Dall’atmosfera natalizia montana, fatta di profumi golosi e artigianato, alla strage di Piazza Fontana, per riflettere e ricordare soprattutto in questo mese di festa
L’appuntamento è fissato: dal 6 dicembre al 5 gennaio Il centro di Crans-Montana ospita la prima edizione del Festival Etoile Bella Lui.
Un festival che farà scoprire l’incanto dell’inverno nel cuore di Crans-Montana, alla luce del Sentiero delle Lanterne, di un mercatino dell’artigianato e di una ruota panoramica.
Ispirato alla fiaba Il Pastore e la Stella Bella Lui, questo festival esalta la magia e le luci dell’inverno. In un’atmosfera familiare e conviviale, si potrà esplorare la natura incontaminata che incornicia il centro di Crans-Montana, lungo il Sentiero delle Lanterne che si snoda tra i laghi della Moubra e dell’Etang Long.
Nelle vie del paese ammantato di neve, l’inverno avrà il gusto delizioso dei prodotti locali, protagonisti delle creazioni dei nostri straordinari chef, panettieri, formaggiai e viticoltori. Uno spazio goloso che invita alla condivisione e a sorseggiare un aperitivo intorno a un fuoco. All’appuntamento saranno presenti anche gli artigiani con tante idee regalo.
È firmato da Renato Sarti Il rumore del silenzio, la nuova produzione del Teatro della Cooperativa che debutterà il 9 dicembre al Teatro Elfo Puccini di Milano. A cinquant’anni dalla bomba di Piazza Fontana una necessaria riflessione, che, attraverso le voci dei familiari delle vittime e di Licia Pinelli, cerca di ricostruire e restituire il senso profondo e umano di quanto accaduto. Lo spettacolo, che sarà in scena al Teatro della Cooperativa dal 10 al 15 dicembre, prima di partire in tournée, fa parte del ciclo di iniziative promosse dalle amministrazioni comunali di Milano e Brescia in occasione del cinquantennale della strage di Piazza Fontana e del quarantacinquesimo anniversario di quella di Piazza della Loggia.
Il 12 dicembre 1969, alle 16:37, nella Banca dell’Agricoltura di Piazza Fontana a Milano esplose una bomba che causò la morte di 17 persone e ne ferì 86. La responsabilità fu attribuita strumentalmente agli anarchici, accusando Pietro Valpreda di essere “il mostro” della strage e il 15 dicembre l’anarchico Giuseppe Pinelli, innocente e trattenuto in modo illegale, morì precipitando “accidentalmente” dal quarto piano della Questura di Milano.
Ricordare a cinquant’anni di distanza il tentativo di imporre la legge dei carri armati attraverso il caos, le bombe e l’uccisione di innocenti, è un atto doveroso innanzitutto nei confronti delle vittime delle stragi e dei loro familiari. Il testo si sofferma sulla loro tragedia, spesso dimenticata, concentrando l’attenzione soprattutto sugli aspetti umani, quelli della vita di tutti i giorni.
Sul palcoscenico, da una parte, Renato Sarti, autore e regista del testo, si farà tramite del dolore dei parenti di chi perse la vita nella strage e del mos maiorum del mondo rurale da cui provenivano: l’attaccamento alla terra, alla famiglia e a quella Patria che li avrebbe traditi.
Dall’altra parte, Laura Curino darà voce alla testimonianza di Licia Rognini, moglie di Giuseppe Pinelli, che nel 2009 fu riconosciuto dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano come diciottesima vittima della strage.
Una messa in scena per rammentare che il teatro, anche quando tratta pagine di grande portata storica come questa, deve partire sempre dai sentimenti più profondi e dalla quotidianità.
Dal 9 al 15 dicembre a Roma si terrà il Tibet Festival “Un lungo viaggio sul tetto del Mondo”, presso lo spazio WEGIL
Per la prima edizione dell’evento, organizzato dall’Istituto Samantabhadra centro studi di Buddhismo Tibetano, protagonisti del Festival saranno i Monaci tibetani del Monastero di Gaden Jangtse (casato Tsawa- India).
Un evento che vuole far conoscere e mantenere vive le antiche tradizioni del Tibet, la sua storia millenaria, la sua religione, la sua solida cultura di pace, e altri aspetti affascinanti come l’arte e la meditazione, purtroppo a rischio di estinzione.
Nel corso di questo lungo viaggio sul tetto del mondo si potranno visitare mostre fotografiche, stare accanto ai monaci tibetani, partecipare ad incontri sulla storia del Tibet, seguire seminari sul Buddhismo sulla meditazione e lo Yoga.
Saranno organizzati workshop per ragazzi e adulti, proiezioni di film, degustazioni di cucina tibetana e vegetariana. Il programma prevede la creazione in presenza del pubblico del Mandala del Buddha della Grande Compassione di sabbie colorate, dedicato alla Pace Universale.
Dal 19 dicembre al 5 gennaio il Teatro Martinitt di Milano ospita “Storia d’amore in ascensore”
Lui è un tecnico che sta riparando l’ascensore di un palazzo di sei piani al centro di Milano, è l’ultimo giorno di lavoro e domani partirà per le ferie in moto in viaggio con un gruppo di amici. Lei bella e simpatica, lavora in proprio, oggi chiude le ultime cose e domani finalmente partirà per una vacanza in Grecia, con un nuovo “amico”, conosciuto da poco ma con cui potrebbe nascere qualcosa… Lei prende l’ascensore al volo mentre lui ne stava finendo il collaudo… avviene l’incidente: ascensore bloccato per non si sa quanto tempo. Due sconosciuti che, complice lo spazio ridotto, si conoscono, si raccontano, si scoprono e si annusano. Si parla del tempo e delle stagioni, di calcio e di poesia, di vacanze e di Yoga e piano piano si arriva all’ amore vero. Una commedia che si muove, fra risate ed emozioni, pur restando ferma al quinto piano di uno stabile.