Destinazione Monferrato, vigneti e storia, eventi e tartufi. In Piemonte natura e operosità sono di casa, panorami, borghi e Infernot UNESCO, pure. Il Monferrato vale una visita in tutti i periodi dell’anno, ma vendemmie ed eventi legati ai tartufi sono chicche da non perdere. Week end inconsueti, a ritmo slow, tra risaie, safari frog, visite a cantine e Infernot, degustazioni di prodotti a km zero e coccole ayurvediche, ovviamente …al riso! E poi sua maestà il tartufo: pregiato fungo ipogeo (che vive sotto terra) a forma di tubero…questo non si può perdere… da acquistare e portare a casa o degustare con il vino ed il riso giusto (ma anche con l’ovetto fresco), nelle tante location preposte a deliziare visitatori ed amici dediti a sostanziosi itinerari di enogastronomia.
Tutti i tour si possono realizzare in auto, in bici, a cavallo, alcuni anche in giornata, perché il Monferrato è una destinazione facilmente raggiungibile dal nord Italia, a pochi km da Torino, Milano, Genova. E se invece lo sfizioso visitatore arriva da più lontano o se la vuole proprio gustare bene, un bel we lungo è sicuramente una buona idea. Tante le proposte ricettive dai casali ristrutturati a dimore di charme, veramente per tutti i gusti e sempre per tutte le tasche.
Peraltro parecchie sono le persone che, vuoi perché oriunde si ritrovano con un casale o perché hanno deciso che la qualità della vita è sempre importante, come investimento, seconda casa o proprio per cambiare vita, hanno recuperato molte strutture esistenti dando una seconda chance al territorio del Monferrato, che per un po’ era, in effetti, passato nel dimenticatoio.
Abbiamo incontrato in una recente visita parecchi ex: ex avvocati, ex commercialisti, ex impiegati, che hanno chiuso “bottega” nelle grandi città e si sono riappropriati di un’esistenza più slow. E proprio in questo 2019, anno del turismo lento, girovagare tra vigneti e colline, borghi e cittadine, in Monferrato, alla scoperta di territori e sapori eccellenti è la giusta combinazione da mettere in agenda.
Il Monferrato dal 2014 fa parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità per i suoi Paesaggi, la cultura e la ricchezza enogastronomica… niente male…
La cittadina da segnare subito nel programma è Casale Monferrato: sembra sonnecchiare all’ombra delle sue vestigia, ma è in realtà attiva e profumata… per le strade la fragranza dei Krumiri e dei tartufi fa muovere le narici anche senza accorgersene. È vero i famosi biscotti di Casale, dal 1878 sono fatti a mano e girati in quella maniera che tutti conosciamo in onore di re Vittorio Emanuele, meglio dei suoi baffi. Il laboratorio, perché di questo si tratta malgrado i biscotti siano esportati anche Oltralpe e la produzione è sempre in crescita, è in pieno centro a Casale www.krumirirossi.it il profumo e la bontà, ovunque.
La città, che presenta un volto prevalentemente settecentesco, vanta un buon patrimonio in tema di barocco e romanico, con la Cattedrale di Sant’Evasio dalla facciata ottocentesca e l’originale impianto romanico con il nartece unico al mondo; la Sinagoga, del 1500, considerata tra le più belle d’Europa con il Museo del Lumi nel piano sottostante, una collezione di interpretazioni originali della hanukkah. Tante inoltre le Chiese, i monumenti ed i palazzi nobiliari. La Torre civica, detta di Santo Stefano, con i suoi 60 mt di altezza è il simbolo della città www.comune.casale-monferrato.al.it/turismo
E seguendo il profumo arriviamo anche al “Tuber magnatum”, già amato dai Sumeri nel 1600 a.c fino ai Romani e da lì, da tutti noi. Oltre ad averlo nei menu in quasi tutti i ristoranti della zona è interessante scoprire i tanti eventi legati al tartufo, questa bontà della terra.
Nella provincia di Alessandria sono ben undici gli appuntamenti (fiere, mostre mercato, sagre) di cui tre nazionali e cinque regionali, per scoprire l’antico e suggestivo lavoro di cerca dei “trifulau”, che con i loro fedeli e inseparabili cani “fiutano” i luoghi e le zolle giuste e rendere i mesi di ottobre e novembre un tripudio di sensazioni olfattive e gustative. Sempre nello stesso periodo “le tavole del tartufo” vari menu in ristoranti selezionati per degustazioni di alto rango
Sempre gironzolando nel Monferrato, a pochi km da Casale, abbiamo visitato il Castello di Sannazzaro di Giarole ed a Serralunga di Crea il Parco Naturale del Sacro Monte. Esperienze diverse quanto interessanti.
