Nell’anno del Turismo Lento e della Mobilità Dolce, i treni diventano protagonisti per il turista che ama spostarsi gustando tutte le opportunità del viaggio. Treni d’epoca e treni ultraveloci, binari del passato, fanno tutti parte di un revival del viaggiare a misura d’uomo
Treni romantici del tempo che fu tornano in auge
Sull’onda del crescente successo di Fondazione FS, e grazie all’impegno incessante del Direttore Generale Luigi Francesco Cantamessa e del suo staff, l’obiettivo di dare linfa vitale ai rami secchi del sistema ferroviario, con i viaggi a bordo di treni d’epoca, è stato non solo raggiunto ma è anche in continua evoluzione. “…ventimila turisti nel 2018 contro i 7-8 mila di quattro anni fa, una flotta di duecento treni storici di tutte le epoche, locomotive a vapore, carrozze con le panche in legno, velluto, littorine. Insomma un vettore nuovo per portare un turismo intelligente, colto e di nicchia nella provincia più bella e più sperduta di questo Paese”. Un bilancio positivo illustrato dall’Ing. Cantamessa nella conferenza tenutasi da Fondazione durante la BIT a Milano, dal titolo “Binari senza tempo: i vecchi rami secchi delle FS tornano verdi grazie al turismo slow”. Un sogno che diventa realtà. Ridare vita ai 650 chilometri di ferrovie attraverso la riscoperta del bel territorio italiano da un finestrino di un treno d’epoca. Con i treni turistici organizzati da Fondazione si può andare dalla Majella d’Italia alla Valle dei Templi di Agrigento, dai Contrafforti delle Alpi ai laghi lombardi con viaggi organizzati per scoprire la storia, la tradizione e la cultura italiana.
Fondazione si è anche occupata del Museo Ferroviario di Pietrarsa: recuperato all’incuria del tempo oggi il museo è il fiore all’occhiello del sistema museale italiano, una pagina straordinaria della storia ferroviaria. Spettacolare il salone che ospita le locomotive a vapore, schierate come un potente esercito pronto a partire alla conquista de territorio. Capostipite di tutte le macchine è la mitica Bayard (riproduzione), che il 3 ottobre 1839 aveva percorso la Napoli – Portici, prima linea ferroviaria italiana.
Sull’altro versante italico, a Trieste la stazione di Campomarzio, capolavoro di architettura Austro-Ungarica, è in fase di restauro per divenire il secondo Museo Ferroviario e la stazione di partenza per Istria, Slovenia e per il Carso Triestino.
Nuovi progetti per Fondazione sono indirizzati al collegamento con treni notturni fra i due musei, ma non solo. Il ritorno dei treni notte per la Sicilia, un viaggio in treno che nella pancia della nave attraversa lo stretto di Messina, per rivivere il fascino di un viaggio che alle luci dell’alba si rivela fra Scilla e Cariddi. Un magnifico Trinacria Express che dal centro della capitale raggiunge i preziosi tesori siciliani di Palermo e della Valle dei Templi.
Trenitalia: novità e sfide per il 2019
Trenitalia, sempre più attiva verso il turismo italiano e estero, ha presentato alla BIT le sue nuove sfide e programmi. L’aumento delle vendite di biglietti ferroviari all’estero, specialmente in Europa e nell’America del Nord, ha determinato nuove scelte strategiche per il servizio passeggeri a lunga percorrenza. Come illustrato da Serafino Lo Piano, Resp. Sales LH, Trenitalia ha posto come obiettivo quello di portare sempre più agli italiani a scoprire le bellezze del nostro paese e far conoscere l’Italia ai turisti da tutto il mondo, proponendogli il treno al momento dell’acquisto del biglietto aereo.
Il viaggiatore italiano e internazionale può infatti muoversi con Trenitalia perché con i treni si raggiunge il cuore della destinazione turistica. Il viaggiatore apprezza il comfort della prima classe, i servizi di ristorazione al posto e nella carrozza ristorante, l’ampio spazio per i bagagli. Molto utilizzata l’App Viaggiatreno che permette di monitorare il proprio viaggio in otto lingue diverse.
Tra le prima cinque tratte più vendute c’è quella del Leonardo Express, il collegamento ferroviario da Roma Termini all’aeroporto intercontinentale Leonardo da Vinci di Fiumicino. Con due nuove corse AV saranno garantiti anche i collegamenti tra l’aeroporto di Roma Fiumicino e le città di Firenze, Pisa, La Spezia e Genova, per valorizzare ulteriormente le potenzialità dell’integrazione tra trasporto ferroviario e aereo. Anche da Venezia si può raggiungere per va prima volta, l’aeroporto internazionale di Roma Fiumicino.
Per visitare le maggiori mete turistiche, tante le proposte che Trenitalia mette in campo. Per le persone che si spostano in gruppo l’offerta Insieme permette di viaggiare con una riduzione del 30%. Offerte Young e Senior per chi ha meno di 30 anni e più di 60 con sconti sul prezzo base del biglietto. Bimbi gratis per l’offerta riservata ai gruppi familiari composti da due a cinque persone e da almeno un maggiorenne
Inoltre, un comodo voucher, acquistabile insieme al biglietto del treno, permette di noleggiare uno scooter ZIG ZAG per muoversi in piena libertà a Roma e Milano.
Tutte le offerte e le informazioni sul sito www.trenitalia.com
Mese della Mobilità Dolce
Riparte il “Mese della Mobilità Dolce” ideato da Co.Mo.Do. che partirà il 3 marzo e si protrarrà fino al 7 aprile. Alla giornata di punta dedicata alle Ferrovie Dimenticate, parteciperanno centinaia di associazioni locali ambientaliste, di equiturismo, di cicloturismo e trekking che hanno il merito di portare all’attenzione dell’opinione pubblica le linee dismesse, quando l’Italia si muoveva dolcemente fra piccoli centri ed entroterra più profondi, in zone baciate dalla bellezza di paesaggi unici.
L’obiettivo di Co.Mo.Do non è un’ambizione conservatrice ma progettuale: una ferrovia dismessa può diventare tante cose utili: tornare ferrovia se ci saranno le condizioni, diventare una greenway, favorire il recupero di un territorio, trasformarsi in un parco naturale, in un corridoio ecologico.
Attraverso l’organizzazione del Mese della Mobilità Dolce è possibile portare economia green attraverso la mobilità leggera e l’intermodalità in aree a vocazione turistica e paesaggistica, individuando sistemi di reti di percorsi fruibili dal turismo dei bikers e dal turismo familiare, dai cavalieri e dai pedoni coinvolgendo associazioni ed enti locali al dialogo con le Istituzioni perché d’obbligo possano investire nelle infrastrutture verdi, come accade in Europa.
Molti percorsi virtuosi di recupero e rilancio avvengono dal basso e dai territori e per questo obiettivo Co.Mo.Do. si impegna ad attivarsi per far conoscere, riscoprire e approfondire con le comunità, le scuole e le organizzazioni locali l’inestimabile patrimonio delle infrastrutture dismesse come beni comuni da salvaguardare per rappresentare risorse su cui impostare uno sviluppo sostenibile del territorio.
Vivere la cultura dello spazio aperto seguendo territorio e paesaggio lungo un filo dolce e continuo a bassa velocità. Ricercare bellezze paesaggistiche e storiche del territorio, ripercorrendole lentamente per riscoprire ogni sua ricchezza culturale, estetica ed emozionale.