Tra grandi chef e ricette tradizionali, stelle Michelin e cucina creativa, i suggerimenti golosi per scegliere le migliori proposte all’insegna di gusto e benessere
Aqualux : l’esperienza di benessere inizia dai piaceri della tavola!
E’ davvero originale l’esperienza di benessere che questo design hotel dall’anima green, che sorge a Bardolino, in uno dei borghi più suggestivi della sponda veronese del Lago di Garda, propone ai suoi ospiti.
Infatti la proposta di Aqualux connota l’offerta enogastronomica secondo i più moderni principi della cucina funzionale per creare una relazione tra cibo e ospite il più possibile corretta in termini psicofisici.
Lo chef Nicola Michieletto mira a favorire una ricarica energetica bilanciata e ottimale, e anche a utilizzare gesti e usanze antiche, come determinati ingredienti e specifiche tecniche di cottura.
Tutti gli ingredienti utilizzati per le proposte gastronomiche di Aqualux sono selezionati secondo il criterio della qualità privilegiando quelli freschi, di stagione e del territorio. Ecco allora la presenza di portate funzionali che vedono un perfetto bilanciamento tra cereali, proteine, grassi e frutta e verdura proposti quotidianamente in una forma ritmica.
Guest star, è proprio il caso di dirlo, i cereali: uno per ogni giorno della settimana, che vanno consumati principalmente a colazione e a pranzo, cotti o crudi.
A cena sono preferite le proteine, meglio il pesce – fresco e cotto a basse temperature -, o carni bianche e magre associate a semi di lino, psillio, chia, fibra di avena.
Quanto alle proteine vegetali, sono preferite le leguminose (ottime le lenticchie), i semi oleosi, i ristrutturati di piselli.
Frutta e verdura sempre prima dei pasti e abbondanti a colazione (in particolar modo frutti rossi). Tra le verdure – sempre di stagione – ottime zucca e rapa rossa, verdure amare – come i carciofi – per un’azione detox che vede prediligere brodi e tisane.
Un pacchetto speciale ad Aqualux è presente fino al 30 aprile.
La grande enogastronomia piemontese al Villaggio Narrante in Fontanafredda
Nel cuore delle Langhe patrimonio Unesco, si può soggiornare nel Villaggio Narrante in Fontanafredda & Casa E. di Mirafiore, nelle dimore storiche di Vittorio Emanuele II immerse nel verde.
E si può assaporare la cucina gourmet dello stellato Guidoristorante, degustando grandi vini piemontesi in occasione della visita alle antiche cantine del Villaggio.
Un esempio di abbinamento che celebra la grande enogastronomia piemontese, firmato da Villaggio Narrante in Fontanafredda & Casa E. di Mirafiore: Barolo DOCG 2016 Casa E. di Mirafiore e vitello tonnato dello Chef stellato Ugo Alciati di Guidoristorante.
Un grande vino rosso prodotto con uve selezionate 100% Nebbiolo, il Barolo di Casa E. di Mirafiore, dai potenti e armonici tannini ed un finale molto lungo, incontra l’eleganza e il sapore del vitello tonnato tagliato al coltello di Ugo Alciati.
Un abbinamento che celebra le unicità enogastronomiche delle Langhe Patrimonio Unesco. Il Barolo DOCG 2016 Casa E. di Mirafiore nasce da un’attenta selezione di vigneti situati nel comune di Serralunga d’Alba, zona da sempre vocata alla viticoltura, e coltivati su terreni argillosi e ricchi di marne calcaree.
Ideale come accompagnamento a piatti di carne, dal sapore ricco, sposa il vitello tonnato proposto dallo Chef Ugo Alciati, che realizza il suo vitello tonnato con estrema precisione e scrupolosità.
Il risultato si presenta alla vista come un perfetto connubio tra gusto ed estetica. La ricetta tramandata dalla famiglia Alciati si distingue da quella della tradizione per la cottura della carne che non viene bollita, bensì arrostita in forno e tagliata al coltello dopo essere stata ripulita dalla crosta di cottura. La salsa contiene tonno, maionese e aceto, mentre i capperi essiccati e polverizzati fanno parte della finitura del piatto insieme a foglie di carota, fiori eduli e germogli.
Lo chef De Pra e Bergader: un connubio gustoso
Da quasi cent’anni la famiglia De Pra si occupa della gestione del Dolada: ristorante affacciato sulla montagne dell’Alpago, nel Bellunese, che vanta la stella Michelin più “vecchia e longeva” d’Italia.
Cresciuto nella cucina di famiglia, Riccardo De Pra, che ha lavorato nei ristoranti più blasonati di tutto il mondo prima di rientrare in Italia, si muove tra le case delle star di Hollywood e nei grandi eventi, dove viene indicato come lo chef del bosco e della montagna.
Qui si rifugia per provare nuove ricette. Interessante e creativa la sua cucina ai fiori, alle erbe e ai prodotti tipici della montagna. Da qui è nata la collaborazione tra Riccardo De Pra e l’azienda Bergader, letteralmente “vena di montagna”, l’azienda casearia che produce formaggi preparati con latte di primissima qualità proveniente dalle alte vette montane.
La storia di Bergader è una storia di montagna, che ha inizio nel 1902 nel paesino alpino Waging am See, nelle Prealpi Bavaresi, dove Basil Weixler lavora con passione nel suo piccolo caseificio di paese, fornendosi del latte più buono dei pascoli che lo circondano.
Negli anni Venti nasce il Bergader Edelpilz, che ha consacrato la popolarità del marchio e che conserva ancora oggi la sua ricetta originale.
Nel 1972 invece nasce il Bavaria Blu, famoso formaggio erborinato
Proprio con questo Riccardo De Pra esprime al massimo la sua creatività. Come in
“50 sfumature di Blu”, un piatto originale e con un tocco piccante, personalizzabile con le verdure di stagione.
www.bergader.it – www.dolada.it
La Guida Michelin premia la Svizzera
Nonostante il contesto di crisi, la nuova edizione della Michelin conferma la ricchezza e il vigore della scena culinaria svizzera.
Mentre i ristoranti Cheval Blanc by Peter Knogl a Basilea, Le Restaurant de l’Hotel de Ville a Crissier e Schloss Schauenstein a Fürstenau mantengono anche quest’anno le loro tre stelle, 4 nuove strutture si sono aggiunte all’elenco dei ristoranti a due stelle, portando a 24 il numero di indirizzi che meritano una deviazione: un record nel panorama gastronomico svizzero.
Grande vitalità anche nella lista dei ristoranti una stella con ben 16 new entry, che fanno salire a 95 il totale d’insegne con questo riconoscimento.
La cosa che più ci sorprende è che per la prima volta in Svizzera, 19 ristoranti ricevono la Stella Verde Michelin. Lanciata a gennaio 2020 in occasione della presentazione della Guida MICHELIN Francia, e da allora adottata in molti altri paesi, la Stella Verde Michelin consente ai lettori d’individuare facilmente quelle strutture particolarmente impegnate in una gastronomia più sostenibile e dall’approccio green.
Questi 19 indirizzi, quindi, sono insegne che hanno particolare attenzione all’origine dei prodotti, al rispetto della stagionalità degli ingredienti, passando per l’equilibrio del menu, la gestione degli scarti o delle risorse del locale.
https://guide.michelin.com/ch/it – www.myswitzerland.com/it-it/