Mostre in attesa delle riaperture: Prima, donna. Margaret Bourke-White.
Il lavoro di Margaret Bourke-White è raccontato nella mostra a Palazzo Reale di Milano, si potrà visitare fino al 14 febbraio 2021
La mostra raccoglie in oltre 100 immagini, provenienti dall’archivio Life di New York, le più straordinarie immagini realizzate da Margaret Bourke-White nel corso della sua lunga carriera. Accanto alle fotografie, una serie di documenti e immagini personali, video e testi autobiografici, raccontano la personalità di un’importante fotografa, una grande donna, la sua visione e la sua vita controcorrente.
11 sezioni raccontano cronologicamente la vita e la carriera della fotografa: L’incanto delle acciaierie, Conca di Polvere, Life, Sguardi sulla Russia, Sul fronte dimenticato, Nei campi, L’India, Sud Africa, Voci del Sud bianco, In alto e a casa, La mia misteriosa malattia.
Dalle prime immagini dedicate al mondo dell’industria e i progetti commerciali, fino ai grandi reportage per le riviste Fortune e Life; la Seconda guerra mondiale, i ritratti di Stalin prima e di Gandhi poi; il Sudafrica dell’apartheid, l’America dei conflitti razziali fino alle immagini aeree del continente americano, concentrandosi sulle tante occasioni in cui Bourke-White è stata pioniera di qualcosa: è stata la prima corrispondente donna americana accreditata durante la Seconda guerra mondiale e la prima autorizzata a volare in missione di combattimento. Le immagini mostrano la sua capacità visionaria e insieme narrativa, in grado di comporre “storie” fotografiche dense e folgoranti. Il 23 novembre del 1936 uscì il primo numero di Life, che diventò poi la più importante rivista nell’ambito del fotogiornalismo.
In copertina c’era una foto della diga di Fort Peck, in Montana. scattata da Margaret Bourke-White, il cui successo è legato a quello della rivista.
È stata una delle prime a mostrare i campi di sterminio. L’unica fotografa straniera in Unione Sovietica nei primi anni Trenta, a scattare foto industriali per il governo, e anche l’unica fotografa americana in Unione Sovietica nel 1941, durante l’invasione tedesca a Mosca. Sempre in quel periodo seguì le operazioni in Africa, sul fronte italiano e in Germania. Ad aprile 1945 fu tra i primi ad entrare e fotografare nel campo di concentramento di Buchenwald liberato.
Margaret Bourke-White nacque a New York il 14 giugno 1904. Dopo l’università e alcune lezioni di fotografia con Clarence H. White, nel 1928 aprì il suo studio a Cleveland, dedicandosi alla fotografia pubblicitaria
Iniziò ad occuparsi di fotogiornalismo nel 1929 per la nuova rivista Fortune. Si trasferì a New York alternando i lavori pubblicitari al fotoreportage. Poi cominciò la collaborazione costante con Life e diventò un simbolo di eccellenza associato al giornale.
Palazzo Reale, Milano
Dal 25 Settembre 2020 fino al 14 febbraio 2021
https://www.palazzorealemilano.it/mostre/margaret-bourke-white
Contributi fotografici e immagini: Margaret Bourke-White/Contrasto