Al Veneziano Relais Alberti di Malamocco alla riscoperta di Hugo Pratt, tra i sassi di Matera per Girolamo Ciulla, la moda d’Israele in mostra a Gerusalemme, l’India di oggi vista da sei artiste indiane in Germania
Lo sapevate? L’avventuroso Hugo Pratt era un vero veneziano
Il celebre fumettista, artista a tutto tondo, aveva lo studio prediletto a Malamocco, borgo antico del Lido di Venezia, dove ha creato i suoi più bei disegni e dove tutto parla di lui.
Dall’atmosfera, agli angoli più suggestivi di questo luogo affascinante. Gli intenditori hanno riconosciuto in una trattoria l’immagine già vista in una striscia a fumetti. Perché non provarci?
Relais Alberti, incantevole albergo di charme a Malamocco (tel.0415261143, www.relaisalberti.com), ha pronto per i suoi clienti un itinerario artistico-rievocativo sulle orme dell’affascinante Hugo Pratt.
A Matera per Girolamo Ciulla
Allo scultore siciliano Girolamo Ciulla (Caltanissetta 1952) è dedicata la mostra di scultura Dimore del Mito ai Sassi di Matera, fino al 14 ottobre (www.lascaletta.net), nelle suggestive chiese rupestri Madonna della Virtù e San Nicola dei Greci. “Senza travertino, Girolamo Ciulla non sa stare al mondo” ha scritto, a suo tempo Giorgio Soavi. Ed è la verità. Di travertino e di bronzo sono le pere dello scultore siciliano in mostra a Matera. L’artista ci porta nel mito, tra divinità classiche e simboli della cultura mediterranea, interpretate in maniera del tutto personale. Magia, sorprese, ricordi antichi, cristallizzati nel tempo, che l’artista ha portato dalla sua terra a Pietrasanta, dove ora vive e lavora.
In mostra ieratiche figure di donna, coccodrilli alle sorgenti del Nilo, ma anche ricci amatissimi, Demetra, protagonista dei Misteri Eleusini, colonne con in cima una civetta, tutto ci fa sognare, riportandoci all’amata Sicilia.
Una mostra che vale un viaggio a Matera, borgo un tempo abbandonato, ora supercelebrato, città della cultura 2019.
Ve lo sareste aspettato? La moda d’Israele in mostra a Gerusalemme
L’Israel Museum di Gerusalemme dedica la mostra Fashion Statements (fino al 29 aprile 2019, www.imj.org) alla moda d’Israele, di cui ben poco si è parlato fino a oggi.
La prospettiva è ampia. Si parte dalla fine dell’Ottocento, per arrivare alla nascita di case di moda, come Gottex, celebre per i costumi da bagno, per arrivare alla nuova generazione di stilisti.
Il tutto analizzato attraverso temi come la religione, l’idea di nazione, le varie ispirazioni della tradizione ebraica e araba, i materiali provenienti da luoghi lontani.
Sei artiste indiane protagoniste in Germania
Sei donne artiste giunte dall’India mostrano le loro opere al Kunstmuseum di Wolfsburg, cittadina tedesca della Bassa Sassonia, patria della Wolkswagen, oggi frequentata dal turismo per i suoi interessanti musei. La mostra, tutta al femminile, si focalizza sulla vita e la politica in India ai giorni nostri, con uno sguardo particolare sulla condizione della donna indiana nel mondo di oggi. Nelle opere in mostra spiccano i contrasti, spesso affascinanti, di questo grande paese, dove convivono bellezza e squallore, spiritualità e religione. Da Tejal Shah, che denuncia l’India più conservatrice, a Bharti Kher, femminista dichiarata, a Vubha Galhotra, che affronta il problema della contaminazione del sacro fiume Yamuna, ognuna racconta il passato e il presente del subcontinente. Fino al 7 ottobre, Facing India, www.kunstmuseum-wolfsburg.de