Una città da conoscere la capitale del Texas, nota negli Stati Uniti per la musica live: possiede il maggior numero di locali e non solo rock e jazz. Sulla sponda del Colorado, il suo Film Festival attira molti visitatori
E’ molto noto non solo negli Stati Uniti anche il suo Film Festival del mese di ottobre che dal 1993 è andato incontro a un successo crescente per il suo formato giovane e “social” che permette agli amatori di mettersi in contatto con i professionisti della scenografia e della cinematografia.
La città si trova sulla sponda del fiume Colorado del Texas, da non confondersi con il più noto Colorado del Gran Canyon, con il fiume che forma tre laghi artificiali all’interno della cerchia urbana: il Lady Bird Lake, il lago Austin e il lago Walter Long.
Austin è il posto giusto per ripercorrere tutta la storia del Texas: il museo Bullock, dotato anche di cinema e Imax, espone nelle sue gallerie su tre piani le peregrinazioni della barca francese “La Belle” che nel 1684 trovò riparo sulle coste ancora disabitate dello stato, poi la complessa vicenda delle relazioni tra Messico e Texas che portarono a scontri sanguinosi che si conclusero con l’ingresso del Texas negli Stati Uniti, e infine le attività economiche che hanno fatto grande lo stato, dall’allevamento all’agricoltura e ai pozzi di petrolio.
Storia
Gli abitanti originari della piana in cui oggi si trova Austin furono gli indiani Tonkawa, Comanche e Apache, che vivevano di caccia e pesca lungo i corsi d’acqua della zona. I coloni anglo-americani cominciarono ad arrivare quando il Texas faceva ancora parte del Messico, fondando nel 1837 un villaggio chiamato Waterloo lungo le sponde del fiume Colorado.
Stephen Austin, “padre del Texas”, negoziò un trattato di pace con gli indiani della zona e i confini della nascente città, che dopo solo due anni fu scelta come capitale della nuova Repubblica del Texas cambiando nome in onore appunto di Stephen Austin.
Lo schema originario del piano urbanistico con strade orientate secondo i quattro punti cardinali e chiamate con nomi di fiumi e piante del paese è ancora visibile nel centro cittadino; a quegli stessi anni risale l’impianto dell’Università del Texas, oggi area importante del centro cittadino.
Dal 1861 al 1865 Austin e il Texas fecero parte della Confederazione durante la guerra di secessione: numerose statue e monumenti lo ricordano nella piazza alberata che sorge davanti al Campidoglio dello stato, completato nel 1888 e al tempo uno dei più grandi edifici al mondo.
La città che nel frattempo si è sviluppata anche sull’altra riva del fiume, dove tra l’altro si trova un suggestivo cimitero dei caduti di guerra che ricorda molto Arlington, ha raggiunto il milione di abitanti. Ospita oggi una serie di edifici amministrativi, vive di musica, di turismo, di congressi ed eventi, di commercio e di traffici anche grazie alla posizione centrale e al suo efficiente aeroporto internazionale facilmente raggiungibile dal centro e collegato con l’Europa anche da voli low cost. I turisti la trovano gradevole per la sua dimensione a misura d’uomo, in cui ci si riesce ancora a muoversi a piedi, cosa impossibile in città più grandi come Houston, San Antonio e Dallas-Fort Worth solo per restare nel Texas.
Una città in mezzo al verde
Partendo dagli uffici dell’Austin Visitor Center val la pena di fare una visita guidata in bus che dopo aver mostrato gli edifici notevoli del centro cittadino, compreso il parco del Campidoglio e il complesso universitario, attraversa il ponte e si muove nei sobborghi.
Si scopre così un’altra faccia della città: verdissima, in mezzo alle colline e sul fiume, con un’alta concentrazione di aziende informatiche che ha portato al soprannome di Silicon Hills in contrapposizione alla famosa Silicon Valley californiana.
In mezzo alle colline e un po’ difficile a raggiungere tra gli alberi di Mayfield Park si trova anche The Contemporary Austin – Laguna Gloria, una vasta collezione di sculture contemporanee. Chi vuol vedere invece dipinti dei pittori italiani deve visitare in Downtown il Blanton Museum of Art, 18.000 opere d’arte che comprendono sia i maestri della pittura europea che gli artisti contemporanei americani e latino-americani. Ci sono diversi altri musei degni di nota da visitare in città, ma va segnalata per chi si interessa di politica la LBJ Presidential Library and Museum, una delle 13 biblioteche presidenziali statunitensi gestite dalla National Archives and Records Administration, che ospita 40 milioni di pagine di documenti storici del presidente texano Lyndon B. Johnson e dei suoi collaboratori.
Ospitalità
Il centro cittadino intorno al grande Convention Center da oltre 5000 posti è tutto una selva di grattacieli che contribuiscono a formare la skyline della città.
Aperto nel 2018 il Fairmont Austin (www.fairmont.com/austin/) è il più grande albergo della città con 1048 camere e suite su 37 piani che dominano dall’alto il Business District della città. Può contare su oltre 13 mila metri quadrati su quattro interi piani di sale funzionali a meeting ed eventi.
Proprio sopra il Lady Bird Lake, all’estremità sud-orientale del centro, si trova la costruzione alta 17 piani dell’Hotel Van Zandt (www.hotelvanzandt.com) della catena Kimpton, tutto giocato sui temi del design e della musica che rende omaggio anche nel nome a uno scomparso grande musicista del pop e folk texano nativo di Austin, molto attivo negli anni ’60 e ‘70.
Info: www.austintexas.org