La Namibia, un Paese dagli spazi sconfinati dove l’uomo si perde nella vastità della natura. Un luogo dal fascino ancestrale dove i deserti esplosi in mille varietà di colori e di rocce ricordano la nascita della Terra dopo i Big Bang. Un territorio che non smette mai di stupire, così inatteso e unico che sembra di vivere in un grande racconto di avventure.
Spiagge invase da chiassose colonie di foche, all’interno elefanti, leoni e gazzelle e le rarissime zebre di montagna. Ma anche città dall’aspetto europeo, anzi tedesco con case in graticcio e negozi di Delikatessen. Un viaggio in Namibia è una sfida che richiede doti di temerarietà ma lo si può fare assaporando l’avventura a bordo di un treno crociera, che rende possibile una serie di itinerari altamente spettacolari attraverso siti incontaminati e paesaggi incredibili.
Curiosa la derivazione del suo nome “Shongololo” che in lingua Zulu significa “millepiedi”, appellativo dato dagli indigeni a questo lungo convoglio che si snodava fra savane e deserti. Questo treno africano permette di ammirare le decantate bellezze selvagge alla stregua, se non meglio, di avventurosi itinerari in automobile faticosi e incerti, lungo piste di sabbia e sassi che si perdono nel nulla. Le strade in Namibia sono interminabili sentieri di polvere, sabbia e sale cristallizzato piene di pietre acuminate micidiali per ogni tipo di pneumatico.
Lo Shongololo Express è un confortevole hotel viaggiante su rotaie, con tutto l’occorrente al seguito e viaggia nella massima autonomia. Nella carrozza ristorante sono servite tutte le cene, con deliziosi menu di piatti locali tradizionali sempre di ottima qualità. Di prestigio la fornitissima cantina con vini da tutto il mondo. Quelle sere trascorse lontane dal treno, in ampie e comode tende appositamente montate in attrezzatissimi campeggi a ridosso dei siti da visitare, le cene diventano ancora più speciali in quanto allestite direttamente sul posto da abilissimi cuochi e personale specializzato.
Ma la vera prerogativa che rende unici i treni della Shongololo Express sono gli speciali pulmini che viaggiando al seguito, pronti all’uso per portare gli ospiti a visitare siti e luoghi in territori dove le distanze si contano in centinaia di chilometri. Al giungere del tramonto, quando la natura s’impossessa totalmente del mondo circostante e muoversi con le tenebre diventa “una impossibile avventura” per l’uomo, si fa ritorno al treno. Immersi nella natura più assoluta si riavvolgono lentamente sul nastro dei sogni le mille avventure e le cose meravigliose viste durante l’escursione giornaliera, pronti l’indomani per ricominciare con nuove emozioni.
Si devono percorrere con i pulmini parecchi chilometri per raggiungere il mitico Fish River Canyon, la seconda “ferita” terrestre più lunga e profonda al mondo dopo il noto Gran Canyon americano. Uno scenario inaspettato e sorprendente si apre davanti agli occhi; ad oltre 500 metri di profondità tra vertiginose pareti di roccia scavate dal fiume in milioni di anni, un azzurro rigagnolo d’acqua è l’unico colore vivo in un paesaggio lunare, incredibilmente affascinante. Raggiunta la cittadina di Mariental, nel cuore del deserto del Kalahari, si parte per andare ad ammirare le grandi dune rosse di Sossusvlei che hanno reso celebri i paesaggi della Namibia nel mondo. Si dorme in tenda all’interno di un attrezzato campeggio, così da poter essere pronti a scalare la Duna 45 prima del sorgere del sole e assistere ad uno dei più affascinanti spettacoli che la natura possa offrirci.
Non ci sono parole per tanta meraviglia, bisogna solo… esserci…
Dalle dune rosse si attraversa l’immenso Namib Desert, con scenari sempre contrastanti che mutano di continuo, per raggiungere le cittadine di Swakopmund e Walvis Bay, unici porti namibiani sull’oceano. Queste terre facevano parte delle colonie tedesche nei primi anni del Novecento e l’impronta data allora è rimasta immutata. Per le vie del centro sembra di essere in Baviera, case rifinite a graticcio, tendine alle finestre, pinnacoli sui tetti, balconi in legno e tanti fiori, nonostante il clima micidiale. Le fredde acque dell’oceano si scontrano con l’aria calda dei deserti che arrivano al mare, creando costanti nubi di vapore freddo, come nelle pianure europee in inverno. Per questi insoliti effetti climatici, la località è una ricercata meta turistica per molti abitanti del Sudafrica che qui vengono per godersi… il fresco! Il treno sosta per alcuni giorni, permettendo la visita delle coste, dove nelle fredde spiagge di Cape Cross si affolla una numerosa colonia di foche. Una gita in fuoristrada permetterà di cavalcare rosse dune lungo le selvagge coste atlantiche alla scoperta di solitarie lagune popolate da placidi fenicotteri rosa, fra scheletri dei relitti di grandi barche naufragate.
Dopo aver visitato Hoba con il più grande meteorite ferroso al mondo, attraversato foreste pietrificate e grotte con incisioni preistoriche, l’ultima grande avventura è dedicata alla scoperta dell’Etosha National Park, la riserva naturale più estesa dell’Africa.
L’immenso lago salato al suo interno, denominato Pan, vibra di un bianco accecante quando è asciutto e ciò avviene per la maggior parte dell’anno; è uno spettacolo che non si potrà mai cancellare dalla mente, così come il contatto con tutti gli animali della savana mentre, come in una rappresentazione teatrale, si alternano alla pozza d’acqua per abbeverarsi. Il viaggio termina nella capitale Windhoek, nella caratteristica stazione candida come un merletto dall’inconfondibile stile teutonico. La città è circondata dal deserto, da alte montagne e si adagia in una valle ricca di corsi d’acqua. E’ una città vivace e piena di contrasti, con un ordinatissimo centro popolato di moderni edifici che sovrastano i tetti aguzzi delle ultime case in stile bavarese. Una città che rappresenta, come in tutta la Namibia, la voglia di guardare al futuro invece che al passato.
Per maggiori informazioni: https://shongololo.com/ – www.lanamibia.it/welcome-in-namibia