Chiusure a macchia di leopardo, cautela nei luoghi della socializzazione. In questo infausto periodo che stiamo vivendo ci viene incontro la bellezza riconsolatrice dei luoghi dove l’arte, la cultura e la tradizione scatenano emozioni anche virtuali. Siena col suo Duomo dal pavimento unico al mondo ci farà volare nel tempo e sognare di ritornare presto a viaggiare liberamente.
Seppur abituati alle magnificenze del nostro patrimonio storico, lo stupore ci coglie visitando luoghi e cittadine incantate come Siena. Adagiata sui Colli si staglia all’orizzonte col suo profilo medioevale, rilucente di pietra serena e custode di secoli d’arte e bellezza.
Emozionante la sua famosissima Piazza del Campo dove fin dal trecento si disputa il Palio delle Contrade; una festa affascinante e coinvolgente che rivela il suo volto più vero esprimendo energia e vitalità dei cavalli e cavalieri, in una sfrenata giostra fra le diciassette contrade, a volte nemiche oppure alleate, per la conquista dell’ambito drappo di seta dipinta. Il Campo è il cuore di Siena, custode della sua storia e testimonianza della sua prodigiosa fioritura artistica e culturale, raggiunta nell’età dei comuni e racchiusa fra gli eleganti palazzi trecenteschi. La piazza unica nel suo genere ha forma di conchiglia, suddivisa in nove settori uno per ogni signore del Governo dei Nove che la fecero realizzare. Il Palazzo Pubblico con l’alta Torre del Mangia, campeggia con il suo inconfondibile stile gotico e la cappella di Piazza proprio alla base della torre.
Altrettanto spettacolare è il complesso monumentale del Duomo, che si annuncia con la cupola duecentesca e il campanile a fasce bianche nere. La mole marmorea alta su una piattaforma cui si accede da una scalinata, si affaccia sulla piazza asimmetrica dove si trovano alcuni fra i più importanti edifici cittadini come il cinquecentesco Palazzo del Governatore dei Medici e Palazzo Vescovile.
Vanto e orgoglio dei senesi d’ogni epoca è tra le più riuscite creazioni dell’architettura medioevale italiana: la maestosa facciata in stile gotico fiorito affollata da decorazioni che stupiscono per la loro incredibile complessità scultorea, fra cui spiccano tre rilucenti mosaici triangolari opera dei maestri vetrai veneziani.
Ancor più prezioso e unico è il suo interno di grandiose proporzioni; si presenta con le sue alte colonne come una selva incantata sotto un cielo stellato dove fra decorazioni lucenti e anfratti inaspettati, si narra una storia ricca di simbologia e arte.
Ciò che rende questa cattedrale un gioiello di rara bellezza è il suo meraviglioso pavimento, realizzato in marmo policromo con la tecnica a sgraffio, opera unica nella storia dell’arte. Il Vasari ne parla come “il più bello, grande e magnifico pavimento che mai fusse stato fatto”. L’impresa richiese parecchio tempo: le prime testimonianze risalgono al 1369 per opera di artisti anonimi e il lavoro si concluse soltanto nell’Ottocento, con la partecipazione di numerosi maestri d’arte fra cui il Pinturicchio. La tecnica del “commesso marmoreo” e del “graffito” applicata all’opera, risulta essere di una perfezione sorprendende nella composizione di 56 quadrati che appaiono come opere pittoriche, con le loro numerose gradazioni cromatiche. L’insieme delle decorazioni e dei riquadri che si estendono su tutta la superficie del piano di calpestio della cattedrale, rappresenta oltre alle raffigurazioni religiose tratte dal vecchio e nuovo testamento anche scene allegoriche, con motivi mitologici, filosofici e teologici.
Sibille, lupe, cavalieri e santi si avvicendano in un turbinio di gesta e volti, che ti guardano con i loro occhi senza tempo e che ti catturano con la loro plasticità quasi reale. Una lunga storia su pietra che narra la Rivelazione di Cristo durante tutte le vicende della storia dell’uomo.
Più volte sottoposto a restauro durante il corso dei secoli, l’opera risulta essere molto delicata e per evitare ulteriori danneggiamenti viene abitualmente ricoperta da tappeti. Solo durante alcuni periodi dell’anno si effettua una scopertura straordinaria e in queste occasioni la si può ammirare in tutta la sua interezza.
I capolavori racchiusi nel Duomo non finiscono qui: incredibilmente affollato di figure e decorazioni compare il pergamo, come un candido vascello marmoreo che solca lucenti policromie. Questo pulpito fu realizzato da Nicola Pisano nel 1268, un’opera di elevata maestria per la sua complessa e articolata composizione; una pietra miliare della scultura gotica italiana. A pianta ottagonale si poggia su colonne sostenute da figure leonine che sbranano animali; il parapetto è scolpito con bassorilievi che rappresentano storie di Cristo separati da statue di profeti e angeli e nei pennacchi degli archi trilobati si alternano statue delle virtù. La forza espressiva delle figure scolpite assieme all’eleganza delle forme ne fanno un’opera di assoluta magnificenza.
Sulla navata sinistra, attraverso un portale marmoreo a due arcate, elegantemente decorato con giochi di putti, anfore, grifoni e stemmi, si accede alla Libreria Piccolomini. Il salone fu fatto costruire nel 1492 dal cardinale Francesco Piccolomini allora vescovo di Siena, per onorare la memoria dello zio papa Pio II e conservarne il ricco patrimonio bibliografico. I preziosi volumi che si possono ammirare nelle vetrine, sono cospicui tesori della miniatura italiana del Rinascimento. I corali miniati sono di squisita fattura e di grande finezza. Ma ciò che colpisce subito alla vista sono le pareti, rivestite da smaglianti affreschi del Pinturicchio racchiusi fra pennacchi e lesene, che narrano scene di vita di Enea Silvio Piccolomini, grande umanista, diplomatico e pontefice.
Al centro della sala si può ammirare il gruppo scultoreo delle Tre Grazie, una copia romana di un modello greco, che il caredinale volle destinare alla Libreria per esaltarne ancor di più il suo valore artistico.
Completa l’ambiente la volta composta da vele triangolari, completamente decorata con grottesche e soggetti mitologici.
La visita al Duomo è un’esperienza che provoca quasi stordimento per l’incredibile bellezza e splendore, un percorso che rapisce per la quantità di opere d’arte, di manufatti preziosi e di simbologia di alto richiamo, ma soprattutto è l’ulteriore conferma della grande maestria e potenza dell’arte italiana che non ha eguali al mondo.
Complesso museale duomo di Siena: www.operaduomo.siena.it/
Informazioni e accoglienza turistica:
www.terredisiena.it – https://www.discovertuscany.com/it/siena/
Contributi fotografici: Mezzetti, Favaretto,Terredisiena