Passeggiate per tutti i gusti, sapori di montagna, musei di storia e tradizioni locali, masi abbarbicati in vallate solitarie questa è l’offerta turistica del comprensorio turistico Madonna di Campiglio, Val Rendena e Pinzolo
di Leonardo Felician
Tante piste ciclabili e itinerari in bicicletta, con la e-bike riservata ai più pigri, cammini esperienziali sul fronte dove è stata combattuta la prima guerra mondiale, equitazione e gite a cavallo, pesca nel fiume, relax, cure e massaggi alle terme della fonte di Sant’Antonio a Caderzone, raccolta di funghi e scoperta del sottobosco in quota, piccoli tesori d’arte nelle chiese: una meta da scoprire anche per l’offerta dedicata alle famiglie con bambini.
La geografia innanzitutto: la Val Rendena è una vallata del Trentino lunga 25 km e racchiusa fra l’Adamello a ovest e il Gruppo del Brenta a est. La si imbocca venendo da Trento e da Tione a sud a Porte di Rendena: poco a poco la si risale tutta seguendo al contrario il corso del fiume Sarca, immissario del lago di Garda, per passare senza soluzione di continuità a Pinzolo, da dove si diparte la pittoresca laterale val Genova e proseguendo ancora a Madonna di Campiglio e Folgarida.
Conclusa la stagione invernale
La stagione invernale che ha aperto i battenti a novembre si è appena conclusa ad aprile con una dovizia di neve come non si vedeva da tempo. E’ andata a gonfie vele in questo comprensorio dalle morbide distese di neve che toccano il cielo blu sulla sfondo di solitari profili rocciosi. Dal 2011 questa è l’area sciistica più grande del Trentino, con 150 km di piste percorribili con un unico skipass, tutte connesse sci ai piedi tra i rilievi dei tre comprensori di Madonna di Campiglio, Pinzolo e Folgarida-Marilleva.
Le prime due località sono state collegate in soli 15 minuti da una moderna telecabina panoramica Pinzolo-Campiglio Express lunga quasi 5 km che lungo il tragitto offre spettacolari panorami sui paesaggi più belli del parco naturale Adamello-Brenta.
Dal Doss del Sabbion sopra Pinzolo la telecabina porta a Madonna di Campiglio in località Cinque Laghi, vicino al canalone Miramonti della celebre pista 3-Tre.
Una delle caratteristiche più apprezzate dagli sciatori italiani e stranieri che si danno appuntamento su queste nevi è la possibilità di sciare tra 850 e 2500 metri di altezza, scendendo poi fin nel centro dell’abitato di Madonna di Campiglio, o rispettivamente di Pinzolo, a pochi passi dai principali hotel. Un motivo che attrae invece le famiglie è l’originale iniziativa Ski family in Trentino, che si rivolge alle famiglie di taglia “XL”: paga lo skipass il genitore e tutti i figli “in carovana” passano gratuitamente agli impianti di risalita.
Grazie alla collaborazione tra le società impiantistiche, in Trentino come in Alto Adige vero motore dell’economia della montagna, è stato realizzato da poco un grande bacino di stoccaggio di acqua in quota da 200.000 metri cubi da utilizzare per gli impianti di innevamento programmato che coprono il 95% delle piste. L’evoluzione e l’ammodernamento degli impianti non si arresta: per rendere sempre più efficiente il comprensorio è in programma la realizzazione di una nuova pista che seguirà il tracciato della telecabina.
Un nuovo rifugio sul Monte Spinale a più di 2000 m d’altezza accoglie da poco gli sciatori con le sue ampie vetrate dal panorama mozzafiato: è lo Chalet Fiat, costruito con pietra dolomia e legno, con bar, ristorante, sala di lettura e sette suite per dormire in quota con capacità di accoglienza di 18 posti letto e un piccolo centro wellness dedicato.
