I ricordi di un giornalista e scrittore che ha viaggiato in tutto il mondo, un insieme di esperienze rivissute e descritte con un occhio di riguardo alle molteplici meraviglie della natura. Un’originale guida alla città di Lisbona, descritta attraverso musica, poesia, fantasia e piatti di baccalà
Federico Formignani. Aver molto viaggiato. Luoghi, incontri ed emozioni. Editore Polaris. Un’esistenza di viaggi in tutto il mondo, rivissuta e descritta dal giornalista e scrittore milanese che ha pubblicato articoli per le più importanti riviste nazionali di turismo. Viaggi che non sono stati finalizzati solo al lavoro, ma che, come scrive l’autore: “Sono stati vissuti come evento totale e coinvolgente per l’arco più o meno lungo di tempo dell’assenza da casa. Non reportage o articoli, le cronache stampate in questo libro, ma testimonianze di itinerari e incontri distribuiti negli anni con personaggi reali, con situazioni o luoghi legati all’anno della visita. L’arco di tempo intercorso tra la data del viaggio e l’uscita del libro, è stato “riempito” dalle note iniziali o da quelle all’interno del racconto; piccoli ma utili ponti di collegamento fra il passato e l’oggi. Mi piacerebbe infine, come autore, pensare di avere disegnato una variegata mappa geografica fatta di impensabili sensazioni, coinvolgenti emozioni e pacate riflessioni sugli stati d’animo provati nel corso dei miei viaggi. Non c’è bisogno di spostarsi da casa, si dice, per immaginare e sognare l’infinito bello che la terra racchiude in sé. Se queste esperienze potranno essere confermate dalle pagine del libro, è certo che non saranno state scritte invano. Una specie di “dolcetto” finale saranno i raccontini delle piccole avventure con i compagni di viaggio e quelli sugli animali con i quali sono venuto in contatto”.
Federico Formignani. Aver molto viaggiato. Editore Polaris. Pagine 320 Euro 18
Alessio Romano. D’amore e baccalà. Editore EDT. Cibo, amore e … una città, la splendida Lisbona. L’autore la racconta tra sogno e realtà: una caduta dal mitico tram 28, dove viaggiava aggrappato alla scaletta dell’uscita posteriore, come fa chi non ha il biglietto (lui lo aveva, ma voleva fare l’avventuroso, come Bruno Ganz nel film Dans la ville blanche); l’incontro con Beatriz, bellissima cameriera, in una tascas, la tipica taverna di Lisbona, piccola, tanto che i commensali si siedono allo stesso tavolo anche se non si conoscono e dove tra un vino verde e un antipasto di olive, burro, panini, che viene conteggiato come in Italia il coperto, mangia il baccalà più buono che abbia mai assaggiato. Mentre la cuoca gli spiega la ricetta, ne racconta la storia, parla di marinai e sardine, l’autore pensa a come ritrovare la bella Beatriz. Mentre vaga nel centro storico, guidato dai fantasmi di Amalia Rodriguez, Fernando Pessoa, Antonio Tabucchi, Ingrid Bergman, la storia scorre veloce e il lettore si sente totalmente immerso nell’atmosfera portoghese, rilassata e allegra. Ma anche poetica, dove si ascolta la musica più struggente che esista, il fado. Un testo piacevole come un romanzo, in cui Alessio Romano unisce brillantemente le sue tre passioni: viaggio, letteratura, cucina. Interessante e utile, alla fine, il capitolo ”informativo”, dove sono descritti i ristoranti, i film e i libri sulla città. Alessio Romano Editore Edt. Pagine 162 Euro 8,90.