Sempre più quotata, la manifestazione si è estesa tra la Fiera e tutta la città di Verona. Presentati aspetti green della produzione dei vini ed eccellenze dell’agroalimentare.
Là dove il vino scorre a fiumi: Vinitaly, paese delle meraviglie
di Stefania Mezzetti
Vino da godere sotto ogni aspetto al Vinitaly Verona 2018, manifestazione giunta sempre più trionfalmente alla sua 52esima edizione. Vino da guardare, odorare, assaporare in un frastuono di colori e emozioni, in una grande festa che accarezza e coinvolge tutti i sensi.
Una delle fiere più allegre e spensierate del mondo, dove il lavoro non è solo business ma anche divertimento e convivialità. D’altronde l’expo vinicolo non è stato mai così in forma con un record commerciale in crescita del 6.2 %.
Location privilegiata è come sempre Veronafiere con 128mila operatori e buyer da 140 Paesi, con l’estensione Vinitaly and the City, che ha animato la città con degustazioni, wine & food, assaggi guidati, incontri culturali e spettacoli musicali.
L’intento di questa ricca edizione del Vinitaly in città, vero e proprio fuori salone della grande fiera, è stato quello di divertirsi scoprendo il meglio delle varie regioni d’Italia; la fontana dell’Arsenale ha ospitato la Sicilia con i suoi vini e i suoi assaggi mentre piazza San Zeno ha visto come protagonista l’Emilia Romagna, Il Veneto con le sue eccellenze della Valpolicella l’ha fatta da padrone in Piazza dei Signori mentre nella Loggia Antica si sono svolte le masterclass del vino, con assaggi guidati ed esclusivi.
Novità di questa edizione è la presenza di Sol & Agrifood, il salone dell’agroalimentare e dell’olio extravergine italiano di qualità, una fiera nella fiera e punto di riferimento anche delle produzioni territoriali di altri Paesi. Operatori specializzati e produttori hanno presentato eccellenze dell’agroalimentare che valorizzano le materie prime e i metodi di produzione territoriali, un incontro e confronto tra imprese e i leader della filiera agroalimentare fra degustazioni e cooking show.
Un Vinitaly che ha registrato 128mila visitatori da 143 nazioni e che puntava molto sugli aspetti green della produzione e dei vini proposti sul mercato. Nove aziende hanno ricevuto proprio in fiera la prima certificazione Equalitas, lo standard sulla sostenibilità nato con l’obiettivo di aggregare le imprese del settore vitivinicolo per dare una visione omogenea su questo importante tema e creare un modello unico e condiviso fra i rappresentanti di filiera.
Continuando con i successi, da segnalare l’inserimento nella seconda edizione della guida “5 Star Wines The Book 2018” del Vermentino Vendemmia Tardiva Vigna Fiorini selezionato da esperti di fama internazionale che hanno assaggiato e giudicato migliaia di vini provenienti da centinaia di cantine. Gambero Rosso, punto di riferimento importante e autorevole, sul numero speciale dedicato alla manifestazione premia con gli ambiti “Tre Bicchieri” il DOC Maremma Toscana Alicante Oltreconfine 2015 di Cantine Bruni, che dimostra ancora una volta la grande potenzialità di un vino a marchio Maremma Toscana.
Eroica, come la sua viticoltura, la partecipazione della Valle d’Aosta a cui va un riconoscimento morale; le gelate di fine inverno 2017 hanno infatti seriamente compromesso una produzione delicata quanto preziosa, tra le più particolari del panorama italiano: vini ottenuti da vigne allevate in situazioni estreme in alta quota, in cui si coltiva un patrimonio pressoché unico di vitigni autoctoni. L’Associazione dei viticoltori della Valle d’Aosta parteciperà al Mondial des Vins Extrêmes, l’unico concorso enologico mondiale riservato ai vini prodotti da viticoltura estrema. La manifestazione sarà inoltre l’occasione per presentare le tecnologie per la coltivazione dei vigneti eroici in alta quota, organizzata da Unione Italiana Vini in collaborazione con CERVIM, il supporto di VIVAL e patrocinata dalla Regione Valle d’Aosta. L’evento avrà luogo il prossimo 19 luglio presso l’Azienda Agricola Grosjean Vins di Quart (AO).
Tutte le informazioni su www.vinitaly.com