Autocertificazioni Covid con obbligo di verità. La Commissione europea ha presentato una proposta legislativa per creare un Certificato digitale verde (Digital Green Certificate) che dovrebbe facilitare la libera circolazione all’interno dell’Europa. La Corte di Giustizia dell’Unione europea ha affermato il diritto al risarcimento ai passeggeri di un volo annullato o in ritardo a causa di uno sciopero. Trenitalia accorda conciliazione anche per i passeggeri dei regionali. I rimborsi per i viaggi annullati causa covid non arrivano
Il passaporto vaccinale europeo
Lo scorso 17 marzo la Commissione europea ha presentato una proposta legislativa per creare un Certificato digitale verde (Digital Green Certificate), vale a dire un “passaporto vaccinale”, un certificato, in versione sia cartacea sia digitale, cioè, che dovrebbe evitare divisioni e blocchi tra i Paesi membri dell’Unione europea e facilitare la libera circolazione dei cittadini europei all’interno di tutti gli Stati membri della Unione (ed anche Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera) anche durante la pandemia da Covid-19. La proposta della Commissione non è ancora operativa: deve essere, infatti, approvata secondo la normale procedura di co-decisione dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Si spera che l’iter sia accelerato in modo che possa entrare in vigore in tempi rapidi così da permettere di viaggiare nell’estate 2021, garantendo, comunque, il pieno rispetto della protezione dei dati personali (nella proposta si legge che nessun dato personale dei titolari dei certificati passa attraverso il sistema di verifica né è conservato dallo Stato membro che effettua la verifica). Secondo la proposta della Commissione europea con il certificato dovrebbe essere possibile viaggiare per turismo a tre condizioni: che il possessore si sia vaccinato, sia negativo a un tampone (test NAAT/RT-PCR o test rapido antigenico), sia guarito dal Covid (test sierologico). Il certificato dovrebbe essere disponibile da giugno nella lingua ufficiale dello Stato di rilascio e in inglese. La sicurezza e l’autenticità del certificato saranno garantite da un Qr Code, che conterrà le informazioni chiave necessarie e una firma digitale per assicurarsi che il certificato sia autentico. La validità del certificato sarà sospesa dopo che l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) avrà dichiarato la fine dell’emergenza sanitaria internazionale.
Corte Ue: i passeggeri di un volo annullato o in ritardo a causa di uno sciopero del personale hanno diritto al risarcimento
Con la sentenza n. 28/2020 (Airhelp Ltd/Scandinavian Airlines System SAS), la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha affermato che la compagnia aerea deve indennizzare i passeggeri per l’annullamento o il ritardo importante di un volo a causa di uno sciopero del personale. Secondo la corte lo sciopero organizzato da un sindacato del personale di una compagnia aerea, destinato, in particolare, ad ottenere degli aumenti di stipendio, infatti, non rientra nella nozione di “circostanza straordinaria” suscettibile di esonerare la compagnia aerea dal suo obbligo di pagare delle indennità per l’annullamento o il ritardo importante dei voli interessati. La Corte ha anche precisato che ciò avviene anche se lo sciopero è organizzato nel rispetto delle condizioni sancite dalla legislazione nazionale.
Info: www.curia.europa.eu
Trenitalia: ora la conciliazione anche per i passeggeri dei regionali
Tra Trenitalia e le associazioni dei consumatori è stata raggiunta un’intesa per introdurre, anche nel trasporto regionale, la Conciliazione Paritetica, che, lo ricordiamo, è una procedura che consente una risoluzione extragiudiziale delle controversie. L’accordo in esame conferma l’impegno del Gruppo FS, guidato da Gianfranco Battisti, di investire, attraverso la sua controllata Trenitalia, risorse umane e finanziarie sul trasporto regionale. Trenitalia, che aveva già fornito nel 2009 gli strumenti per facilitare la risoluzione di controversie ai passeggeri di Frecce ed Intercity, ora, li estenderà anche ai passeggeri dei treni regionali, utilizzati da milioni di persone ogni giorno. Anche i passeggeri del trasporto regionale potranno, quindi, risolvere in modo rapido le piccole controversie senza dover ricorrere alla giustizia ordinaria, aderendovi, dopo un reclamo, se non hanno reputato adeguato l’indennizzo proposto dall’azienda. Precisiamo che, nel corso del 2020, sono state convocate davanti all’organismo certificato di risoluzione alternativa delle controversie, detto anche organismo ADR (Alternative Dispute Resolution) 583 conciliazioni per i passeggeri del trasporto nazionale: che hanno portato alla risoluzione delle controversie nel 96% dei casi discussi.