Nemmeno d’inverno però la vacanza in queste valli è soltanto legata alla neve, perché il mosaico di bellezze naturalistiche permette di vivere l’esperienza della montagna a 360 gradi. In questi luoghi il paesaggio alpino condensa il meglio di sè: a est le Dolomiti di Brenta sono patrimonio mondiale dell’umanità, a ovest la straordinaria varietà dei paesaggi alpini del parco naturale Adamello-Brenta presenta una ricchezza di flora e fauna derivante da un secolare rispetto della popolazione locale per la montagna, al punto che si possono trovare facilmente impronte di orsi bruni.
L’estate da queste parti è la stagione di chi ama vivere a contatto con la natura: più di 100 anni di turismo, tra vicissitudini storiche, trasformazioni architettoniche e stilistiche, eventi sportivi e presenza di ospiti di prestigio, tra cui le più famose squadre di calcio di serie A in ritiro, hanno reso Madonna di Campiglio una delle località note del nel jet set internazionale.
La tradizione turistica come località di cura e villeggiatura risale alla nobiltà e alla ricca borghesia mitteleuropea di fine Ottocento: qui si recava anche l’imperatore Francesco Giuseppe, quando il Trentino era sotto la corona degli Asburgo, accompagnato dalla consorte Elisabetta di Baviera più nota come imperatrice Sissi, che venne a farsi curare dalla depressione dopo la morte del figlio.
Queste atmosfere storiche principesche e i ricordi di un piccolo mondo antico ritornano ogni anno a carnevale e a Ferragosto con rievocazioni degli avvenimenti storici e con il festeggiamento del genetliaco dell’imperatore, tradizione ormai folkloristica che ricorre nelle terre che un tempo furono austroungariche come l’Alto Adige e il Friuli.
La bellezza dei boschi verde intenso che digradano dai versanti montuosi verso il fondovalle è dovunque inframezzata da piccoli caratteristici paesi che svelano tesori nascosti di cultura e arte.
E’ questo il caso della chiesa di Pinzolo dedicata a San Vigilio, patrono del Trentino e vescovo di Trento. Costruita prima dell’anno Mille fu è celebre per gli artistici altari, gli affreschi interni e soprattutto per la Danza Macabra sulla facciata meridionale, dipinto da Simone Baschenis de Averara nel 1539: era questo un tema tipico dell’epoca che si ritrova in molte parti d’Europa dalla Germania all’Istria.
Il corteo macabro inizia con un gruppo di tre scheletri musicanti, il primo dei quali seduto su un trono rudimentale porta in testa la corona a simbolo della morte sovrana cui deve sottostare la stessa volontà divina. A sinistra del Cristo si apre la sfilata delle diciotto coppie, ognuna formata da un personaggio vivo socialmente caratterizzato e da uno scheletro che lo trascina. La successione delle coppie riflette la rigida concezione gerarchica della società ancora medievale con la sua divisione tra laici ed ecclesiastici, a partire dalle supreme autorità spirituali: papa, cardinali, vescovi, seguiti da sacerdoti e monaci.
Il calendario delle attività estive del comprensorio è lunghissimo e va necessariamente riassunto: eventi legati alla tradizione e alla storia locale, appuntamenti culturali d’alta quota, eventi sportivi e gastronomici, festival musicali si alternano nei diversi paesi ed occupano tutto il periodo da inizio giugno a fine settembre. Gelato in festa a porte di Rendena, Audi quattro Cup a Campiglio, un occhio alle stelle a Pinzolo, un evento di orienteering, la dolomitica Brenta Bike, le albe in malga, i suoni delle Dolomiti, una settimana speciale nella vallata, la festa dell’agricoltura, l’inusuale cena in telecabina a Campiglio il 4 agosto, la festa del canederlo il 18 agosto, la finale nazionale della corsa in mountain-bike in discesa a settembre, la mostra delle giovenche di razza Rendena il 27 agosto, il ballo delle guide, l’evento ciclistico di gran fondo a fine agosto, nonché sagre praticamente in ogni paese, compresa l’immancabile sagra della polenta, spettacoli pirotecnici, rassegna di cavalli Haflinger e Noriker, passeggiate gastronomiche, giochi e tornei di golf e attività di tutti i tipi per bambini completano il programma per una stagione che si annuncia divertente.
Informazioni utili sul sito: www.campigliodolomiti.it