Nel Senese l’armonia geometrica delle architetture e la “nobile” eccellenza dei grandi vini di Montepulciano. Se tutta la Toscana è un sogno di armonia e di bellezza, ci sono alcuni luoghi della regione più simbolici di altri.
Senza costruire impossibili gerarchie, si possono ad esempio scegliere le Terre di Siena come vertice del rapporto perfetto tra cultura e natura, tra città e campagna. Quel rapporto perfetto che non a caso Ambrogio Lorenzetti aveva immortalato nel suo affresco del Buon Governo, più che un dipinto, un vero manifesto politico, nel Palazzo Comunale di Siena.
Oliveti, vigneti, poggi, calanchi, crete, corsi d’acqua, torri merlate e fortezze in cima alle alture, filari di cipressi che disegnano i fianchi delle colline.
E’ quel famoso paesaggio ordinato e perfetto, non a caso tutelato anche dal patrimonio Unesco, dai colori morbidi e sfumati, tra l’arancione, il bruno, il rosso cupo, che nella tavolozza si chiamano proprio Terra di Siena. Qui si sono incantati antichi e moderni, artisti e registi, attenti a interpretare e proteggere la bellezza dei luoghi.
Nel Senese si possono ulteriormente selezionare due luoghi iconici della perfezione rinascimentale: Pienza e Montepulciano.
Pienza, nata “da un pensiero d’amore e da un sogno di bellezza”, come ha detto Giovanni Pascoli, è la città di Enea Silvio Piccolomini, Papa Pio II, il Papa umanista che affidò all’architetto Rossellino il progetto della città ideale, secondo i canoni di Leon Battista Alberti. E allora ecco la piazza dedicata a Pio II, la Cattedrale in pure forme rinascimentali, il Palazzo Comunale, il grandioso Palazzo Piccolomini, da cui parte una passeggiata panoramica sulle morbide linee della Val d’Orcia.
Montepulciano a sua volta è un gioiello posto a spartiacque tra l’Orcia e il Chiana, sdraiata lungo un crinale alto e ventoso. Cieli azzurri dunque, spazzati dal vento, che fanno brillare le linee nette di palazzi imponenti costruiti da una ricca borghesia mercantile, agricola e manifatturiera. Anche qui la piazza Grande è quella centrale, scandita dalla Cattedrale, nuda esternamente, ma possente all’interno, con i suoi enormi pilastri, le volte, la grande cupola, i capolavori d’arte, il palazzo Contucci, costruito su progetto di Antonio da Sangallo il Vecchio, il bellissimo Palazzo Nobili-Tarugi anche questo di Antonio da Sangallo il Vecchio con un imponente portico ad archi a tutto sesto, semicolonne di ordine ionico e alti piedistalli, fino al pozzo dei Grifi e dei Leoni.
Qui si respira ancora l’eleganza della corte di Lorenzo dei Medici, del suo nume tutelare Poliziano, grande umanista precettore dei giovani nobili.
E, anche se tanti secoli sono passati, sembra ancora di respirare quella cultura del ben vivere, fatta di paesaggio, sapienza, arte, nobili sentimenti. Dal colle dove si stende la città, lo sguardo spazia su vigneti a perdita d’occhio. Perché a Montepulciano, oltre ad arte e architettura, la grande attrazione è il vino.
Il Nobile di Montepulciano, definito dal Redi nel ‘600 “di ogni vino il re”, blasonato e antichissimo, documentato fin dal 789, il primo in Italia a potersi fregiare della DOCG nel 1980, ha un disciplinare che prevede uva sangiovese al 70% e vitigni complementari a bacca rossa.
Imperdibile, per degustare il Nobile di Montepulciano, una sosta al Podere Casanova.
Siamo nella quiete più piacevole della Val di Chiana, al centro di un panorama da cartolina, con i vigneti che sconfinano nel bosco, la cantina con una grande sala degustazione con terrazzo.
Dietro il podere c’è una bella storia. Isidoro e Susanna Rebatto, coppia di imprenditori veneti, si sono innamorati delle “terre poliziane”, hanno acquistato la tenuta e le hanno ridato nuova vita, in un’impresa che esalta le affinità elettive tra la loro terra d’origine, il Veneto, e quella d’elezione, la Toscana. Qui i valori sono forti e semplici insieme: tutela del paesaggio, attenzione allo spreco di risorse, sostenibilità.
Dopo la costruzione della nuova cantina e i lavori radicali in campagna, l’acquisto di nuovi vigneti, il reimpianto di altri, oggi Podere Casanova è conosciuto per l’assoluta qualità dei suoi vini e della sua accoglienza.
Portabandiera dell’azienda è il Vino Nobile di Montepulciano, declinato anche nella selezione in purezza Nobile Settecento e nel Nobile Riserva, e racchiuso anche in preziosi grandi formati, Magnum e Golia. E poiché le degustazioni si apprezzano meglio godendo il territorio, il suggerimento è quello di trascorrere un intero week end nel piccolo ed accogliente agriturismo inserito nel Podere.
Sono tre appartamenti indipendenti, Girasole, Glicine e Vigna, ricavati da quella che era un tempo la vecchia cantina, arredati in stile country chic, accoglienti, dotati di ogni comfort, perfetti per relax e per itinerari culturali.
La Val di Chiana offre qui innumerevoli esperienze: visite in cantina con degustazioni guidate, passeggiate con pic nic fra le vigne, romantiche cene fra i filari, corsi di cucina, in cui si impara anche il corretto accompagnamento cibo-vino.
E poi, ancora più ad ampio raggio, tour in Vespa alla scoperta della Val d’Orcia e dei suoi piccoli borghi medievali e del lago Trasimeno, passeggiate guidate a cavallo, visite a riserve naturali, escursioni in bicicletta.
In attesa del grande evento dell’Anteprima Vino Nobile di Montepulciano, dal 26 al 28 marzo, organizzato come ogni anno dal Consorzio del Nobile nella Fortezza di Montepulciano, aperto finalmente anche al pubblico e ai wine lovers, che potranno degustare le nuove annate in commercio, il Vino Nobile di Montepulciano 2019 e la Riserva 2018.
Un suggerimento in più? Con Civitatis si possono fare escursioni nel territorio della Val di Chiana a Pienza e Montepulciano.
Per maggiori informazioni:
https://www.civitatis.com/it/siena/escursione-montalcino-pienza-montepulciano/
www.consorziovinonobile.it – www.poderecasanovavini.com