
Corte di Cassazione: il venditore dell’auto usata è responsabile se il contachilometri è manomesso
La seconda sezione civile della Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 12606 del 20 aprile 2022, ha ritenuto responsabile il venditore di un’auto usata per aver manomesso il contachilometri violando, così, il requisito della facile riconoscibilità del vizio. Ex art. 1491 cod. civ. l’acquirente deve essere posto nella condizione di conoscere o riconoscere la reale ed esatta entità dei vizi o difetti al momento della compravendita e non successivamente a seguito di approfondimenti tecnici effettuati proprio dall’acquirente.
Il rimborso per il volo cancellato per inadeguatezza della compagnia aerea
A seguito della richiesta avanzata da un lettore e delle tante situazioni verificatesi nel trasporto aereo, riprendiamo l’argomento del rimborso di un volo cancellato per inadeguatezza dalla compagnia aera. Ricordiamo che le compagnie devono dare comunicazione dell’annullamento del volo con almeno due settimana di anticipo (nulla è dovuto da nessuno) e riproteggere su altri voli senza particolari cambiamenti di orari. Per gli eventuali ritardi di partenza/arrivo, oltre all’assistenza, che può prevedere anche l’ospitalità in albergo, quando le ore di ritardo sono comprese fra le due e le quattro, il passeggero può richiedere il rimborso dell’intero biglietto e le compensazioni pecuniarie che, come più volte scritto, variano a seconda della destinazione, tra 200 e 600 euro a passeggero. In caso di mancata comunicazione è opportuno pretendere anche gli eventuali danni, regolarmente documentati. Procedete, quindi, con una diffida ad adempiere inviata alla compagnia aerea tramite pec o raccomandata A/R, pronti ad adire nei confronti del vettore davanti al giudice di pace, se gli importi richiesti non superano i 1.100 euro o i giudici di grado superiore.