a cura di Sara Marchesi
Teatro Oscar al femminile
Fino al 13 febbraio, al Teatro Oscar di Milano, è in scena “7 bambine ebree. Far away” di Caryl Churchill, per la regia di Annig Raimondi. Durante lo spettacolo, è prevista la messinscena della commedia “Far away” (Lontano lontano) preceduta dalla breve pièce “7 bambine ebree”. Tema comune è l’assurdità e l’insensatezza della guerra. Il clima è quello del post 11 settembre in cui tutto in natura è in guerra. Viene rappresentata una realtà corrotta e dispotica dove succedono cose insensate e bizzarre. La gente tende a sottovalutare o, addirittura, fingere di non vedere ciò che viene percepito come “lontano” e “distante”. L’incapacità di vedere e la mancanza di senso di responsabilità sono così destinati a produrre il caos e, di conseguenza, uno stato d’imminente conflitto globale. Tra i molti temi qui evocati spiccano l’Olocausto, la pulizia etnica, i danni dei totalitarismi, l’ambientalismo e, infine, la brutalità dell’individuo nel vivere quotidiano. Dall’Olocausto ai fatti di Gaza.
Dal 16 al 20 febbraio è invece il turno di “Da una stanza all’altra: viaggio nella letteratura femminile del ‘900”, scritto e diretto da Elisabetta Vergani. E’ uno spettacolo, sul diritto ad abitare stanze proprie sia dal punto di vista concreto che metaforico. Diritto e necessità per citare Virginia Woolf. Le stanze sono di Marina Cvetaeva, Virginia Woolf, Milena Jesenska, Emily Dickinson e Katherine Mansfield. Sono quasi tutte appartenenti al XX secolo, quello dell’emancipazione femminile, anche se tutte loro riconoscono un enorme tributo alle loro antenate dei secoli precedenti, dalle sorelle Bronte a Jane Austen, da Karoline von Gunderrode a George Elliot. La mappa di questo viaggio è composta dalle loro voci in una drammaturgia che intreccia la loro altissima produzione artistica alla loro biografia quotidiana, per abitare di nuovo le loro stanze, scoprendo che le loro domande, a volte gridate, più spesso sussurate o bisbigliate, danno dignità e senso alle piccole donne e ai piccoli uomini del ventunesimo secolo.
Infine, dal 22 al 27 febbraio è in scena “Deux petites dames vers le nord” di Pierre Notte, una sorta di road movie con due attempate Thelma e Louise – Annette e Bernadette hanno appena perso la madre e deciso di inumare le sue ceneri vicino a quelle del padre, nel Nord del Paese. Ma inizia in realtà un viaggio rocambolesco che è reale e metaforico insieme, carico com’è di memorie e conti da chiudere. Un mix di humour corrosivo e di tenerezza. www.teatrooscar.it
Arcimboldi a ritmo di rock
Dall’ 11 al 13 e dal 17 al 20 febbraio al Teatro degli Arcimboldi di Milano rivive il mito dei Queen con il musical “We will rock you” scritto dalla stessa band e da Ben Elton. Centomila gli spettatori che lo hanno già applaudito nelle settantacinque repliche tenute la scorsa stagione tra Milano, Roma, Trieste e Bologna. Il cast di cantanti, attori e ballerini, la band che ogni sera suona dal vivo i successi indimenticabili dei Queen, gli schermi ad alta definizione e l’estrema pulizia del suono con oltre cinquanta mila watt di potenza sono le caratteristiche vincenti di un musical che non ha eguali nel genere. La rock opera è diretta da Maurizio Colombi. Protagonisti Martha Rossi (Scaramouche), Salvo Vinci (Galileo), Valentina Ferrari (Killer Queen), Salvo Bruno (Kashoggi), Paolo Barillari (Brit), Loredana Fadda (Oz) e Massimiliano Colonna (Pop) www.teatroarcimboldi.it
E’ quasi ora del Valsusa Filmfest
È online il bando di concorso della XV edizione del Valsusa Filmfest – Festival di film e video sui temi del recupero della memoria storica e della difesa dell’ambiente. Sul sito sono reperibili il bando, la scheda di partecipazione, le informazioni sui premi e sulle sezioni di concorso. Il termine ultimo per le iscrizioni è fissato al 28 febbraio 2011. Il tema principale della XV edizione è “La montagna del futuro – creatività alpina, idee, valori e cultura”: la sfida della montagna che non vuole arrendersi a diventare parco giochi della città o mondo dei vinti consiste, probabilmente, nel trovare una formula che abbini l’innovazione ai valori e alla cultura della montagna. Sono diversi ormai gli esempi sulle Alpi di attività e professioni, progetti culturali e ambientali, dove la circolazione di idee e la creatività arricchiscono e innovano la concretezza della tradizione alpina, aiutando a superare la retorica della montagna come paesino di Natale. Il concorso si articola in 6 sezioni: Le Alpi, Cortometraggi, Per Le Scuole, Documentari Memoria Storica, Documentari e Videoclip Musicali. Quest’ultima sezione è stata introdotta per la prima volta nel 2009 con lo scopo di attirare maggiormente un pubblico di giovanissimi ottenendo, anche nell’edizione 2010, un ottimo risultato di partecipazione, diventando una sezione importante e irrinunciabile. Il tema principale non è esclusivo: nelle varie sezioni di concorso gli autori possono presentare opere aventi diversi temi e non solamente opere incentrate sul tema principale dell’edizione al quale però verrà prestata un’attenzione particolare da parte delle commissioni che effettueranno le selezioni. www.valsusafilmfest.it
150 anni d’Italia al Teatro Leonardo da Vinci
Dall’1 al 13 febbraio al teatro Leonardo da Vinci di Milano per la regia di Valeria Cavalli e Claudio Intrepido, “Home sweet home” tratta il delicato tema della violenza domestica, una delle realtà più gravi ma anche più nascoste della nostra società. Le statistiche infatti affermano che sempre più donne sono vittime di violenza fisica o psicologica proprio all’interno della propria “casa dolce casa”, da parte di quella persona di cui si fidano di più, il proprio consorte.
