La città gioiello delle Marche dove i “Colli dell’Infinito” inducono il visitatore a contemplare verdi colline tappezzate a vigneti, il monte Conero ed i Sibillini…e giù fino al Mare Adriatico. G. Leopardi e B.Gigli i suoi figli più illustri, L. Lotto qui ha lasciato alcuni tra i suoi capolavori più celebri. Recanati una città borgo che non conosce stagioni e così come fu considerata “uno dei cantieri più importanti del Rinascimento”, F. Fellini la definiva un luogo “dove si aprono le menti” …
Ti inerpichi su per le colline ed è un continuo cambiare di sfumature che dal verde passano all’oro, dipende dalle colture e dalle stagioni. Un panorama rilassante per l’occhio ed il cuore, e poi… la grande piazza, se, come dicono, l’importanza di una città si vede dalle sue piazze, Recanati si presenta con un gran bel biglietto da visita, con la sua grande e bella piazza dell’800 dove troneggia un’imponente monumento a Leopardi.
Partendo dalla piazza un dedalo di vie eleganti: ben curata sia dalla municipalità che dai suoi cittadini, ogni angolo di Recanati è un piccolo capolavoro. Quasi tutti i Palazzi e le mura delle vie del centro storico sono realizzati con i noti mattoni marchigiani che propongono una teoria di sfumature di ocra fino al rosso cotto…in armonia con i tanti fiori di finestre e balconi.
La Torre del Borgo del 1160, da poco restaurata, è interessante da visitare sia per il percorso multimediale ed i reperti che si trovano all’interno, che raccontano la storia della città dalla fondazione nel XII secolo al ‘900 ed i personaggi che qui sono nati o hanno dato un importante contributo culturale, che per lo spettacolare panorama che si può godere dopo aver affrontato i 150 gradini.
Una passeggiata di circa 1 km tra Palazzi che “raccontano la storia nobiliare della nostra bella Italia” e si arriva alla casa di Leopardi che non è una casa museo in quanto i discendenti l’abitano ed è sempre stata della famiglia, ma parte è visitabile. Quindi la piazza del “Sabato del Villaggio” con la chiesa dove è stato battezzato il Maestro, la “casa di Silvia” trasformata parzialmente nella biglietteria. Un circuito da godere appieno fatto di strutture, opere e supporti multimediali. Quindi si prosegue per i giardini del convento di S. Stefano, oggi Parco Colli dell’Infinito ed i nostri occhi vedono gli stessi panorami che hanno ispirato Leopardi. L’orto del Monastero sta per diventare un’esperienza immersiva gestita dal FAI www.fondoambiente.it
Di ritorno la Chiesa di S.Agostino con il Chiostro e la Torre del “Passero solitario” che Leopardi vedeva dalla finestra di casa sua www.infinitorecanati.it
Dalla parte opposta ma sempre nel centro storico di Recanati, troviamo il Museo Civico Villa Colloredo Mels, il palazzo delle meraviglie mi è venuto da dire dopo la sua visita. Una parte è dedicata a documenti, cimeli ed opere di Giacomo Leopardi, si prosegue con un percorso di opere che comincia con la parte medievale dove sono presenti artisti locali ed italiani, fino al ‘900 e poi… la meraviglia nella Pinacoteca dedicata a Lorenzo Lotto; l’Artista arriva a Recanati per la prima volta a 27 anni, i “cantieri vaticani” così vicini incrementavano gli spostamenti di celebri artisti…
Qui si può ammirare in tutto il suo mistero e splendore l’Annunciazione. Opera rivoluzionaria sia per l’Artista che in generale per l’arte; l’osservatore è coinvolto in prima persona. L’arte di avvicinare il misticismo anche alle persone non particolarmente legate alla chiesa. La quotidianità di gesti e sguardi, forse un misto tra sacro e profano veramente unico. Gli occhi di Maria… i più commoventi della storia dell’arte. Il gatto… forse il grande protagonista dell’opera…
Nella sala adiacente troviamo invece il Polittico di San Domenico, la Trasfigurazione di Cristo, San Giacomo Maggiore ed alcune miniature decisamente spettacolari. La magia che coinvolge il visitatore è totale, i colori ed i dettagli catturano completamente chi osserva.
