A Milano la Fondazione Prada insieme al Kunstihistorisches Museo di Vienna, Cento celebra il Guercino, Leonardo da Vinci protagonista di Giovanni Cova&C
Il mitico Kunsthistorisches Museo di Vienna in sintonia con la Fondazione Prada
Fino al 13 gennaio 2020 la Fondazione Prada presenta “Il sarcofago di Spitzmaus e altri tesori”, in collaborazione con il Kunsthistoriches Museo di Vienna (www.fondazioneprada.org). Divertente, intrigante e piacevolissima, la mostra parte da un concetto diverso dalle esposizioni a cui siamo abituati. La mostra infatti non segue un filo logico, se non quello della bellezza e della particolarità , facendo suo il concetto di Wunderkammer, la Camera delle Meraviglie, come accade nel Castello di Ambras a Innsbruck, progettato per l’arciduca Ferdinando II d’Asburgo. Le 537 opere d’arte e oggetti in mostra, selezionati dal regista cinematografico Wes Anderson e dalla designer e scrittrice Juman Malouf provenienti da 12 collezioni del museo viennese, propongono al visitatore un nuovo modo di esplorare l’arte. In nome della meraviglia e dello stupore. Il percorso espositivo è costituito da gruppi di opere: dagli oggetti di colore verde ai ritratti dei bambini, dai ritratti dei nobili alla gente comune.
Quanto al titolo Il sarcofago di Spitzmaus, una scatola di legno egiziana che contiene la mummia di un topo ragno del IV secolo a.c., è anche questo un’originalità in sintonia con lo spirito della mostra.
Cento celebra il Guercino
Da sempre si parla di Cento, in provincia di Ferrara, per il suo Carnevale, uno dei più seguiti d’Italia. Dal 7 novembre al 15 febbraio ad attirare l’attenzione su questa cittadina è un evento artistico, veramente unico. La città rende omaggio al suo cittadino più illustre, Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino (1591-1666). La mostra “Emozione Barocca Il Guercino a Cento”(informaturismo@comune.cento.fe.it) si svolge in due sedi, la Pinacoteca San Lorenzo (piazza Cardinal Lambertini) e la Rocca, in via del Guercino. In mostra 27 dipinti, 32 affreschi e 20 disegni, mai più esposti al pubblico dopo il terremoto del 2012. Famosissimo ai suoi tempi, tanto da essere invitato dal papa a Roma, in Inghilterra e in Francia, per eseguire dipinti e affreschi nelle chiese e nei conventi, fondò, nel 1617, una sua scuola di pittura con un buon seguito di allievi. Ad attirare i committenti furono la sua grande capacità di rappresentare con verve la realtà , lontano dai manieristi, e, soprattutto la sua sensibilità cromatica, rivolta al contrasto di luci ed ombre, tanto da farlo assomigliare al Caravaggio. Occorre, però, sottolineare che le sue luci ed ombre, fini a sé stesse, non hanno mai le intenzioni drammatiche del Caravaggio
Il Panettone Giovanni Cova&C incontra Leonardo Da Vinci
Il luogo d’elezione non poteva che essere la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, dove è custodito il celebre Codice Atlantico, la più ampia raccolta di scritti e di disegni di Leonardo, che prende il nome dal formato dei fogli, allora utilizzato per gli Atlanti geografici. E’ stato piacevolissimo vedere uno accanto all’altro, il coltissimo vice prefetto dell’Ambrosiana e il Ceo di IDB Group, Andrea Muzi, uniti in nome della creatività leonardesca (www.giovannicovaec.it, via Cusani 10 , Milano). Per il Natale 2019, Giovanni Cova&C vara la Linea Leonardo 500, dove gusto e arte si fondono perfettamente. Per il più grande genio di tutti i tempi, non esisteva limite all’invenzione. Passava dall’uomo volante, alle macchine da guerra, allo studio di ogni particolare, anche in cucina. I dettagli per la pasticceria Cova sono gli ingredienti dei suoi panettoni, ma anche packaging raffinati ed esclusivi. La Gioconda racchiude il Panettone Classico, mentre il Panettone Grancioccolato è avvolto nella dell’Annunciazione e L’ultima Cena riveste il Panettone con gocce di cioccolato bianco. Il mio preferito, alla curcuma e zenzero, non poteva che essere avvolto nella raffinata riproduzione della Dama con l’Ermellino.