L’Amarone 2015 è un’annata tra le migliori degli ultimi trent’anni, vale la pena farne scorta; Sondraia firmato Marilisa Allegrini nei top ten dei rossi italiani; Tommasi vola su Air Dolomiti e accoglie i viaggiatori a terra nelle sue tenute regionali
Amarone 2015 alla riscossa
Un’annata di cui fare scorta, tra le migliori degli ultimi trent’anni. Se la riscossa dell’Amarone edizione 2015, che conta circa 14 milioni di bottiglie, accende sorrisi sul viso dei produttori, a fronte dell’annata critica 2014, l’analisi sul fenomeno Amarone evidenzia luci ed ombre, a partire dall’impegno a presentarsi all’estero con un unico brand, Vinitaly, muovendosi da un hub territoriale importante come la Valpolicella e Verona, in grado di attirare un grande numero di enoturisti. Proprio Verona – come ha annunciato il ministro dell’Agricoltura e del Turismo Gian Marco Centinaio nel convegno di Anteprima Amarone – ha tutte le carte in regola per candidarsi a sede della Global conference of WineTurism dell’Onu, prevista per il 2021. Ecco le cifre che illustrano l’attualità e le prospettive del grande Rosso. I dati sul 2018 dell’Osservatorio vini della Valpolicella di Nomisma Wine Monitor evidenziano una buona performance sul mercato italiano con un incremento delle vendite pari a +4% grazie alla crescita su horeca, enoteche e alla vendita diretta in azienda. Le presenze in Valpolicella sono cresciute nel triennio 2015-2017 del 21%:”Il doppio rispetto alla media complessiva regionale” commenta Olga Bussinello, direttore del Consorzio di tutela dei vini della Valpolicella. Complessivamente, nel solo 2017 gli enoturisti nella terra dell’Amarone sono stati circa 300mila, ma si può fare di più, come ha sottolineato il presidente del Consorzio Andrea Sartori “Se il 2015 è stata una grande annata, e la denominazione conta su una redditività importante e un rinnovamento generazionale, c’è ancora moltissimo da fare a partire dall’export e sui mercati asiatici”. Con un giro d’affari complessivo di 334 milioni di euro nel 2018, l’Amarone ha chiuso però il 2018 in frenata, con un saldo negativo del 6% che deriva dall’annata povera 2014 (-4,6% l’imbottigliato) e soprattutto dal rallentamento nell’export in alcuni Paesi chiave, export che vale il 65% delle vendite della Valpolicella.
Sondraia firmato Marilisa Allegrini
L’amato figlio si è laureato con lode, per la gioia di Marilisa Allegrini. Lo considera creatura propria il Sondraia e che l’annata 2015 del Bolgheri Superiore Doc di Poggio al Tesoro (Livorno) sia entrato nella top ten dei vini rossi italiani è il coronamento di alta impresa, iniziata con il fratello Walter . A Bolgheri è secondo solo al Sassicaia, incoronato di recente come il vino n.1al mondo da Wine Spectator. La classifica nazionale è stata stilata dal mensile Gentelman, incrociando i rating delle sei più autorevoli guide italiane. Il Sondraia, creatura di vigna, ha come ambasciatrici nel mondo le figlie di Marilisa Allegrini, Carlotta e Caterina, innamorate di Bolgheri e garanti della continuità del progetto toscano. Proprio il Sondraia è testimone dello “stile bolgherese”, felice incontro tra il taglio bordolese e il terroir di Bolgheri, connotato da originalità espressiva e chiara identità. Infatti, balza agli occhi l’intenso rosso rubino che introduce le fragranze di ciliegia, prugna, frutti neri, con sentori di erbe aromatiche e spezie. In bocca emerge la classe suadente della struttura importante, mentre i tannini solcano il corpo in armonia. E’ bene stapparlo un’ora prima del consumo.
www.allegrini.it – www.poggioaltesoro.com
Tommasi in volo su Air Dolomiti
Sui 500 voli settimanali di Air Dolomiti si stappano fino a gennaio 2020 i vini di Tommasi Family Estates. Sono circa 30.000 le bottiglie servite in tre tipologie: dalla Lombardia il Caseo Pinot Nero Brut brillante, giallo paglierino dorato con un perlage fine e persistente; dalla sponda meridionale del Lago di Garda il Tommasi Le Fornaci, Lugana doc fragrante e fruttato, con piacevoli sensazioni di frutta tropicale; dalla Toscana il Casisano Rosso di Montalcino doc secco, con un gradevole equilibrio tra tannini e acidità che termina in un finale fresco e persistente. Questi sono i vini premium della Cantina ufficiale di Air Dolomiti – che fa parte del Gruppo Lufthansa – offerti a rotazione su tutto il network (8 le destinazioni in Italia e 12 quelle europee), come annunciato dall’ Executive Director Pierangelo Tommasi, e dal Presidente & CEO della compagnia aerea Joerg Eberhart. La partnership continua a terra, nell’ospitalità delle Tenute Tommasi estese in cinque regioni italiane. I viaggiatori che presentano la carta d’imbarco Air Dolomiti possono godere di tour e una degustazione gratuita con uno sconto sull’acquisto della selezione Tommasi, in quattro bellissime sedi: la nuova Welcome Area della sede storica in Valpolicella Classica a Pedemonte (Verona); a Casisano nella tenuta di Montalcino (Siena) e a Paternoster, icona del Vulture in Basilicata.
www.airdolomiti.it – www.tommasi.com