Yellowstone National Park
a cura di Sahara Sebastiani
Alzi la mano chi non ha, tra i più piacevoli ricordi d’infanzia, quella di quel simpaticone dell’orso Yoghi, tenero e dispettoso protagonista di un celeberrimo cartone animato in cui passava il tempo a rubar merende ai turisti facendo impazzire il povero ranger. Ma quanti si ricordano anche dove viveva? Aiutiamo le memorie latitanti: aveva eletto la sua dimora tra gli alberi secolari di una delle riserve naturali più grandi del mondo e certamente una delle più spettacolari di tutti gli Stati Uniti: lo Yellowstone National Park. Quando ci si arriva, si rimane sbalorditi dalla varietà di scenari mozzafiato che non deludono mai le migliaia di turisti che, ogni anno, decidono di farlo meta dalle loro vacanze. Novemila metri quadrati di natura straordinaria tra le Montagne Rocciose, nel cuore di quel “far west” che non smette di far sognare, un territorio incontaminato suddiviso tra gli stati del Wyoming nord-occidentale, dell’Idaho e del Montana. Non solo: quello di Yellowstone è anche il più antico parco nazionale del mondo (è nato nel 1872) e, dal 1978, è stato dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’Unesco.
Un po’ di storia
Il parco deriva il suo nome dalle testimonianze di due esploratori: Meriwether Lewis, segretario privato del presidente Jefferson, e il suo amico William Clark. I due, in una relazione che inviarono a Jefferson nel 1805, inserirono una carta geografica in cui il nome di un affluente del Missouri veniva chiamato Yellow Stone, ovvero pietra gialla, dal colore dell’arenaria visibile lungo il fiume.
Ma non è solo il giallo il simbolo del parco: basta attraversare il Grand Canyon per accorgersi che le tonalità dell’iride non bastano a descrivere le alternanze di colori, le mille sfumature che tingono rocce e montagne, in un perenne contrasto con il verde cupo delle foreste (che occupano quasi il 90 % della superficie del parco), quello più delicato delle immense praterie che nella bella stagione si rivestono di fiori, e l’azzurro cristallino di fiumi e laghi.
E proprio l’acqua è una delle maggiori attrattive del parco. A cominciare dalle sue fotografatissime cascate, le Upper and Lower Falls, fino alle oltre 10 mila sorgenti calde e alla sorprendente rappresentazione offerta dai geyser del bacino dell’Old Faithful.
E che dire dei laghi? Il principale, il lago Yellowstone, a 2.350 m sul livello del mare, è il secondo al mondo per grandezza a una simile altitudine, mentre il lago Shoshone è una sorta di paradiso per canoisti e pescatori che, stagione permettendo, ne affollano le sponde.
Tra alci, gufi e bisonti
Sotto un cielo che sembra dipinto anche quando le nuvole nascondono il sole, non è difficile avvistare il volo lento e maestoso delle aquile, così come non è raro imbattersi negli aironi, nelle oche canadesi, nei gabbiani, nei pellicani. Tutti gli specchi d’acqua fanno da cornice allo sguazzare di varie specie di anitre, mentre tra i boschi è facile riconoscere il verso inconfondibile del gufo.
Anche nel parco di Yellowstone, come in tutte le Montagne Rocciose, si possono trovare quattro diverse specie di cervidi, compreso l’alce. A proposito di alci: dei veri e propri colossi sono i maschi della specie “moose”: alti più di due metri, possono pesare fino a 650 chili e vantano corna larghe fino a un metro e mezzo. Belli anche i cervi dalla coda bianca e gli stambecchi, mentre nelle praterie vive l’antilope. Ma sono tanti gli animali protagonisti di questa oasi naturale intatta, parlare di tutti è quasi impossibile, anche se almeno un cenno meritano le leggendarie mandrie di bufali e bisonti che dominano le praterie, e poi i coyote, i puma, le linci e, naturalmente, lui: sua maestà l’orso.
Orsi e grizzly: i grandi protagonisti
Quando si parla di orsi nel parco di Yellowstone, si deve subito fare una distinzione: una cosa è l’orso bruno, un’altra il grizzly. Il primo rappresenta la famiglia più numerosa di orsi presente nel parco: il colore del loro mantello varia dal rossiccio al marrone scuro, spesso con una stella di pelo bianco sul petto, da adulti sono alti circa due metri e pesano fino a 230 chili. É l’alter ego in natura del tenero Yoghi: questo simpatico bestione, infatti, nonostante la mole ha un carattere socievole, non è affatto imbarazzato dalla presenza dell’uomo e, anzi, ancora oggi una delle principali preoccupazioni dei ranger del parco è proprio quella di evitare che vadano a rovistare nei bidoni della spazzatura o a mendicare leccornie nei campeggi.
Diverso, invece, l’atteggiamento del grizzly nei confronti dell’uomo, dettato più dalla paura e dai suoi handicap fisici che da vera aggressività: non ci vede e non ci sente bene, ma in compenso è curiosissimo. Ecco perché tende ad avvicinarsi molto a tutto ciò che non conosce, uomo compreso: lo fa giusto per vedere cos’è. Ma… non è carino vedersi davanti un bestione di 450 chili: meglio stare alla larga.
Consigli utili
Per avere informazioni dettagliate sullo Yellowstone National Park, compreso come arrivarci, come spostarsi al suo interno e dove alloggiare, la cosa migliore è collegarsi al sito www.yellowstoneparknet.com