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a cura di Giovanni Scotti
Vademecum per vacanze in Paesi in cui sono in corso tumulti
Se il viaggio prenotato magari da tempo non può luogo perché nel Paese prescelto sono in corso dei disordini, è possibile chiedere alle compagnie aeree l’annullamento della prenotazione e queste o rimborsano il biglietto o permettono di cambiare itinerario o prenotazione. É opportuno, quindi, prendere al più presto contatto con il call center della compagnia aerea per chiedere delucidazioni e avere corrette informazioni in merito. Durante gli scontri in Egitto, per esempio, Alitalia ha assicurato il rimborso del biglietto in caso di rinuncia causato da modifiche dell’operatività .
Se, nonostante la situazione, si decidesse lo stesso di partire, è opportuno segnalare la partenza al sito http://www.dovesiamonelmondo.it/ e attenersi alle specifiche indicazioni fornite dal Ministero degli Affari Esteri. Una volta sul luogo, è obbligatoria la prudenza, anche nelle zone turistiche. É opportuno evitare le città interessate dai movimenti di protesta ed è necessario informarsi sull’evoluzione degli eventi prima di ogni spostamento. Il sito ViaggiareSicuri (http://www.viaggiaresicuri.it/) è sempre aggiornato in tempo reale sulle condizioni di sicurezza e sull’operatività dei voli.
Se il turista si trova già nel Paese in cui sono in corso disordini, tumulti e sommosse occorre, in primo luogo, evitare i luoghi in cui si svolgono manifestazioni, assembramenti politici o religiosi. Se si vuole uscire dall’albergo è bene chiedere all’albergatore o consultare i mass media nazionali e internazionali per avere informazioni sull’evoluzione degli eventi. In ogni caso è necessario rispettare sempre gli orari di coprifuoco che vengono decretati giorno per giorno dalle Autorità nazionali. In caso di necessità , è opportuno prendere contatto con l’ambasciata, o recarsi presso la stessa o negli aeroporti nazionali dove sarà possibile trovare un punto di contatto dell’Ambasciata. Quando la situazione lo richiede, il Ministero degli Affari esteri interviene agevolando il rientro a casa degli italiani. Info: http://www.holidaycheck.it/.Â
Camera d’albergo in pessime condizioni: che fare?
Se un membro dell’ staff dell’albergo vi accompagna in camera, fatelo rimanere per un rapido sopralluogo delle condizioni della camera. Senza esagerare, fate notare la eventuale presenza di avanzi o sporcizie. Se, invece, non si è stati accompagnati, recatevi subito alla reception per segnalare il problema e richiedere un’altra camera. Se vi dimostrate disponibili ad accettare soluzioni differenti da quelle concordate, il personale sarà più incline a venire incontro alle vostre richieste. Se non é possibile avere una camera con le stesse caratteristiche di quella riservata, richiedete un upgrade, una camera migliore, che vi deve essere assegnata senza costi aggiuntivi.
Qualora non fosse possibile avere un’altra camera, chiedete al personale di risolvere i problemi riscontrati. Se la camera é sporca, che venga ulteriormente pulita. Se la doccia é otturata, chiedete che il personale di manutenzione venga a ripararla. Se le condizioni sono più gravi, difficilmente risolvibili nel breve termine, richiedete un’altra camera appena si libera. Se necessario chiedete un colloquio direttamente con il direttore della struttura, il quale, sicuramente, dispone di più potere decisionale, e potrà darvi un aiuto concreto per i problemi. Potete anche chiedere di essere rimborsati, di avere uno sconto, un pasto gratuito o un buono di compensazione che permetta di svolgere attività nelle città in cui ci si trova. Se l’hotel non può o non vuole accontentarvi dandovi la camera nello stato che vi spetta, minacciate di andarvene in un altro albergo nei dintorni. Nel caso di disservizi pesanti, può essere utile presentare subito un reclamo scritto all’albergatore. Al rientro, poi, inviate una lettera, o una e-mail, di reclamo all’agenzia e al tour operator che hanno organizzato la vacanza. Info: http://www.holidaycheck.it/.
Pullman: i diritti dei passeggeri
Dopo due anni di negoziati, lo scorso 15 febbraio il Parlamento europeo ha approvato il regolamento che garantisce, ovunque e comunque, sul tutto il territorio dell’Unione Europea, le stesse norme di base in materia di qualità dei servizi offerti ai passeggeri dei bus e dei pullman, sia per i servizi nazionali che transfrontalieri, per le tratte di più di 250 km. Il regolamento entrerà in vigore a partire dalla primavera del 2013.
Le nuove regole prevedono una compensazione fino al 50% del prezzo d’acquisto e il rimborso integrale del biglietto in caso di cancellazione del servizio acquistato da parte dell’operatore, senza che questi proponga un mezzo di trasporto o un percorso alternativo. Le stesse regole si applicano in caso di ritardi che eccedano le due ore e in mancanza di una valida alternativa proposta dall’operatore.
Il viaggiatore che, di fronte all’alternativa proposta o a un ritardo di almeno due ore, voglia rinunciare al viaggio, potrà richiedere il rimborso dell’intero biglietto. Se l’attesa per la partenza dura 90 minuti o più, i viaggiatori avranno diritto a un rinfresco. In caso di un’interruzione del viaggio, d’incidente o di un ritardo, che comporti un pernottamento, la compagnia che offre il servizio dovrà offrire fino a due notti in albergo, con un massimale di spesa di 80 euro a persona. Questa regola non si applica nel caso di calamità naturali o di condizioni meteorologiche avverse. L’operatore sarà responsabile anche della sicurezza dei passeggeri e dei loro bagagli per una cifra di almeno 220.000 euro in caso di morte o ferite riportate a seguito di un incidente e per 1.200 euro in caso di smarrimento o danneggiamento del bagaglio.
Il provvedimento contiene anche una lista di 12 diritti fondamentali: informazioni, che devono essere fornite prima e durante il viaggio; rispetto delle necessità delle persone con handicap o con mobilità ridotta; garanzia di non discriminazione nell’accesso ai mezzi di trasporto; diritto all’indennità integrale nel caso di perdita di strumenti di mobilità (per esempio, sedie a rotelle).