All’insegna di Green & Safe, la Slovenia offre una stagione di escursioni all’aria aperta in sicurezza in una natura incontaminata, paradiso per sportivi e buongustai. Siete alla ricerca di spazi verdi, aria pura, natura autentica dove dedicarvi agli sport del cuore?
Niente di meglio, per l’estate 2021, della Slovenia.
In un territorio minuscolo, a pochi chilometri dalle grandi città del nord Italia, si alternano colline verdi e dolcissime, limpidi corsi d’acqua, piccoli borghi pittoreschi. Dove si può praticare una serie infinita di sport, di terra e di acqua, da quelli più dolci e rilassanti a quelli più impegnativi per grandi appassionati.Tutto all’insegna di un’accoglienza cordiale in strutture spesso familiari e immerse nella natura, come gli agriturismi e gli innovativi glamping.
Senza dimenticare che uno dei must della vacanza in Slovenia sarà l’esperienza enogastronomica.
Grandi vini, ingredienti a chilometro zero o a “chilometro vero”, come tendono a dire sul posto, frutti di bosco, erbe selvatiche, prodotti rigorosamente stagionali, interpretati spesso con un tocco glamour e creativo da chef stellati. D’altronde non è un caso che la Slovenia sia stata dichiarata Regione Gastronomica Europea 2021.
Una ricca varietà di piatti, a seconda del territorio geografico, in riva al mare o in cima a vette alpine, nei dintorni della capitale, sull’altopiano carsico o nella pianura pannonica.
Uno dei piatti sloveni più noti e diffusi, con diverse varietà regionali e stagionali, è la Potica slovena, attualmente in procinto di ottenere la denominazione UE specialità tradizionale garantita.
E poi formaggi tipici e altri latticini combinati con žganci (polenta), la salsiccia della Carniola (Kranjska klobasa), una specialità culinaria realizzata con le migliori carni suine e pancetta, l’originalissima Prekmurska gibanica (torta a strati), che ha uno strato superiore e uno inferiore di pasta fillo con strati di mela, ricotta “skuta”, noci e semi di papavero, gli Idrijski žlikrofi z bákalco (gnocchi di farina con salsa) ripieni di patate, cipolle, ciccioli di maiale.
Insomma un’esperienza a 360 gradi, perfetta per questa estate 2021, in cui si ricerca una vacanza non di massa, in piena sicurezza, e ricca di esperienze piacevoli a ritmi slow.
Proprio la sicurezza, attualissima parola d’ordine nel turismo, è da tempo una carta vincente della Slovenia, che ha lanciato il marchio Green & Safe, per certificare esperienze sicure e attraenti.
Ad oggi, 760 providers sloveni hanno fatto richiesta di ricevere la certificazione secondo gli standard del marchio Green & Safe, il che conferma che sia le aziende che le destinazioni sono consapevoli della grande importanza di offrire esperienze sicure e sostenibili ai loro ospiti.
Pur piccola, la Slovenia offre una varietà di territori. Per il turista italiano, sono certamente di maggiore attrazione le terre proprio aldilà del confine.
Confine che oggi è solo simbolico, da quando, nel 2004, la Slovenia è entrata nella Comunità Europea e all’improvviso una periferia isolata come Gorizia è diventata cuore dell’Europa.
Oggi all’attenzione del mondo, perché la città “doppia”, Gorizia e Nova Gorica sarà capitale europea della Cultura 2025, all’insegna del claim “Borderless”.
Ricca di locali per il divertimento, per concerti, festival, spettacoli teatrali, casinò, Nova Gorica offre, in un clima dolcissimo, tante possibilità di visite ed escursioni: al centro erboristico a Grgarske Ravne, dove si scoprono la lavorazione e l’uso delle erbe medicinali, al ponte di Solkan, sulla linea ferroviaria di Bohinj tra Jesenice e Gorica, riconosciuto come il ponte sul fiume con l’arco in pietra più lungo del mondo tra tutti i ponti ferroviari.
