Un viaggio in Italia nel piatto e nel bicchiere! Anche se impossibilitati a muoverci liberamente, possiamo scoprire le eccellenze gastronomiche del nostro bel territorio con suggerimenti per il futuro
Un viaggio nel gusto firmato Belmond
Da Venezia alla Sicilia, le proposte degli Hotel Belmond esaltano profumi, sapori ed esperienze tipicamente invernali facendoci sognare il gusto dei nostri magnifici territori.
Con la prima nebbia che la mattina avvolge la Giudecca e il rosso che colora le foglie degli alberi, la Laguna Veneziana si trasforma in un regno da fiaba: qui il Belmond Hotel Cipriani offre i Tortelli al Parmigiano con Crema di Zucca Baruca, ingrediente principe dell’autunno del Delta del Po.
Dalla sua posizione privilegiata sul monte di Portofino, Belmond Hotel Splendido propone una degustazione di olii al Frantoio I Coppelli per scoprire tutti i segreti sull’oro verde ligure, uno dei prodotti più rinomati della Riviera. Mentre i piatti della tradizione che omaggiano il territorio sono le Tagliatelle ai funghi di stagione e Nepitella.
Infine il Grand Hotel Timeo di Taormina offre piatti a base di prodotti locali come funghi porcini e castagne dell’Etna o il tartufo degli Iblei, nelle Linguine al Tartufo Nero con schiuma di Parmigiano del ristorante Oliviero o il dessert Castagna, Loto e Lime dello stellato Otto Geleng.
I presidi Slow Food in Garfagnana & Valle del Serchio
Tra le colline della Garfagnana e della Valle del Serchio, in una posizione privilegiata in una tenuta di oltre 600 ettari, il Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & Spa è un rifugio nella natura, che consente di scoprire il territorio e le antiche tradizioni locali. Infatti, incastonato tra l’Appennino Tosco-emiliano e le alpi Apuane, il territorio che circonda il Resort isolato dai grandi centri urbani toscani preserva le tradizioni culinarie più autentiche.
La Garfagnana ospita numerosi presidi Slow Food, che celebrano i prodotti e i sapori locali, mantenendo inalterati i piatti e le preparazioni che si sono tramandate per generazioni. Nel Resort si degustano vini di cantine della zona e prodotti locali, grazie all’esclusiva esperienza culinaria in compagnia dello chef Simone Cavani, originario di Barga.
Spesa al mercato, lezione di cucina per scoprire i segreti dei piatti e pranzo. Tra i presidi slow food del territorio, citiamo il Biroldo della Garfagnana, un particolare sanguinaccio per cui si utilizza esclusivamente la testa del maiale, che è più magra e conferisce una consistenza morbida al prodotto, insieme a varie spezie come noce moscata, chiodi di garofano, cannella e anice stellato.
Da consumare con il pane di patate, una tradizione ancora molto viva in Garfagnana e in una parte della Valle del Serchio, dove viene chiamato anche “garfagnino”.
Nel reatino la Lenticchia di Rascino
Rascino, che si trova nel Cicolano, è un territorio prevalentemente montuoso della provincia di Rieti, caratterizzato da un continuo susseguirsi di aree boschive, zone montuose ed altopiani carsici, che offrono scenari paesaggistici affascinanti. Qui troviamo il Lago del Salto, il lago artificiale più grande del Lazio, formatosi dopo lo sbarramento del fiume omonimo, e l’Altopiano di Rascino, un altopiano carsico, sede del Presidio Slow Food della Lenticchia di Rascino, produzione d’eccellenza di questa zona. Presidio Slow Food dal 2014, le lenticchie di Rascino sono coltivate solo sull’Altopiano, vicino a Fiamignano, ad un’altezza vicina ai 1200 m, con metodi tradizionali che non prevedono l’utilizzo di diserbanti, antiparassitari o fertilizzanti chimici.
La semente viene tramandata dai produttori, appartenenti all’Associazione dei produttori Lenticchia di Rascino, che ne salvaguardano le qualità e le tecniche di coltivazione, di generazione in generazione.
Ottime per tante preparazioni adatte alla stagione invernale, le zuppe, contorni e primi piatti, le lenticchie sono spesso tanto nutrienti e ricche da diventare un piatto unico.
Una ricetta classica è la Pasta di legumi con le lenticchie di Rascino, preparata con la pasta composta da acqua e farina ricavata dalla macinazione a pietra delle lenticchie, dall’alto contenuto proteico.
Altri ingredienti il Guanciale amatriciano, un salume crudo ricavato dalla guancia del maiale, tra la testa e la spalla, con una caratteristica forma triangolare, ricoperto da diverse spezie, tra cui pepe e peperoncino, l’olio extravergine d’oliva Sabino DOP, dal colore giallo oro, odore fruttato e gusto delicato, il Peperoncino sabino.
L’olio sabino è una vera eccellenza, coltivato nel territorio sabino da oltre 2000 anni: a Canneto, centro del territorio sabinese, è possibile trovare tuttora, in piena vegetazione, l’olivo piĂą antico d’Europa, il cui legno, sottoposto all’esame con l’Isotopo C 14, conferma circa 2000 anni di etĂ .
http://www.lenticchiadirascino.com
Nel cuore delle Langhe il Museo Enologico Toso
A Cassano Belbo il Museo Enologico Toso è custode dei segreti e delle fatiche della Cantina fondata più di cento anni fa dall’omonima famiglia, che dal 1910 e da quattro generazioni si dedica all’arte enologica con sempre particolare attenzione alla sperimentazione e alla ricerca di nuove sfide.
Il museo, nato nel 2001, è una ricca raccolta di oggetti e attrezzature che vengono dal passato, selezionate e catalogate dalla famiglia Toso per presentarle e raccontarle al pubblico contemporaneo.
Oggi è fondamentale continuare a ricordare le fatiche sostenute, in un passato non poi così lontano, dalle generazioni precedenti: è da quell’impegno costante e quotidiano che è iniziato il progresso di oggi.
Con i suoi strumenti e la sua documentazione scritta, il Museo Enologico Toso è una sintesi tra la storia aziendale e la tradizione enologica del territorio, la testimonianza concreta di quella “cultura materiale” che è passata attraverso l’interpretazione della materia prima, la conoscenza dei processi produttivi e la certezza degli obiettivi finali.
Nel Museo Enologico Toso, poi, oltre a macchine e attrezzi agricoli, strumenti della vita contadina quotidiana, dai ferri da stiro agli stampi per i biscotti, particolarmente intrigante è l’ambiente dedicato alla produzione del Vermouth. Tutto si muove al centro della Sala attorno al Tavolo dell’erborista, che accoglie le principali essenze utilizzate nella lavorazione del Vermouth e dei liquori. Alle pareti, una ricca esposizione di vecchie bottiglie di Vermouth Toso, a conferma del forte legame che unisce la Casa di Cossano Belbo a questa speciale produzione piemontese.