Golosità dolci e salate in Italia e in Europa: dalle pasticcerie svizzere alla paella valenciana, dalla Catalogna vinicola allo storico luppolo di Siena
Wine&Siena Capolavori del gusto 2020
Il nuovo anno di The WineHunter riparte dal contesto storico-artistico dei palazzi senesi con la quinta edizione di Wine&Siena – Capolavori del gusto. Voluto dal Patron di Merano WineFestival Helmuth Köcher e da Confcommercio Siena, l’evento immerge produttori e visitatori a Siena, dove il patrimonio culturale sposa le migliori produzioni enologiche premiate da The WineHunter Award. Un percorso tra location uniche come la Rocca Salimbeni, sede di Banca Monte dei Paschi, il Palazzo Comunale, il Grand Hotel Continental Siena – Starhotels Collezione, il Palazzo del Rettorato dell’Università degli Studi di Siena, Palazzo Sansedoni, sede della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e, per la prima volta, Palazzo Squarcialupi Santa Maria della Scala, che diventa la location principale delle degustazioni enogastronomiche.
Dall’1 al 3 febbraio, per la prima volta Palazzo Squarcialupi – Santa Maria della Scala ospita i percorsi enogastronomici, una rassegna di case vinicole provenienti da tutta Italia, ma non solo. Tra i produttori italiani grande spazio alla Toscana che fa proprio di Siena il suo baricentro di tradizione e qualità , nonché il punto di riferimento nella cultura enologica anche a livello europeo. Oltre ai vini, anche selezionatissimi produttori tra Food, Spirits e Beer. Le Wine Masterclasses coinvolgono invece il Palazzo Sansedoni – Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Una cornice d’eccezione per uno standard di altissimo livello che porta in rassegna i migliori vini selezionati e premiati da The WineHunter Award, sinonimo di instancabile ricerca dell’eccellenza.
A Wine&Siena in anteprima la birra da luppolo spontaneo coltivato nelle mura di Siena.
Catalogna, on the road sulla Strada dei vini
Con una superficie di più di 65.000 ettari di vigneti, 12 denominazioni d’origine e una produzione annua di oltre 380 milioni di bottiglie, la Catalogna è una delle più prestigiose destinazioni enoturistiche del mondo e uno scrigno del tesoro per gli amanti del vino. Per permettere ai turisti di scoprire questa ricchezza, l’Ente del Turismo della Catalunya ha ideato un itinerario on the road che attraversa il sud della regione, da Barcellona fino al Parco Naturale del Delta dell’Ebro, passando per le più importanti DO Catalane. Un itinerario che non è solo per appassionati di vini perché ogni tappa ha una variegata proposta di storia, architettura e arte.
Ad accompagnare i turisti attraverso queste meraviglie c’è il label Enoturismo Catalogna, creato per sviluppare, promuovere e consolidare proposte specifiche di esperienze e di attività enoturistiche di alto valore aggiunto, che contribuiscano alla conoscenza e al godimento del patrimonio e della cultura vitivinicola catalana.
Partendo da Barcellona e lasciandosela alle spalle si incontra il Penedès, la regione con la maggiore produzione vinicola della Catalogna. Con alle spalle il Penedès, si entra nel cuore della regione Priorat, terra del DOQ Priorat, un vino che trasuda la spiritualità dei monaci certosini che, nel XII secolo, fondarono il monastero di Escaladei.
Verso le Terres de l’Ebre la terza tappa è la regione della Terra Alta, situata nell’estremo sud-ovest della Catalogna, caratterizzata dal ricco e complesso DO Terra Alta.
Approdando nelle Terres de l’Ebre per l’ultima tappa del viaggio si incontra Tortosa, un paradiso per gli amanti della cultura. Il suo immenso patrimonio l’ha portata ad essere Capitale della Cultura Catalana 2021.
Ticino: gusti nella Svizzera italiana
Dal 1989 la Pasticceria Marnin di Arno e Franca Antognini addolcisce la vita dei suoi clienti nel centro storico di Locarno. Marnin è un’impresa familiare di prodotti da forno artigianali, gestita già dalla quarta generazione. Il bisnonno Angelo Antognini fondò la rima panetteria e pasticceria nel 1852 a Vira Gambarogno, la sede dell’azienda prima che fosse trasferita dalla famiglia Antognini a Locarno. Alcune delle ricette, come le pastafrolle, sono tramandate da generazioni. Fra le specialità della casa c’è anche il panettone e una grande varietà di amaretti, che hanno reso la pasticceria famosa oltre frontiera.
Un’altra particolarità è la pralina Camelia. Questa pralina di cioccolato di Marnin contiene un cuore di tè verde proveniente dalla piantagione di tè sul Monte Verità ad Ascona. La sala da tè nel negozio in Piazza Sant’Antonio a Locarno vi invita a trascorrere una pausa squisita. Le altre filiali si trovano in Via S. Francesco nel centro storico di Locarno e sul lungolago ad Ascona.
www.ticino.ch – www.myswitzerland.com/it
Valencia gourmet: gustare il meglio della gastronomia più autentica
Valencia è un vero e proprio paradiso per tutti gli amanti della buona cucina, per coloro che desiderano gustare piatti tipici e per chi ama fare esperienze gastronomiche anche in vacanza: dai piatti tradizionali, come la paella e le ricette a base di prodotti di mare e le tipiche tapas, ai mercati tradizionali, dove acquistare prodotti freschi e naturali, ai mercati gastronomici dove godere della cucina più “vera”, fino ai ristoranti gourmet o a quelli stellati dove gustare il meglio della cucina autentica valenciana con una spinta verso la creatività .
Tutti i buongustai non potranno non assaggiare la paella, il piatto valenciano per eccellenza che tra l’altro è nato proprio a Valencia, nel Parco Naturale de La Albufera quando, nel VIII secolo, gli arabi vi introdussero la coltivazione del riso.
Oltre alla ricetta tradizionale della paella, si potranno scegliere fra più di 40 varietà di riso, come il riso al forno, il riso a banda (con pesce), il riso nero (con calamari al nero di seppia), il arròs amb fesols i naps (riso con fagioli e rape), un riso brodoso con fagioli e rape o la fideuá (che sostituisce il riso con una pasta corta simile agli spaghetti).
Fra i piatti tipici valenciani, da gustare anche i deliziosi sapori delle tapas a base di pesce, di carne, di verdure: dalle patate con salsa brava alla seppia alla piastra e poi le Clòchina le cozze locali, le acciughe sott’aceto e le crocchette di baccalà ; queste sono solo alcune delle tapas da non perdere, naturalmente rigorosamente accompagnate da una birra fredda o da una sangria.