Fondato nel 1163 a seguito del diploma imperiale concesso da Federico Barbarossa ai Sannazzaro oltre a rimaneggiamenti architettonici, il castello ha subito varie vicende storico politiche ma è sempre stato di proprietà della famiglia e tutt’ora è dimora, aperta parzialmente al pubblico dei conti Sannazzaro. All’interno c’è un piccolo b&b sempre gestito dalla famiglia ed è possibile conoscere da vicino la vita di questa casata, facendo la visita guidata con il conte. È un castello vivo, camere di rappresentanza si susseguono a stanze di quotidiano utilizzo ed i cimeli di famiglia sono ovunque. Qui si respira la storia con le parole e gli aneddoti che Letizia e Giuseppe, i conti, rivivono nel raccontare di vicende che intrecciano re e uomini politici alla famiglia Sannazzaro ed al castello. Nel grande parco i conti organizzano eventi legati al territorio ed attività ludiche per ragazzi www.castellosannazzaro.it e poi c’è l’elegante signora che ogni tanto appare… ma questa è un’altra storia…
Esperienza diversa quella vissuta al Sacro Monte di Crea, patrimonio UNESCO, realizzato sotto i Gonzaga tra il 1500 ed inizio 1600. Dopo la visita al Santuario di origine romanica, vale una bella passeggiata nel parco, alla scoperta di 23 cappelle tematiche fino ad arrivare al “paradiso”. Una narrazione di vita e di morte per rivivere emozioni in maniera “teatrale”. Essendo un santuario Mariano, la vergine è sempre presente, non si tratta di dipinti ma di statue a grandezza naturale proposte con dovizia di particolari perché l’azione monumentale potesse essere incisiva sulla memorizzazione dei fedeli. Natura ed arte in simbiosi, una camminata lenta tra opere d’arte e paesaggi spettacolari www.parcocrea.it – www.sacri-monti.com
E la nostra visita in Monferrato non poteva esimersi dall’approfondimento degli Infernot ed i borghi realizzati nella locale pietra di cantone. Gli Infernot, insieme al paesaggio hanno reso al Monferrato la designazione a Patrimonio Mondiale. Si tratta di specule vinarie ipogee scavate per sottrazione nella pietra di cantone (tufo), una volta tutti avevano un infernot, era il posto scavato spesso in cantina dove la temperatura era stabile quindi si poteva stivare il vino e le derrate alimentari, ma era anche il punto d’incontro per gli uomini per giocare a carte la sera. Oggi solo alcuni sono ben conservati e si possono visitare durante eventi dedicati. Siamo stati all’Ecomuseo di Cella Monte, ricavato in una ex chiesa dove si può ripercorrere la storia degli infernot e del territorio. Particolarmente carino tra l’altro proprio questo paese, tra i borghi più belli d’Italia che qualche anno fa riqualificando le strutture e soprattutto le facciate in pietra da cantone, ha partecipato ad eventi legati ai paesi fioriti e reso noto al mondo il proprio volto: una rinascita estetica e culturale degna di nota www.comune.cellamonte.al.it
Ma tanti sono i paesi di questo bel territorio piemontese caratteristici ed unici, per esempio Moleto, un gioiellino tra le colline del Monferrato, è legato ad una legenda che ci riporta ai Saraceni, adornato di belle case in pietra da cantone, fino a 20 anni fa aveva 13 residenti, oggi non sono molti di più ma grazie al mitico Bernard il borgo si è trasformato in luogo di relax ed eventi. Molti artisti negli anni hanno investito e reso famoso questo piccolo paradiso che è un albergo diffuso che sa di storia, natura ed arte. Tanti sono gli eventi da godere al Bar Chiuso, chiamato così perché essendo totalmente all’aperto, quando c’è brutto tempo è ovviamente chiuso… http://www.casalenews.it/cultura/5-minuti-con-moleto-un-gioiello-tra-le-colline-del-monferrato-36847.html
Per maggiori informazioni: www.monferrato.org – www.alexala.it
Tra i tanti eventi autunnali il Festival IT.A.CÀ MONFERRATO è una importante occasione di scoperta del territorio e di valorizzazione delle tradizioni monferrine attraverso laboratori artigianali, degustazioni, visite accompagnate, show cooking, eventi musicali, incontri e tanta genuinità. Da domenica 13 a domenica 20 ottobre
www.ca-mon.it – www.facebook.com/confraternitadeglistolti/
Valida la tessera Mo.Mu, della durata di 1 anno, consente il libero accesso a parecchie strutture museali del Monferrato www.comune.casale-monferrato.al.it/MoMu-Monferrato-Musei
Il nostro tour in Monferrato è stato interessante da un punto di vista culturale, spettacolare da un punto di vista paesaggistico, ma anche densamente impegnativo gastronomicamente parlando…
Abbiamo assaporato moderni esperimenti fusion a Casale, al ristorante Gu Bistrò www.gubistro.it che insieme all’agriturismo e ristorante Cascina Faletta di Terruggia ha partecipato alla trasmissione di Alessandro Borghese i “4 Ristoranti”, vincendo quest’ultimo, sia per l’impareggiabile vista sui vigneti che per i manicaretti legati al territorio reinterpretati in maniera elegante, innovativa e gustosa www.faletta.it
E con cucina tipica locale rimaneggiata con creatività gastronomiche degne di nota ci ha deliziati anche il ristorante sulla piazza del Santuario di Crea www.ristorantedicrea.it
Mentre il più elegante perché inserito all’interno di uno dei più bei palazzi barocchi del Piemonte, Palazzo Gozzani Treville sede della Filarmonica, è sicuramente il ristorante Accademia a Casale. In un’atmosfera d’altri tempi fantasiose e stuzzicanti rivisitazioni della cucina tradizionale www.accademiaristorante.it qui eleganza e buon gusto sono un tutt’uno con l’elegante Palazzo.
La nostra esperienza in Monferrato anche su https://www.viaggivacanze.info/newsite/2019/06/in-monferrato-tra-paesaggi-e-infernot-unesco-fino-a-settembre-anche-per-celebrare-angelo-morbelli-e-la-sua-arte-dedicata-al-territorio/ –