Un itinerario invernale a Rimini: memorie storiche e felliniane, a partire da un esempio iconico di creatività nel design. Una Rimini insolita, meno vacanziera e meno balneare di quanto immaginiamo, ci accoglie nella sua dimensione invernale.
E’ la Rimini del centro storico, di una stratificazione artistica e archeologica lunghissima, su oltre due millenni. E’ la Rimini legata alle memorie felliniane, a cominciare dal nuovissimo originale Fellini Museum. È la Rimini del pittoresco borgo di San Giuliano, il borgo di pescatori a cui proprio Fellini pensava di dedicare il suo celebre Amarcord.
Per scoprire questa Rimini insolita, un insolito punto di partenza. È il Demo Design Emotion Hotel.
Da un’idea visionaria di Mauro Santinato, presidente di Teamwork Hospitality, dal recupero di una pensione locale in disuso, è nato un hotel di design emozionale, progettato come showroom permanente delle più interessanti novità di settore.
Quattordici studi di architettura sono stati chiamati a ripensare in totale libertà gli spazi comuni e le suites, con il supporto delle migliori aziende di arredo e design.
Ad esempio Valli&Valli ha fornito maniglie nel caratteristico colore rosato del rame o nella declinazione titanium, Lago ha partecipato all’iniziativa con il suo studio di progettazione Contract Lab, realizzando la suite Just Like Home, Tubes ha offerto il “calore sartoriale” dei suoi radiatori di design, Dornbracht numerose proposte per il bagno e la cucina.
Ne è derivato un laboratorio creativo, vero hub di sperimentazione dell’hospitality, unico esempio in Italia, che spazia dal Pop al Déco, dal sofisticato all’informale, dal romantico all’industrial, in cui il colore e le luci giocano un ruolo fondamentale.
Carte da parati che evocano le opere liriche italiane, magic mirror, arredi retrò e attrezzature da palestra, tonalità accese e colori fluidi, materiali naturali e superfici tecnologiche.
Strepitose le soluzioni esterne con balaustre in vetro colorato fornite dal Gruppo Fontanot: la ringhiera Glass On é caratterizzata da un’ampia superficie trasparente di grande impatto estetico e da una modularità personalizzabile.
Così il Demo Hotel diventa un messaggio forte non solo per la città, ma per tutto il settore alberghiero.E, grazie alla sua originalità, invita a soggiornare nella struttura per vivere un’avventura emotiva ed esperienziale.
Il nostro insolito itinerario nella Rimini invernale non propone viali del lungomare, sdraio e ombrelloni sulla spiaggia assolata, ma il Corso Augusto centralissimo, che parte dal ponte di Tiberio, tuttora solido nelle sue arcate in pietra d’Istria e arriva all’arco di Augusto, un arco imponente legato al periodo aureo di pace inaugurato dal primo imperatore.
Molte le piazze accoglienti: la Piazza con la Fontana della Pigna, la Vecchia Pescheria, il famoso Teatro Galli dell’Ottocento che fu inaugurato da Giuseppe Verdi, oppure la Piazza dominata dalla Torre dell’orologio astronomico con i segni zodiacali, forse il luogo in cui Cesare, dopo aver attraversato il Rubicone, indicò alle sue truppe la via per Roma.
A breve distanza da questa piazza il famoso Tempio Malatestiano, capolavoro di Leon Battista Alberti, che rinnova le linee gotiche con una chiara impronta rinascimentale, vero scrigno di tesori, da un crocifisso di Giotto a un affresco di Piero della Francesca.
E anche, nel cuore di Rimini, l’ultima eccezionale scoperta archeologica, che risale a un ritrovamento fortuito di trent’anni fa: la Casa del Chirurgo ha rivelato un tesoretto imponente di strumenti chirurgici, oltre a un bellissimo pavimento museale, che si amplia nell’area appartenente forse al palazzo di un altissimo funzionario imperiale legato alla corte di Ravenna.
Dall’antichità passiamo alla modernità più recente. E’ quella cinematografica dell’illustre cittadino riminese Federico Fellini, il nostro regista più famoso, e uno dei più famosi al mondo, quattro volte premio Oscar nella categoria del miglior film in lingua straniera (per La Strada, Le notti di Cabiria, 8½ , Amarcord) e vincitore del prestigioso premio Oscar alla carriera.
Con la sua città natale Fellini ebbe un rapporto ambiguo di amore e di distanziamento. Era un giovane provinciale proteso tra il sogno della grande città e la nostalgia della provincia, a cui tornava sempre, in cerca di ricordi, emozioni, personaggi. Sullo sfondo della vita e della filmografia di Fellini c’è sempre la città di partenza. Ma a Rimini non girò mai una scena, pur mettendola al centro di tanti capolavori.
Oggi Rimini gli dedica il suggestivo Fellini Museum, ospitato a Castel Sismondo, ricco di documenti, fotografie, video, poster, costumi, il materiale del Fondo Nino Rota, tanti disegni di Fellini stesso, che, non dimentichiamolo, era nato come disegnatore di giornali satirici.
L’universo felliniano rivive oggi su tre poli, il Museo di Castel Sismondo, il Palazzo Valloni, dove a piano terra ha sede il mitico cinema Fulgor e una grande area urbana, una vera e propria Piazza dei Sogni, che, attraverso un percorso di installazioni e scenografie felliniane, fa da ‘fil rouge’ tra questi due edifici.
L’itinerario riminese e insieme felliniano si può concludere piacevolmente con una passeggiata a zonzo fra le casette colorate e pittoresche di San Giuliano, il borgo di pescatori che conserva l’anima autentica della Rimini adriatica.
Qui abitavano barcaioli, pescatori, birocciai e carrettieri, persone semplici e spontanee che il giovane Fellini osservava con curiosità nelle loro manifestazioni più popolari, rimaste nel nostro immaginario attraverso i fotogrammi di Amarcord e, da qualche anno, anche nei divertenti murales che animano le vie del borgo.
Informazioni turistiche:
www.visitrimini.com – www.demohotel.space – www.aptservizi.com – www.vallievalli.com – www.lago.it – www.dornbracht.com – www.fontanot.info
Contributi fotografici: DEMO Hotel, Fellini Museum, Franca Dell’Arciprete