Aldilà del confine con l’Italia si distendono anche due bellissimi territori. Si chiama Brda, ma per i turisti italiani sarà più facile usare il termine Collio sloveno. E si intuisce che Brda è quella porzione di territorio che prosegue in Slovenia il tipico paesaggio inconfondibile del Collio friulano.
Abbracciato dall’Isonzo, il fiume color smeraldo, questo magico paesaggio vitivinicolo terrazzato ha un clima percorso dal vento mediterraneo e da quello alpino.
Da qui una natura ricchissima di frutti: in primavera meravigliosi fiori bianchi annunciano le ciliegie, in estate si va alla scoperta della freschezza delle cantine, in autunno si assaporano le uve locali.
Paradiso per gli sportivi, Brda offre 12 percorsi escursionistici interessanti, tra i quali il Juliana Trail, classificato da Lonely Planet tra i migliori percorsi da trekking del 2021 ed il percorso Alpe Adria, lungo circa 750 km che inizia dal Grossglockner in Austria e termina a Tieste in Italia.
Qui si incrociano tre mondi, slavo, latino e germanico, qui quasi ogni villaggio custodisce una chiesa ricca di storie ed affreschi, ogni centro storico offre particolari esperienze. Una passeggiata attraverso Šmartno, ad esempio, vi porterà tra storie cavalleresche medievali, mentre percorrendo il Sentiero della pace sul Monte Sabotino giungerete tra le trincee della Prima Guerra Mondiale.
Questa zona è anche molto attrattiva per i ciclisti, con la sua rete ciclistica di oltre 280 km di percorsi panoramici.
Punto di forza di Brda è poi l’offerta enogastronomica, fatta di eccellenti vini, come l’autoctono ribolla gialla. Non sorprende dunque che la CNN Travel abbia elencato Brda tra gli 11 eccezionali paesaggi vinicoli da scoprire, tanto che varie cantine locali sono classificate tra le TOP 100 del mondo.
E, con un buon bicchiere di ribolla, si degusteranno focacce alle erbe, strudel di ciliegie, un piatto di piselli e polenta, salumi, miele, marmellate fatte in casa, frutta secca.
Accanto a Brda, altrettanto vicina al confine italiano, la Valle del Vipava, nella Slovenia meridionale, ci attende con le sue numerose limpide sorgenti d’acqua.
Tracce del passaggio di numerosi popoli sono presenti in castelli, palazzi e chiese.
In questo paesaggio idilliaco, il più bel monumento culturale è rappresentato da Vipavski Križ, un potente insediamento medievale fortificato con le rovine del castello medievale e il convento dei Frati Cappuccini, ancora abitato da alcuni religiosi, con la sua ampia biblioteca.
Da non perdere anche Ajdovščina, nell’alta Valle del Vipava, cresciuta all’interno di una fortificazione romana, con un centro storico caratterizzato da strette viuzze, bei palazzi del XVIII e XIX secolo, testimonianza di un’epoca di prosperità economica. Ma la grande attrazione di questa valle sono le tante sorgenti del Vipava, famoso per essere l’unico fiume in Europa ad avere una sorgente a delta.
E dal punto di vista naturalistico non si può perdere la finestra naturale di Otlica (Otliško okno), un ponte naturale alto 12 metri e largo 7, nei pressi del villaggio omonimo, che si è formato in seguito a una forte faglia tettonica, grazie alla disgregazione e all’erosione delle rocce. Ovviamente la leggenda ha arricchito il paesaggio con il racconto di una parete perforata dal diavolo con il suo corno, quando inciampò e cadde.
Dopo lo sport, anche qui non mancano leccornie locali, tra cui ottime pesche, albicocche e ciliegie, ma anche le prelibatezze del ristorante Pri Lojzetu del famoso chef stellato Tomaž Kavčič: in un bel palazzo rinascimentale su un colle panoramico nel villaggio di Zemono offre la possibilità di un pranzo gourmet con vista.
Per maggiori informazioni: www.slovenia.info