Questa particolare cittadina austriaca è in continua metamorfosi. Nessuna città dell’Austria negli ultimi anni ha affrontato dei mutamenti così forti, radicali. Cambiando decisamente aspetto ad alcuni quartieri. Facendosi ispirare dall’ecologia. Cercando di anticipare il futuro. Linz, insieme ad altre 7 città nel mondo, è Unesco City of Media Arts: significa che la tecnologia digitale è realtà, che l’arte elettronica è parte del vissuto quotidiano e ha contaminato le forme d’arte più tradizionali, significa che si vive condividendo e imparando di più, grazie alla tecnologia condivisa.
Linz ha dato una svolta alla sua trasformazione nel 2009, quando fu Capitale Europea della Cultura, e da allora non si è più fermata. Fu rinnovato e ampliato l’Ars Electronica Center (www.aec.at), il museo del futuro, dell’arte elettronica, che ospita esposizioni dedicate alla tecnologia, alla sociologia, a tutte le forme d’arte, proponendo ai visitatori di entrare nelle installazioni e negli esperimenti. Fu valorizzato il Lentos (http://lentos.at), il museo dell’arte contemporanea, sempre lungo il Danubio. Con un’ampia sezione permanente e una serie di mostre a dir poco innovative. Fu ampliato Solar City, un quartiere ecologico, a sud del centro cittadino. Poi lo sviluppo di un’altra area della città, quella della stazione. Con al suo centro il nuovo Musikteather (www.landestheater-linz.at), il teatro della musica, inaugurato nel 2013, ed edifici sorprendenti con la Power Tower, il primo grattacielo al mondo a coprire interamente il suo fabbisogno energetico, grazie alla copertura in pannelli solari. Infine l’università Johannes Kepler che continua a ingrandirsi, con edifici futuristici e super efficienti a livello energetico: il prossimo ampliamento sarà l’Innovation Center, di 7480 metri quadrati. Nel porto, poi, c’è la Graffiti- Galerien: più di 100 opere d’arte sulle pareti degli edifici industriali. Da visitare via mare.
Per chi ama l’arte, poi, un appuntamento imperdibile sino al 14 ottobre: ritorna sui tetti del centro cittadino Höhenrausch (www.hoehenrausch.at/en), quest’anno dedicato al tema “The Other Shore”, l’altra spiaggia. Höhenrausch è un progetto culturale che utilizza spazi pubblici- nello specifico tetti e passerelle aeree- per presentare arte e progetti innovativi, quest’anno ispirati al tema dell’acqua e del Danubio.
Nel 2018, poi, Linz si guarderà anche alle spalle. Cent’anni fa si concludeva la Prima guerra mondiale, in Austria cadeva la monarchia, nasceva la repubblica. E ottant’anni fa, nel 1938, Linz era al centro di un nuovo mondo ideale nazionalsocialista. Un altro anniversario importante, su cui riflettere, che la città ricorderà.
Per approfondire entrambi i temi: “Tra le due guerre: l’Alta Austria tra il 1918 e il 1938”, la doppia esposizione proposta, sino al 13 gennaio 2019, al Castello di Linz (www.landesmuseum.at). Dal 28 settembre, invece, si celebrerà il mito del 1968: “Cos’era il ‘68” è la mostra che sarà ospitata, sino al 18 gennaio 2019, in due dei musei d’arte cittadini: Lentos (www.lentos.at) e Nordico (www.nordico.at).
Per maggiori informazioni: https://www.linztourismus.at/en/lleisure/