Da non perdere Toulouse Lautrec a Palazzo Reale a Milano, Vienna merita un viaggio per festeggiare i grandi del Modernismo, Anversa in primo piano con l’omaggio a Rubens
Da Albi a Milano
L’artista in questione è Henri de Toulouse Lautrec (1864/1901), il pittore bohémien nato ad Albi, nella regione francese del Midi-Pyrénées, con una storia particolare, da conoscere per capirne il carattere e le opere, oggi protagonista di un’importante mostra a Palazzo Reale a Milano (www.toulouselautrecmilano.it, fino al 18 febbraio). Di nobile famiglia, forse con tare ereditarie, Henri si ritrova ad avere un fisico debilitato, gli arti inferiori compromessi nella crescita e una statura inferiore alla media. Un personaggio controcorrente, senza pregiudizi, alla ricerca della verità e della realtà, nella vita come nell’arte. In mostra, oltre 200 opere, compresi i suoi celebri manifesti, gli “affiches”, ci fanno vedere l’artista testimone della Parigi dei bassifondi e delle case chiuse. Straordinari i ritratti dei personaggi, soprattutto femminili, che frequentano Montmartre, dai cabaret, alle trattorie, alle sale da ballo. Ecco la Goulue, Jane Avril, dal portamento aristocratico, e Yvette Guibert. In mostra, anche alcune rare e preziose stampe giapponesi, a ricordare la dell’artista per il mondo orientale.
Chi desidera conoscere il paese di Toulouse Lautrec, può pensare di programmare un viaggio in primavera. Il Midi-Pyrénées è una regione piena di attrattive, dalla natura, all’arte, agli antichi villaggi. Con un’ottima cucina.
Vienna sempre unica
Anche nelle ricorrenze. Nel 2018 Vienna festeggia il Modernismo e quattro tra i suoi maggiori esponenti, scomparsi tutti nello stesso anno, il 1918. Si tratta dei pittori Gustav Klimt e Egon Shiele, l’architetto Otto Wagner e il poliedrico Koloman Moser, gli imperdibili giganti, che influenzarono la Vienna a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. Basti pensare al “Bacio” di Gustav Klimt, “Il ritratto di Wally Neuzil“ di Egon Schiele, la famosa Cassa di Risparmio di Otto Wagner, o i progetti di Kolomon Moser. Oggi, sempre sulla cresta dell’onda, Vienna si prepara a festeggiare i suoi grandi del secolo scorso.
Gli anni dal 1980 al 1918 sono una fase fondamentale della Storia austriaca. L’irrigidita monarchia asburgica comincia a sgretolarsi, grazie agli artisti, che portano avanti idee rivoluzionarie. Nel 1897 Gustav Klimt si stacca dagli altri artisti del circolo conservatore per fondare un nuovo gruppo artistico, la Secessione. E’ questo il momento che segna la nascita del Modernismo viennese, il cui obiettivo era l’arte totale.
Gli eventi cominciano il 2 febbraio con Modernismo viennese. Una nuova epoca musicale alla Casa della Musica (www.hdm.at), per proseguire con Stairway to Klimt e Egon Schiele. Espressione e lirica/Museo Leopold, Arnold Schonberg e la Giovane Vienna.
Per una panoramica generale sugli eventi, che da febbraio si susseguono fino alla fine del 2018, l’ideale è consultare il sito www.vienna.info e www.viennesemodernism2018.info
Ad Anversa per Rubens
Tra i viaggi in programma per l’estate 2018, Anversa è senza dubbio uno dei più accattivanti. La città dei diamanti, ricca e bella, rende omaggio a Pieter Paul Rubens con Anversa barocca 2018, Rubens inspires, un susseguirsi di mostre, performance artistiche, da non perdere, dal 1 giugno a ottobre. In quest’occasione, Pieter Rubens dialoga con artisti contemporanei, come il grande Jan Favre, protagonista nel 2017 di una straordinaria mostra a Venezia. A far da cornice, ci sarà una grande offerta di musei, chiese e dimore legate a Rubens. Alla Rubenshuis, la casa museo di Rubens, ci sarà Ruben’s Return, mentre il Mas-Museum aan de Stroom porta in scena la prima retrospettiva di Michelina Wautier, interessantissima donna pittrice nel Seicento. Quanto all’arte contemporanea, Jan Favre viene coinvolto per dare un’interpretazione contemporanea al barocco delle chiese e dei monumenti di Anversa, a cui Rubens contribuì ampiamente come artista e architetto.
Per maggiori informazioni: www.visitflanders.com