Da uve rosse vinificate in bianco nasce il sorprendente Istinto Talestri; un concept album musicale raccoglie i suoni del vino Tommasi; a Trento torna Vinifera dedicata a vini e cibi dell’arco alpino
Le tre Talestri
Talestri chi? Talestri è il nome di una regina delle Amazzoni e il marchio di una nuova cantina, a indicarne senza indugi origini e prospettive, segnate da quattro T: tradizione, tenacia, territorio, tecnica. Talestri fu una regina delle Amazzoni che giacque per tredici notti con Alessandro Magno, per generare una progenie particolarmente forte e intelligente. Cavalcando leggenda e storia arriviamo al settembre 2021 quando è stata inaugurata la Cantina Talestri sulle colline di Lavagno, a pochi chilometri da Verona, nella zona est della Valpolicella. Fondamentali per la personalità dei vini Talestri (Amarone, che evoca passione; Valpolicella Ripasso la gentilezza; il Metodo Classico l’istinto) è la coesistenza nei dodici ettari vitati di terreni calcarei e basaltici, esposti a sud, con brezze costanti e venti di montagna che rinfrescano le notti: un mix ideale per la perfetta maturazione delle uve al fine di ottenere vini fini ed eleganti. Le Talestri sono tre sorelle che l’odore del vino l’hanno respirato insieme al latte materno, essendo figlie di Francesco Marcato, storico produttore di Durello e Soave. Da predestinate, Lisa è laureata in enologia, Francesca in agraria e Anna in architettura; sommando i talenti, emergono le competenze per ideare progetti e condurre la cantina, soprattutto Francesca e Lisa. Sorprendente è Istinto, nato dalle uve rosse Corvina Rondinella Molinara vinificate in bianco, che ha primeggiato su altri blasonati di lungo corso meritando il premio di Miglior Metodo Classico 2021 al Challenge Daniele Zamuner, nel 23° Sparkling Wine Festival 2021. E’ uno spumante fresco, elegante, di spiccato carattere con perfetto equilibrio tra acidità e sapidità, rotondo, con perlage lungo, cremoso e suadente. Ottimo come aperitivo, accompagna piacevolmente svariate pietanze fino alla pasticceria secca. Dunque, ideale per la serata romantica di San Valentino. Gli ospiti della cantina possono degustare le referenze Talestri su una terrazza panoramica, che apre lo sguardo sui pendii ricamati dai vigneti e su un boschetto, scrigno prezioso di biodiversità.www.talestri.com
La musica del vino Tommasi
Un’altra sorpresa della famiglia Tommasi: #TheWineRecord, una collezione musicale, che racconta il progetto enologico d’alta gamma De Buris con il linguaggio universale della musica. Le otto tracce musicali che compongono The Wine Record uniscono i suoni delle fasi di produzione dell’Amarone della Valpolicella Classico docg Riserva, creando sonorità singolari e inedite. De Buris è il lusso del tempo. Il Tempo è infatti il concetto centrale attorno a cui ruota il progetto culturale ed enologico della quarta generazione della Famiglia Tommasi; lo scorrere del tempo accompagna il ciclo produttivo del vino con colori, sentori e gusto che si fondono in equilibrio artistico e diventano lo spartito di un’originale opera enologica e musicale: il De Buris Amarone della Valpolicella Classico docg Riserva 2010, vino icona, che definisce una nuova interpretazione della Valpolicella. Tommasi Family Estates raggruppa sette tenute vitivinicole in sei regioni – Tommasi in Veneto, Tenuta di Caseo in Lombardia, Casisano a Montalcino e Poggio al Tufo in Maremma Toscana, Masseria Surani in Puglia, Paternoster in Basilicata, un progetto in Umbria pronto nel 2023 e una partenership nel Chianti Classico con La Massa.
La cura per l’accoglienza si esprime attraverso le strutture di Villa Quaranta Wine Hotel & SPA in Valpolicella, Albergo Mazzanti e Caffè Dante Bistrot a Verona e Agriturismo Poggio al Tufo a Pitigliano, Maremma Toscana. www.tommasi.com
Vinifera con vini e cibi dell’arco alpino
Torna Vinifera in Fiera a Trento, con l’esposizione di vini e cibi delle zone dell’arco alpino, in programma sabato 26 e domenica 27 marzo. Questa quarta edizione allarga il parterre delle aziende partecipanti, mantenendo il focus su piccole e medie realtà artigianali biologiche e biodinamiche, oltre che, nel caso del vino, sui produttori di vitigni resistenti (PIWI). Un ampliamento naturale della manifestazione, finalizzato a comunicare uno spaccato ancor più completo di cosa significhi coltivare la vite nei territori montani italiani ed esteri, dove spesso si lavora in condizioni difficili, a volte quasi eroiche. Nel mese che precederà la manifestazione, ritorneranno anche gli eventi del Forum: come sempre un ricco programma di degustazioni, conferenze e visite guidate alle aziende con focus sul territorio alpino e su chi se ne prende cura. Per il secondo anno, a curare la grafica del Forum e di Vinifera sarà l’illustratrice Federica Bordoni (www.federicabordoni.com), nota a livello nazionale e internazionale con lo pseudonimo di Febò, la quale sarà presente in fiera con le sue opere nello spazio espositivo dedicato alle arti visive. Vinifera è un evento promosso da Associazione Centrifuga, un gruppo di giovani che hanno unito competenze, passioni ed esperienze per realizzare iniziative incentrate sul patrimonio materiale e culturale rappresentato dalle produzioni agroalimentari e vitivinicole dei territori alpini. www.viniferaforum.it