I fasti degli stabilimenti Belle Époque, acque e fanghi termali benefici, ma anche sport nel verde, arte e cultura, castelli in collina, eccellente enogastronomia
a cura di Franca Dell’Arciprete
Nessuno negherà mai l’efficacia benefica delle acque salsobromoiodiche di Salsomaggiore. Ma il termalismo si sta rinnovando e diventa il tassello di un mosaico ricco, attraente e rilassante.
In questa bellissima cittadina in provincia di Parma, a due ore di distanza da Milano, si arriva dunque non solo per le classiche cure di due settimane, ma anche per un long weekend in cerca di relax, sport e divertimento.
Ci attende una cittadina elegante e vivace, immersa nel verde di parchi e viali alberati, magnifici edifici liberty, pubblici e privati, boutique e mercatini settimanali dedicati al vintage e all’artigianato e mille occasioni culturali.
Per tutta l’estate ad esempio si svolge il SalsoSummer Class&Festival di Musica, organizzato dai Musici di Parma, che attira migliaia di appassionati, anche per la presenza di masterclass internazionali.
Mentre sono tutti in attesa di “Fame Reunion 2017”, lo show-evento che il 2 dicembre riunirà a Salsomaggiore Terme il cast di “Saranno Famosi”, l’amata serie televisiva degli anni ’80. A 35 anni esatti dalla prima puntata della serie tv che ha influenzato generazioni di telespettatori in tutto il mondo, al Teatro Nuovo un evento unico in tutta Europa.
Vicino a Salsomaggiore, a parte le bellezze medievali di Parma e Fidenza, il nuovo intrigante Labirinto della Masone, un parco culturale progettato da Franco Maria Ricci a Fontanellato, interamente realizzato con piante di bambù di specie diversa.
In mostra più di 500 opere dal Cinquecento al Novecento della collezione privata di Ricci, una biblioteca con tutti i numeri della rivista e dei libri d’arte editi da FMR e mostre estemporanee www.labirintodifrancomariaricci.it come quella, attesissima, di Javier Marín, grande scultore messicano, protagonista della grande mostra autunnale dal 1 ottobre, che accentua il legame fra la cultura messicana e Franco Maria Ricci.
Un legame che nel corso degli anni ha dato innumerevoli frutti, dal recente volume Tesoro Mexicano (attualmente in concorso in Messico come miglior libro dell’anno nel campo dell’antropologia e della storia) alla mostra Sergio Hernández: Tres Pasiones, dedicata al famoso artista di Oaxaca.
Come Fontanellato, i dintorni di Salsomaggiore sono tutti da scoprire.
Appena fuori dalla cittadina, si aprono le strade dei colli, dolcissimi e movimentati, oltre i quali si intravedono i vigneti del piacentino, produttori di Gutturnio e Ortrugo frizzanti.
E sui colli le torri e i merli di qualche castello.
Il castello di Tabiano è diventato uno splendido Relais.
Invece il castello di Scipione, il più antico della provincia, ancora di proprietà del conte Pier Von Holstein, che l’ha ereditato dalla madre Maria Luisa Pallavicino, racconta una storia millenaria ricca di personaggi. Fin dal primo fondatore della dinastia, Adalberto, cantato da Tasso e Ariosto, che nei primi anni del 1000 fece costruire questa fortezza a presidio della preziosa Via del Sale, l’”oro bianco” del tempo, tra il Po e l’Appennino.
Tra ritratti di antenati, scale a chiocciola, argenteria e cristalleria d’epoca, foto di personaggi celebri amici di famiglia, ci si perde, fantasticando.
Finestre e terrazze si affacciano sulla campagna a perdita d’occhio, sulle colline, sulla chiesetta e le case del piccolo borgo.
Una curiosità: qui è vissuto ed è sepolto Demetrio Stratos, l’artista dalla voce eccezionale e inimitata del gruppo degli Area www.castellodiscipione.it
Le vie dei colli sono percorse spesso da cicloturisti, che qui trovano il luogo ideale per esercitarsi nel verde. Non dimentichiamo che qui è arrivata più di una tappa del Giro d’Italia. Lo sport infatti è uno dei nuovi attrattori di Salsomaggiore, che ospita spesso gare e campionati a tutti i livelli, come il torneo internazionale di tennis juniores, offrendo numerose strutture di ospitalità vicino agli impianti sportivi e tutte in un’area facilmente raggiungibile a piedi.
In bici o a passeggio si gode il verde, per esempio con un itinerario botanico alla scoperta di 38 essenze arboree pregiate, definite gli “alberi della Regina” in onore di Margherita di Savoia.
Tornando in città, da non perdere, anche da parte di visitatori frettolosi, lo stabilimento delle Terme Berzieri, fastose e orientaleggianti, inaugurate nel 1923, decorate con marmi, ferro battuto, maioliche lucenti, alabastri, ceramiche, dalla creatività di Galileo Chini e il Palazzo dei Congressi, nato nel 1901 come Grand Hotel des Thermes, dove è passata la nobiltà italiana ed europea. Il Salone Moresco, la Taverna Rossa, la Sala delle Cariatidi conservano tutta la sontuosità Belle Époque che rendeva Salsomaggiore una delle celebri “villes d’eaux” europee al pari di Vichy e Baden Baden.
Nobiltà, ma anche attori, cantanti, divi e divine e le mille aspiranti al titolo di Miss Italia, che per trenta anni hanno animato con le loro sfilate palazzi e giardini.
Questo splendido equilibrio tra passato fastoso e presente dinamico, giovane e sportivo è uno dei motivi del fascino attuale di questa cittadina così particolare.
In questa terra emiliana non si può ovviamente dimenticare il piacere dell’enogastronomia.
Salsomaggiore condivide con tutto il parmense la ricchezza dei salumi, prosciutto dolce, salame, lonza, pancetta, spalla cotta, e del parmigiano reggiano, da gustare accompagnati rigorosamente dalla torta fritta.
I primi piatti sono i più vari, ma su tutti dominano anolini e tortelli di zucca conditi con burro fuso, parmigiano e un pizzico di salsiccia spezzettata.
Ma sono soprattutto due le specialità tipiche della cittadina: gli eccellenti gelati allo zenzero, alla rugiada di San Giovanni, alle mandorle e miele della gelateria artigianale Sanelli, aperta cinquant’anni fa e i dolci di Claudio Gatti di Tabiano che, con la focaccia dolce di grani antichi, ha contribuito a conquistare a Parma il titolo di “Città creativa per la gastronomia Unesco” www.pasticceriatabiano.it
Info utili: www.visitsalsomaggiore.it
Per dormire: elegante, discreto, con eccellente buffet per la prima colazione, Hotel Villa Fiorita www.hotelvillafiorita.it
Per mangiare: in città cucina tipica di alto livello all’Osteria del Castellazzo, Tel. 0524 578218; pizze di tutti i tipi, menu per ogni esigenza e un numero incredibile di coperti al Ristorante-Pizzeria L’Incontro www.pizzeriaincontro.it; cucina tipica ma anche take away al Ristorante Parma Menù www.parmamenu.it
In collina il pranzo tipico completo e di ottima qualità è nelle colline di Congelasio alla Trattoria Ceriati con ampi spazi all’aperto www.trattoriaceriati.it