Info: www.fsnews.it – www.fsitaliane.it
Covid: autocertificazioni e obbligo di verità
Nei giorni scorsi un giudice milanese ha assolto un automobilista che era stato fermato nell’ambito dei controlli Covid-19 dall’accusa di aver mentito nella autocertificazione. Precisiamo che, allo stato, non esiste un orientamento unico da parte della magistratura sulle dichiarazioni false nelle autocertificazioni: abbiamo avuto, infatti, varie sentenze tra loro contrastanti, alcune hanno assolto gli imputati ed altre li hanno condannati. Secondo alcuni Giudici non è possibile procedere alla condanna perché un simile obbligo di riferire la verità non è previsto da alcuna norma di legge e perché un tale obbligo sarebbe in palese contrasto con il diritto di difesa del singolo. Premettiamo che noi siamo personalmente del parere che non sia lecito mentire nelle autocertificazioni, soprattutto quando le stesse sono richieste per evitare la diffusione della pandemia da Covid-19. La violazione delle norme contenute nei vari D.P.C.M., che sono ancora in vigore, anche se parzialmente modificati dai provvedimenti successivi, comporta, quindi, il rischio di essere sanzionati amministrativamente oppure di vedersi contestato un reato. Secondo alcuni giudici i D.P.C.M. sono dei semplici atti regolamentari, privi di “forza” normativa per costringere qualcuno a non uscire di casa. Nei DPCM non c’è una norma specifica sull’obbligo di dire la verità nelle autocertificazioni richieste dell’emergenza sanitaria e l’obbligo di fare l’autocertificazione. Con l’occasione ricordiamo che i D.P.C.M. prevedono le sanzioni amministrative, elevate per il mancato uso della mascherina, per la violazione del divieto di assembramento o di circolazione e che le stesse possono variare dai € 400 ai € 1.000. Anche in questo, e che, se si paga entro 5 giorni da quando è stata elevata, si potrà usufruire di uno sconto del 30%. La violazione del D.P.C.M. potrebbe, però comportare anche la contestazione del reato previsto dall’art. 483 codice penale (falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico): Chiunque attesta falsamente al pubblico ufficiale, in un atto pubblico, fatti dei quali l’atto è destinato a provare la verità, è punito con la reclusione fino a due anni. Se si tratta di false attestazioni in atti dello stato civile, la reclusione non può essere inferiore a tre mesi. Al fine di tutelare la propria salute e soprattutto quella degli altri, in questi difficili momenti ancora condizionati dalla diffusione della pandemia da Covid-19, riteniamo che sia doveroso non interpretare i D.P.C.M., ma rispettarli, evitando inutili uscite.
Covid: i rimborsi per i viaggi annullati non arrivano
L’anno scorso abbiamo esaminato le norme speciali varate per il rimborso dei viaggi non effettuati causa Covid, precisando anche che le stesse sono contrarie al diritto comunitario, al codice civile, alla sentenza Antitrust e alla disposizione Enac. Tali norme prevedevano, in mancanza di utilizzo del voucher, l’obbligo per l’operatore turistico di rimborsare il dovuto dopo 18 mesi, ridotti a 12 per il solo trasporto. Allo stato ci arrivano segnalazioni dai lettori che non risultano ancora rimborsati i mezzi di trasporto prenotati (volo, treno, nave, …), anche se l’operatore è già stato sollecitato con apposita diffida a provvedere.