A Pavia per assaggiare le ricette di Leonardo da Vinci, Rimini celebra Federico Fellini, Geisha e Samurai animano la Villa Reale di Monza
Leonardo, un genio anche in cucina
Lo sapevate che il cavatappi lo si deve a Leonardo? E lo spremi aglio pure….Buongustaio e appassionato di cucina, Leonardo è passato alla storia anche per le sue ricette. Seguendo questo inedito fil rouge, il comune di Pavia ha invitato il mondo dell’enogastronomia ad unirsi alla mostra diffusa “Looking for Monna Lisa. Misteri e ironie attorno alla più celebre icona Pop” con l’iniziativa “I piatti e le bottiglie di Leonardo”. Fino al 29 marzo, Pavia si animerà con pranzi e mostre ispirati a Leonardo e alla Monna Lisa (www.vivipavia.it/site/home/eventi/looking-for-monna-lisa.com).
Se artisti e scultori si produrranno con opere contemporanee in diversi spazi cittadini, come la chiesa di Santa Maria Gualtieri e il Castello Visconteo, in città, i ristoranti Antica Osteria del Previ, Vita Resataurant&Café, La Torre degli Aquila, Locanda del Carmine, Piazza Italia Ristorante e Ristorante Lino preparano piatti a tema leonardesco, con ingredienti che caratterizzavano le portate dell’epoca. Tra le proposte per l’antipasto troviamo La dolce mela di Leonardo, per primo il Risotto alla Leonardo da Vinci e per secondo il Maialino in agrodolce. Quanto al vino, tre cantine dell’Oltrepò Pavese hanno selezionato altrettante bottiglie, impreziosite da un’etichetta firmata Stefano Bressani, di cui l’inedita scultura GIOKONDA.
Insomma Pavia offre un’occasione unica per coniugare il piacere dell’arte con quello della cucina. Da non perdere!
Avete presente l’intramontabile Fellini?
Un’icona cinematografica di questo calibro merita di essere celebrato nel centenario della sua morte. Se l’Italia è diventata per tutto il mondo il paese della Dolce Vita, lo si deve proprio a lui, il Maestro del cinema mondiale, nato il 20 gennaio a Rimini. Il suo sguardo ironico e umano ci ha fatto rivivere la storia del nostro paese, attraverso le magiche rievocazioni felliniane. A 100 anni dalla sua nascita, Rimini si prepara a celebrarlo per un anno intero con una serie di iniziative. Prima fra tutte, “Fellini 100 Genio immortale. La mostra”, progettata da Studio Azzurro, allestita a Castel Sigismondo (fino al 15 marzo, www.mostrafellini100.it). In mostra materiale inedito, che racconta l’immaginario felliniano. Tra i protagonisti, Nino Rota, il celebre compositore che ha collaborato con Fellini su molti film. Tra i materiali inediti, la prima sceneggiatura di Amarcord e la sceneggiatura di Otto e mezzo di proprietà di Lina Wertmuller, che fu assistente alla regia di Federico Fellini proprio per quel film. Sfileranno i costumi di scena, fotografie di amici e interpreti dei suoi film. Dall’archivio di Tonino Guerra ci saranno materiali inediti, a testimonianza di un lungo periodo di lavoro e di amicizia comuni. L’appuntamento più atteso sarà la presentazione del Museo Internazionale Federico Fellini, che aprirà a dicembre 2020.
Geisha e Samurai a Monza
La cornice è perfetta per accogliere le raffinate atmosfere dell’antico Giappone. E la mostra è una di quelle di sicuro successo. Fino al 2 giugno, la Villa Reale di Monza (www.villarealemonza.com) porta in scena “Giappone.Terra di geisha e samurai”, prodotta da Artika e dal comune di Monza, un mondo che da sempre affascina per colori, varietà e diversità. In mostra opere databili tra il XIV e il XX secolo, tutte provenienti dalla raccolta del collezionista trevigiano Valter Guarnieri, con una grande passione per l’Asia orientale, alle quali si uniscono alcuni kimono della raccolta di Lydia Manavello, collezionista trevigiana esperta di tessuti asiatici. La parte centrale, forse la più affascinante, è dedicata al binomio Geisha e Samurai. Il Giappone tradizionale è infatti un paese popolato di bellissime donne, le geishe e gli audaci guerrieri i samurai. In mostra, i volti ovali cosparsi di cipria bianca, simbolo della bellezza femminile, gli abiti elegantissimi, le scene rappresentate con demoni e dei, tutto invita ad osservare ogni opera con grande curiosità e attenzione. L’avvicinamento all’arte e alla cultura nipponica è completato dal racconto della vita quotidiana del suo popolo: dalle attività di intrattenimento come il teatro Kabuki, alla predilezione degli artisti giapponesi per la micro-scultura. Bellissimi anche i dipinti dedicati alla natura, che nello Shintoismo, la dottrina filosofica e religiosa del paese, è espressione della divinità.