A Verona in onore di Dante, arte nella Spa all’hotel Fanes a San Cassiano, i segreti della tomba di Saqqara su Netflix
Verona celebra Dante
In occasione delle celebrazioni per i 700 anni della morte di Dante Alighieri, Verona ricorda il Sommo con un ben nutrito calendario di eventi per il 2021. Il legame della città di Giulietta e Romeo con Dante è formidabile. Il suo potente e illuminato signore Cangrande della Scala, amante dell’arte, della poesia, delle lettere, accolse il poeta per ben due volte negli anni dell’esilio, dal 1303 al 1304 e dal 1312 al 1320. Cangrande, che governava allora la città ghibellina, amava ospitare intellettuali e artisti di talento, tanto che Dante compose parte del Paradiso, proprio durante il soggiorno veronese. Aggiungo che i discendenti di Dante vivono tuttora a Verona.
Cuore dei progetti, una mostra diffusa, ideale in un momento di musei ancora chiusi, fatta di storia e luoghi da visitare in città. Il percorso tracciato su una mappa creata apposta con una app scaricabile, segue i luoghi prediletti da Dante: dalla chiesa di Sant’Elena, ai palazzi affacciati su piazza dei Signori, dalle Arche scaligere, alle chiese di San Zeno, San Fermo e Sant’Anastasia. www.danteverona.it
L’Arte entra nella Spa
Ancora una volta il Dolomiti Wellness Hotel Fanes, cinque stelle, a San Cassiano, in Alto Adige, si afferma come struttura d’avanguardia. Nello Chalet Gran Cil, la vasca da bagno a forma di scarpa décolleté con tanto di tacco a spillo, tutta in mosaico dorato, è una vera e propria opera d’arte.
Ideata dall’architetto Barbara Widmann dello studio Interior Design di Bolzano, l’incredibile vasca è una sintesi dello spirito dei Crazzolara: tradizione, come nei materiali naturali utilizzati nell’albergo, per esempio, e innovazione, come nella Spa e nella vasca-scultura.
Forse un modo per dire… non ci fermiamo mai e l’arte si coniuga con il benessere. www.hotelfanes.it
Chi non conosce Netflix?
Soprattutto in questi mesi, Netflix ci ha tenuto molta compagnia. Con film ma anche con documentari interessanti. L’ultimo, “I segreti della tomba di Saqqara”, manda in brodo di giuggiole gli appassionati dell’antico Egitto e non. Il documentario racconta in maniera coinvolgente, anche per i non fanatici dell’antico Egitto, il ritrovamento della tomba di Saqqara nel deserto egiziano, a ovest del Cairo, della tomba integra di Wahtya, risalente a 4000 mila anni fa.
Il documentario ha un potere quasi magnetico: oltre a vedere bassorilievi e oggetti di allora, sembra di rivivere l’esperienza della squadra coinvolta nel ritrovamento, compresa la testimonianza dello scavatore, il rango più basso dei collaboratori alla vicenda, che compare in scena accompagnato dal figlioletto. www.netflix.com