In queste sale è interessante seguire attraverso supporti multimediali, varie interpretazioni di lettura delle opere insieme ad un’attenta spiegazione delle stesse www.villacolloredomels.it – www.infinitorecanati.it
La magia continua nella parte delle ex cantine con il Museo dell’Emigrazione Marchigiana, creato qualche anno fa, per far conoscere la storia dei flussi migratori che hanno caratterizzato la regione. Si parte da una serie di oggetti legati al quotidiano, per proseguire con i mezzi che si potevano usare per emigrare: si partiva a piedi, con i carretti, i più fortunati in treno ed in piroscafo… una parte fotografica interattiva molto coinvolgente con una storia narrata da attori che ti fanno rivivere momenti emozionanti. Il tutto culmina davanti ad un maxi schermo che è in realtà un computer: con collegamenti via skype puoi rintracciare una persona ovunque nel mondo: cerchi il tuo antenato, segui i suoi movimenti e puoi conoscere i suoi discendenti. Un percorso collegato ai registri navali e banche dati di emigranti. Un tour emozionante quanto interessante… www.museoemigrazionemarchigiana.it
Il circuito dei Musei Civici di Recanati comprende anche il Museo Beniamino Gigli, il tenore considerato il primo artista globale, forse più noto nel mondo che in Italia, come spesso accade… che insieme al grande Caruso ha cambiato la lirica mondiale: dall’urlata alla parlata! Far capire le parole di un’opera avvicina la gente e la musica lirica si apre a tutti. Un grande personaggio, cordiale e caritatevole; il museo a lui dedicato, all’interno del Teatro Persiani, è pieno di oggetti sia legati al mondo dello spettacolo che a sue collezioni private http://liveinitalia.it/eventi-liveticket/civico-museo-beniamino-gigli-di-recanati/
La nostra visita a Recanati, città delle tradizioni, della musica e della creatività, termina qui, ma il nostro gironzolare nelle Marche, Regione così particolare e ricca di interesse continua.
Per maggiori informazioni: www.turismo.marche.it – www.sistemamuseo.it – www.lorenzolottomarche.it – www.giacomoleopardi.it – www.comune.recanati.mc.it
Se si vuole godere di un’altra importante opera di Lorenzo Lotto, a pochi km da Recanati si può scoprire, arroccata su un colle, la cittadina di Monte San Giusto, patria dei calzaturifici. Il Borgo presenta tipiche architetture rinascimentali delle Marche, imponente qui si staglia Palazzo Bonafede, fino all’inizio del ‘900 abitato dagli eredi del vescovo, condottiero e governatore; oggi Palazzo Comunale. Sempre nel centro storico, molto carino da visitare, è presente la collezione Alessandro Maggiori di disegni su carta del 1500/1700 e la Pinacoteca. Ma fiore all’occhiello è la Chiesa di Santa Maria in Telusiano, restaurata nel ‘500 che ospita nella sua cornice originale la Crocifissione, una pala di grandiosa drammaticità dell’artista veneziano. Bella imponente e soprattutto ricca di interpretazioni legate alla tela ma anche ai personaggi che ne fanno parte. La chiesa è normalmente visitabile, per una guida specializzata rivolgersi all’ufficio del turismo del Comune di Monte San Giusto www.montesangiusto.org – www.sistemamuseale-mc.it
Info utili Recanati:
si arriva a Recanati in auto, uscita della A14 Loreto/Porto Recanati. Parecchie linee di bus private e comunali collegano Recanati a varie città limitrofe ed alla ferrovia.
Comodo il biglietto unico per il circuito museale. Presso l’ufficio del turismo si possono prenotare ottime visite guidate.
Le possibilità di alloggio nel centro storico non sono molte, noi abbiamo alloggiato all’Hotel Gallery struttura classica ed elegante a 4 stelle, l’origine seicentesca del palazzo si fonde con il sofisticato arredo contemporaneo; vicina a Villa Colloredo Mels ed al Duomo www.ghr.it in centro sono presenti anche alcuni B&B.
Tanti i locali per un break a pranzo o una comoda cena. Dai più classici a quelli un po’ sfiziosi, la nostra scelta è andata sul ristorante Borgo Antico, sempre nel centro storico di Recanati, un granaio del 1350 che ha vissuto parecchi rimaneggiamenti; armonia di sapori in un ambiente raffinato e romantico. Cucina del territorio con fantasie dello chef ed incursioni indiane in alcuni piatti www.ristoranteilborgoantico.it
Contributi fotografici: concessione della Società Cooperativa Sistema Museo foto di Stefano Ciocchetti e Studio Buschi Recanati. Regione Marche e Rosanna Fudoli