Le donne scienziate a Milano, una primavera d’arte ci porta a Vienna, l’Olanda celebra Rembrandt, The Pool NY a Milano di cattura con Stefano Cerio
Le donne scienziate alla riscossa. La Fondazione Bracco ha fatto centro.
Valgono quanto gli uomini, ma sono raramente interpellate dai media in qualità di esperte. Per sfatare questo stereotipo, la Fondazione Bracco sponsorizza la bellissima mostra fotografica “Una vita da scienziata. I volti del progetto#100esperte” presso il Centro Diagnostico Italiano, via Saint Bon 20, fino al 30 giugno (www.100esperte.it, www.fondazionebracco.com, www.cdi.it).
Gli scatti del grande fotografo Gerald Bruneau mettono in risalto l’eccellenza delle scienziate italiane, colte nel loro ambiente di lavoro. Semplici all’apparenza, eleganti, divertenti, pronte a smitizzare il proprio ruolo, hanno incuriosito il pubblico presente all’inaugurazione, parlando del loro lavoro, ma anche dell’esperienza in qualità di modelle di un celebre fotografo. Bruneau, da parte sua, è rimasto affascinato da questo folto gruppo di donne, eleganti, piacevoli, che non se la tirano, pur avendo raggiunto nel loro campo risultati straordinari.
Dalla farmacologa Maria Pia Abbracchio, a Giovannella Baggio, medico e docente all’Università di Padova, alla biologa Ariela Benigni, a Paola Bonfante, a Chiara Casarotti, ingegnere PHD, a Maria Cristina Facchini, studiosa del sistema atmosferico, a Cristina Messa, Manuela Raimondi e Luisa Torsi, tutte rivelano gioia di vivere ed entusiasmo per il loro lavoro. Imperdibile!
A Vienna festival e arte in primo piano
La primavera a Vienna parte all’insegna dell’arte. Con grandi novità. Dal 20 marzo al 20 aprile, apre le porte il festival biennale Foto Wien (www.fotowien.at), dedicato alla fotografia, in cui sono coinvolte 120 spazi espositivi, dai musei, ai centri dedicati alla fotografia, alle mostre.
Cuore del festival è la celebre e splendida Postsparkasse, uno dei simboli del razionalismo viennese, realizzata da Otto Wagner, nel centro storico della città.
Nella Hofburg di Vienna, dal 15 al 17 marzo, ci sarà Art Vienna (www.artvienna.org), dove ben 35 gallerie presentano opere d’arte contemporanee e del classico Modernismo.
Dal 4 al 7 aprile Art Austria (www.art-austria.info) propone alla Villa Lichtenstein interessanti artisti che vivono e lavorano in Austria.
Un anno eccezionale per l’Olanda in nome di Rembrandt
In occasione dei 350 anni dalla scomparsa, tutto il 2019 è dedicato al grande Rembrandt (nato a Leida nel 1606) e al Secolo d’Oro in cui visse (www.holland.com). Ad Amsterdam, Delft, Dordercht, Hoorn ed Henkhuizen, Leida, Middelburg e l’Aia hanno luogo mostre di grande interesse, che raccontano la vita e l’opera del grande maestro e di alcuni suoi contemporanei. Il Seicento rappresenta per l’Olanda il periodo di maggior splendore, grazie ai commerci in Europa e nei paesi lontani, tanto che proprio in quell’epoca viene fondata la Compagnia olandese delle Indie Orientali. In questo periodo di fulgore economico, nascono artisti eccezionali, come Rembrandt, e vengono realizzati importanti progressi tecnici. Un’occasione da non perdere, per visitare l’Olanda, abbinando il piacere di scoprire antiche cittadine storiche a quello di visitare mostre eccezionali.
L’Aquila protagonista nel cuore di Milano
L’idea e la realizzazione sono davvero originali, tanto da avermi affascinato. La Galleria THE POOL NYC (www.thepoolnewyourkcity.com), con sede anche milanese nello storico palazzo Fagnani Ronzoni, in via Santa Maria Fulcorina 24, presenta fino al 23 marzo, Aquila, mostra personale di Stefano Cerio. Partendo dal concetto che l’esposizione vuole essere un omaggio all’Abruzzo e alle zone colpite dal terremoto nel 2009, l’artista presenta con le sue fotografie scenari naturali, quasi surreali, a volte brulli, a volte con prati fioriti, dove, dal nulla, spuntano gonfiabili di forte connotazione ludica.
Un contrasto di grande impatto visivo ed emotivo, che fa riflettere sul significato della performance. La casetta, lo stadio di calcio, distrutto dal terremoto, a poco a poco si gonfiano e poi si sgonfiano, metafora della nascita e del crollo, nel tentativo di rappresentare una sorta di nuova vita in un territorio traumatizzato.
Una speranza per il futuro? Ci uniamo a Stefano Cerio nel suo sogno surreale.
A pochi passi da Santa Maria Fulcorina, proprio di fronte al Teatro Dal Verme, Vanilla ci rapisce con le sue proposte e ci incanta con ostriche freschissime, provenienti dalla Bretagna, non troppo care, da 2 a 3 euro l’una, servite con burro salato bretone, foie gras del Périgord e un immancabile frizzantino. Tutto graditissimo.