Home sweet home ha ricevuto il sostegno di Next, il Patrocinio Ufficiale della Provincia di Milano.
Segue, dal 15 al 27 febbraio “Aumma” per la regia di Gianfelice Facchetti. Per i centocinquant’anni dell’Unità d’Italia, la Compagnia Facchetti/De Pascalis presenta in prima nazionale uno spettacolo intenso, un viaggio nella storia d’Italia per definirne l’identità. Protagonista è Italia, una donna che sta per compiere centocinquant’anni. Italia è una donna senza età, festeggiata dai suoi figli e figliastri che per l’occasione tornano a farle visita dopo tanto tempo; arrivati da lei però, la trovano a letto, malata cronica e assistita da una badante.
La festa comunque si farà: attorno a una tavola su cui piove dall’alto, mangiando e bevendo, cantando e sparlando, nella maniera più comune che ci sia di passare un compleanno. Col trascorrere dei minuti i ricordi di Italia affiorano, a ritroso, per perdersi quasi subito in una miriade di amnesie: il G-8, il caso Moro, piazza Fontana, la guerra civile, il duce, Caporetto… ogni memoria finisce con un: “non ricordo!”. Unica eccezione è il primo amore, Giuseppe Garibaldi, un giovane idealizzato forse, ma unico frammento di memoria capace di accendere una luce negli occhi spenti di Italia: l’eroe del Risorgimento come unica persona degna di essere ricordata. Mentre sul tavolo di Italia inizia a diluviare, in questa incapacità di guardare lontano, i figli e figliastri, i parenti tutti, si impantanano, mandando in frantumi la festa tanto attesa. Restano le pozzanghera, vita non consumata, fango residuo di briciole, cenere e pezzi di torta su cui una candelina resta accesa. A futura memoria.
http://www.quellidigrock.it/
Teatro Officina
Dal 4 al 6 febbraio per la regia di Enzo Biscardi, è in scena al teatro Officina di Milano, “Emigranti”, piece che tratta appunto del tema dell’emigrazione, che coinvolge senza distinzione uomini di ogni razza. In uno scantinato squallido e angusto, due uomini: uno nero e uno bianco. Diversi tra loro. Colto e frustrato, il bianco; istintivo e smarrito, il nero. Ma legati entrambi dallo spaesamento della propria condizione di emigrati, sognano di evadere, di sfuggire alla miseria e alla continua promiscuità cui sono obbligati. www.teatroofficina.it
Janne Grebesland in mostra
Si inaugura a Roma, il 22 febbraio alle 18 in esclusiva assoluta, la mostra dell’artista norvegese Janne M. Greibesland, un evento, di portata internazionale che sarà ospitato nel prestigiosissimo spazio della Camera dei Deputati all’interno del Complesso di Vicolo Valdina, in pieno centro storico, fino al 4 marzo 2011. Saranno esposti alcuni dei suoi lavori più significativi in un excursus visivo di grande raffinatezza, che va dagli anni Novanta ad oggi.
