Il mondo ai tuoi piedi
a cura di Franca Celestini
In tempi di velocità folle e ritmi sostenuti, ecco un’alternativa: il turismo a piedi. Le passeggiate fanno scoprire suggestivi cammini che toccano direttamente l’anima più autentica dei territori. Eco-emozioni ed eventi animano la costa e l’Arcipelago della Toscana nell’edizione 2011 del Tuscan Coast and Islands Walking Festival. Saperi e sapori, sentieri di terra e vie di mare uniscono la comunità locale e i viaggiatori che si uniranno da maggio a giugno e da settembre a novembre in sette comprensori naturali toscani per esplorare percorsi storici, naturalistici, enogastronomici e archeologici immersi in paesaggi sospesi fra cielo, terra e mare. Dall’Isola di Capraia all’Elba, passando per il Giglio, Giannutri, Pianosa, Gorgona e Montecristo, l’atmosfera delle isole nel pieno rigoglio della primavera e nei caldi colori dell’autunno farà battere forte il cuore dei visitatori alla ricerca di un’eco-esperienza “a passo d’uomo”. Ben sette parchi naturali sveleranno le meraviglie di questo lembo paradisiaco: il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, il Parco Regionale delle Alpi Apuane, il Parco Regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli, il Parco interprovinciale di Montioni, i Parchi della Val di Cornia e il Parco Regionale della Maremma.
Uno tra tutti é memorabile. Il Parco Regionale delle Alpi Apuane si visita a partire da Seravezza, che conserva la piccola pieve romanica di San Martino alla Cappella, il cui rosone è attribuito a Michelangelo, il Duomo con pregevoli marmi policromi all’interno e un fonte battesimale del ‘500 con bellissime sculture e il Palazzo Mediceo con un imponente portale in pietra costruito per Cosimo primo nel 1555. Salendo lungo il torrente Vezza, ecco aziende di trasformazione, blocchi di marmo trasportati da potenti ganci, panorami sui fenomeni carsici che nelle Apuane costituiscono il primo complesso carsico d’Italia, grotte enormi tra cui la famosa Grotta del Vento, il Monte Forato, dove è particolarmente suggestivo lo spettacolo del passaggio del sole durante il solstizio d’estate in giugno, migliaia di cunicoli sotterranei scavati dalle acque che penetrano sotto la superficie, creando abissi profondi anche più di mille metri. Sul versante del Monte Altissimo Michelangelo andava a scegliere i suoi marmi. Qui si comprende la definizione di un geografo che definì le Alpi Apuane “un mare tempestoso istantaneamente pietrificato” Dovunque strade impervie che ad ogni curva scoprono paesaggi potenti e blocchi immensi, cave dismesse segnate da striature nere come cattedrali abbandonate. Ma lo spettacolo più potente delle Alpi Apuane si percepisce dal versante di Carrara, salendo lungo i tornanti che portano dal livello del mare a 1.000 metri a Campocecina: belvedere mozzafiato sulle cave dove blocchi tagliati di netto costruiscono potenti gradoni intervallati dalle strade polverose a zig zag percorse da camion che portano i carichi di marmo fino al mare. Da Campocecina, in fondo a questo paesaggio dantesco da girone infernale o da pozzo dei giganti, nelle giornate serene appaiono il promontorio di Monte Marcello, le isole Palmaria e Tino, l’intero golfo di La Spezia e, se il cielo è perfetto, anche in lontananza Capraia e Gorgona. http://www.parcapuane.it/. www.toscanacosta.it, http://www.tuscanywalkingfestival.it/
Sempre a piedi, ma in un continente lontano, ecco la proposta di Into the Blue Creative Walks, un operatore che organizza tour a piedi in tutta l’Australia. Lo scopo è quello di far avvicinare i visitatori alla natura incontaminata, intraprendendo un viaggio diverso. Gli itinerari proposti uniscono workshop che si fondono alla narrazione del viaggio, consentendo di immergersi più pienamente nel paesaggio e nella storia dei luoghi. Into the Blue Creative Walks è gestito e operato da Raymond Hawkins, una guida esperta che ha condotto più di 1.000 viaggi a piedi. Per il 2011 l’operatore propone 14 pacchetti per scoprire la vera essenza dell’Australia Centrale e del Red Centre del Northern Territory, a partire dal 28 maggio fino al 17 settembre. Tutte queste esperienze hanno una durata di circa 7 giorni e possono essere adattate alle necessità dei partecipanti; gli itinerari attraversano il deserto rosso, si snodano tra gole e rocce antiche, lungo il Larapinta Trail, in un paesaggio indimenticabile. Alcune esperienze uniscono alla magia del viaggio anche yoga, arte, fotografia, meditazione, itinerari per i più piccoli e approfondimenti sulla cultura aborigena. www.intotheblue.com.au/tours/location.asp, http://www.australiasoutback.com/
E se il viaggio in Australia dispone di qualche giorno in più, si può esplorare Melbourne, la capitale del Victoria, una città che si nutre di design. Melbourne è considerata la più cosmopolita ed “europea” tra le città australiane. É anche una fucina creativa in cui il multiculturalismo, elemento fondante della cultura australiana, diventa il fil-rouge di una continua spinta verso la ricerca estetica, la sperimentazione e la sostenibilità. Non a caso, la città ospita State of Design, il più importante ed innovativo Festival australiano dedicato al design, giunto alla sua settimana edizione. “Design that moves” sarà il tema di quest’anno, con particolare focus su progetti di reale trasformazione, legati a tematiche come la mobilità e la capacità di creare dei network. Queste tematiche a Melbourne sono molto più di un trend, ma un obiettivo da perseguire. Lo sviluppo architettonico dei nuovi palazzi di Melbourne vive in completa sinergia con la struttura della metropoli, fortemente improntata su un sistema reticolare di piccole vie, soprattutto nelle zone di St. Kilda e Fitzroy. Tutte le nuove strutture sono realizzate seguendo la filosofia “zero waste”: riciclo di materiali, ventilazione naturale, recupero dell’acqua. I progetti dei designer australiani hanno spesso un tocco più fresco e davvero diverso, una prospettiva unica sulla realtà, influenzata sicuramente dal paesaggio australiano e dal multiculturalismo: utilizzo di forme semplici accostate a colori forti e spiccati, tessuti a trame, il legno come metafora di “calore” e, conditio sine qua non, la sostenibilità. www.visitmelbourne.com/it