Anche questo a Castell’Arquato, puoi rivivere due giorni di Medioevo. Una festa per tutti gli appassionati del tempo che fu, ma anche per chi vuole semplicemente vivere una divertente esperienza di fine estate, in una cornice indimenticabile. Romantiche pulzelle, che palpitano per i propri valorosi cavalieri, festosi e chiassosi popolani che vogliono dimenticare le fatiche di tutti i giorni, prima di tornare al loro duro lavoro o al servizio dei signori.
Potenti armati provenienti da ogni dove, accampati nel “Campo dei Colerosi” in attesa della battaglia che premierà il migliore. Ciarlieri mercanti pronti a incantarvi con le loro preziose mercanzie, e ancora giochi medievali per bambini, stand gastronomici per tutti con alcuni dei piatti tipici della cucina piacentina.
Tutta Castell’Arquato torna indietro nel tempo, godendo delle sue eccezionali meraviglie urbanistiche. Nella nuova location invece si ricrea uno spaccato di accampamento medievale con risuonare di spade e armature, ma anche falò e pignatte fumanti.
Come ogni anno saranno presenti oltre 40 bancarelle medievali, stand gastronomici e centinaia di figuranti.
Sono ancora a disposizione di coloro che desiderano sentirsi parte attiva della manifestazione costumi medievali ideati e cuciti dai componenti della Pro Loco, che riproducono l’abbigliamento delle differenti classi sociali dell’epoca, con particolare riferimento alle persone comuni del popolo (per info e prenotazioni 3478250724 Tiziana).
Oltre ai tornei si potrà assistere a spettacoli e intrattenimenti organizzati in vari punti nell’accampamento, pensati per tutte le età, alcuni studiati appositamente per i bambini.
Sabato sera il corteo si snoderà tra le favolose vie del borgo medievale di Castell’Arquato, bandiera arancione del Touring Club, per arrivare al grande spettacolo in piazza della Rocca.
L’evento è organizzato dalla Pro-Loco di Castell’Arquato in collaborazione con la Scuola d’Arme Gens Innominabilis, con il patrocinio morale del Comune di Castell’Arquato -Provincia di Piacenza e della Regione Emilia Romagna.
8° palio di cucina storica 2017 la mensa del popolo e quella nobile: concorso di cucina storica. Quest’anno il tema sarà la cacciagione.
I periodi storici presi a riferimento sono il medioevo e il rinascimento.
Ad ogni gruppo partecipante verrà fornito sabato l’ingrediente base (cacciagione) con il quale il gruppo dovrà proporre un piatto al quale potrà essere affiancata una bevanda (questa ovviamente potrà essere preparata dal gruppo al proprio campo o portata da casa). Attenzione i gruppi dovranno scegliere la ricetta e presentarla all’inizio della gara.
Sarà concesso l’utilizzo di spezie, erbe aromatiche o vini particolari che si vorranno utilizzare per insaporire la pietanza. Verrà comunque richiesto un legame storico con il periodo di riferimento del gruppo.
Verrà richiesta a ogni gruppo una presentazione
Tutti i partecipanti cucineranno il piatto nel proprio accampamento su fuoco a legna,
Ogni gruppo partecipante ha facoltà di affiancare al piatto la bevanda.
I giudici avranno 15 minuti per l’assaggio e la valutazione.
La giuria sarà formata da 5 componenti; 3 tecnici e 2 popolari.
Al gruppo vincitore verrà assegnato il palio (drappo), riccamente decorato, che custodirà per un anno e sul quale potrà essere dipinto il nome del gruppo, negli appositi spazi.
Per partecipare: Pro Loco Castell’Arquato – Via Sforza Caolzio 2 – Tel. 3478250724 – Info@prolococarquato.it – http://www.castellarquato.com/
Durante il week end di Rivivi Il Medioevo parecchie proposte tour della Val d’Arda:
Vigoleno, si impone per l’eleganza delle sue forme e per l’integrità del sistema difensivo. Certificato fra i Borghi più Belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, Vigoleno costituisce un esempio perfetto della logica abitativa del medioevo. Sulle imponenti mura merlate, percorse in parte da un panoramico camminamento di ronda, spicca la mole del mastio (con quattro piani di visita). Dalla piazza principale, dove si trova la fontana cinquecentesca, andando verso est si raggiunge la chiesa romanica di San Giorgio, della seconda metà del XII secolo http://turismo.provincia.pc.it/it/scopri-il-territorio/ambiente-e-natura/valli-monti/item/la-val-d-arda.html
Il Museo gli Orsanti raccoglie testimonianze della vita degli Orsanti, uomini coraggiosi, artisti musicanti e ammaestratori di animali che portarono in giro per il mondo, nelle vie e nelle piazze i propri spettacoli. Gli Orsanti non sono un’invenzione narrativa. L’emigrazione girovaga è un fenomeno realmente esistito nelle zone dell’Appennino parmense, e ha radici remote. Accattonaggio, commercio ambulante, lavori campestri e forestali, filatura, spettacoli di strada con animali – appunto di Orsanti e Scimmmiari – o con esibizioni musicali, furono alcune delle attività con cui gli abitanti delle zone appenniniche cercarono di affrontare, tra il Settecento e l’Ottocento, il difficile problema della sopravvivenza http://www.museogliorsanti.it/