La sua arte esprime un ruolo di mediatore tra la necessità del rispetto dei principi universali e l’irruenza passionale del gesto e della materia che invade indistintamente il fondo del supporto e si fa, gradualmente, forma, luce e sostanza, tra l’impulso e la ratio, tra il pensiero ed il segno. E così è il suo cammino nella lenta lavorazione dell’opera d’arte, che vede la graduale spoliazione del quadro in un continuo intervento di scrematura della materia, spingendo il colore in avanscoperta verso i piani tridimensionali nascosti sotto l’acrilico: il risultato è una raffigurazione semplificata, custodita nelle trame della tela, che racchiude l’immaginario di un microcosmo ancestrale e un desiderio di purezza eterna. La mostra, promossa dalla Fondazione Italiani sotto il Patrocinio della Camera dei Deputati e dell’Ambasciata di Norvegia, è presentata e curata da Serena Dell’Aira, storica dell’arte e curatrice di numerose esposizioni di artisti contemporanei http://www.greibesland.com/
Il Misantropo e la danza protagonisti al Donizetti
Dall’8 al 13 febbraio, al teatro Donizetti di Bergamo, è in scena la nota opera di Molière “Il Misantropo”, per la regia di Massimo Castri. Come è noto, Molière ebbe il coraggio di iniziare un nuovo genere di teatro, che descriveva senza veli i costumi del suo tempo. I suoi personaggi, presi dalla vita di tutti i giorni, erano avari, sciocchi, ipocriti, scaltri, misantropi, ma tutti avevano in comune la caratteristica di essere vivi, veri e, per di più, comici. La sua grandezza è quella di far diventare le storie comuni storie universali, valide per ogni epoca e località. Il Misantropo è, allora, la storia di chi, contro il parere e i consigli degli amici, non scende mai a compromessi, pone sempre la sincerità al di sopra di tutto, anche a costo di urtare le varie e deboli personalità, con il rischio, quindi, di perdere ogni possibile protezione.
Dal 22 al 27 è in cartellone “Bothanica”, spettacolo concepito e diretto da Moses Pendleton. Il coreografo e fondatore dei Momix, si è ispirato a Vivaldi e alle Quattro Stagioni, per questo spettacolo danzante che mostra con fantasia e immaginazione il mondo della natura. www.gaetano-donizetti.com
Suoceri al Teatro Nuovo
Dal 15 al 27 febbraio al Teatro Nuovo di Milano Gianfranco D’Angelo e Eleonora Giorgi interpretano “Suoceri sull’orlo di una crisi di nervi”, per la regia di Giovanni De Feudis. In un tranquillo nucleo familiare improvvisamente esplode come una bomba la frase “Mamma, papà io mi sposo”. E’ l’inizio di un esilarante conto alla rovescia verso il matrimonio, che mette a dura prova l’equilibrio psichico delle rispettive famiglie. Convolare a nozze non è impresa facile, quando i futuri sposi sono figli di due padri che non si vedono di buon occhio. Per una volta non sono quindi le suocere, ma i suoceri ad essere sul piede di guerra, che faranno di tutto per contrastare il matrimonio, innescando una girandola di situazioni paradossali e divertenti. Complici le rispettive madri, i due fidanzati combatteranno senza esclusione di colpi di scena. Non possono e non vogliono essere in balia dell’isterico egoismo, dei suoceri sull’orlo di una crisi di nervi! www.teatronuovo.it
7 volti di donna al Sistina
Dal 15 febbraio al 6 marzo Nancy Brilli torna al teatro Sistina di Roma portando in scena “Sette” : 7 donne, 7 madri, sette storie diverse come i sette peccati capitali. Uno sguardo divertito e divertente sulla vita moderna, sui suoi vizi, sulle sue paure e sulle sue nevrosi. Un confronto di esperienze. Un viaggio attraverso luoghi, situazioni, atmosfere e humus sociali diversi e lontani. Un’impegnativa prova d’attrice per Nancy Brilli che avrà come unico supporto una band musicale. Uno spettacolo per far ridere e far riflettere gli spettatori. Un grande ritorno per Nancy Brilli in un spettacolo scritto a più mani sul filo conduttore della parola mamma. www.ilsistina.com
Gioco, musica e risate al Teatro Ciak
Tre appuntamenti per il mese di febbraio al Teatro Ciak Webank.it di Milano. Dal 3 febbraio “Santos” scritto da Roberto Saviano e diretto da Mario Gelardi. È la storia di quattro ragazzini che vengono assoldati come vedette della camorra. Il loro compito è quello di giocare a calcetto in una piazza ed avvisare quando arriva la polizia o qualcuno sospetto. Saviano racconta la carriera dei ragazzi, che si trovano a scegliere tra il calcio e la delinquenza. Il gioco come metafora della vita, il calcio come unica soluzione per uscire da una vita che appare misera. I ragazzi si trovano a dover scegliere da che parte stare, se continuare a guadagnare soldi facili con attività che diventano sempre più criminali o abbandonare tutto e provare a realizzare i propri sogni. “Santos”, il cui titolo deriva dal nome del pallone arancione usato dai ragazzi per giocare a calcio, è una storia densa di emozioni e avvenimenti con una scrittura forte e dinamica come è tipico dello stile di Saviano.
Il 19 e il 20 febbraio spazio alla musica classica con “Madama Butterfly” di Giacomo Puccini, diretta da Mario Riccardo Migliara. La storia dell’ufficiale Pinkerton e Cio Cio San e del loro amore, continua a emozionare in ogni sua rappresentazione.
Infine, dal 24 al 27 febbraio, il noto comico Giovanni Vernia torna al Ciack con “Essiamonoi Revolution”. Durante lo spettacolo il famoso personaggio Jonny Groove dovrà confrontarsi con il suo gemello Giovanni Vernia, totalmente l’opposto del primo, in un crescendo di situazioni divertenti e esilaranti. www.teatrociak.it