Feste in rosa dal lago di Garda a Sorrento, con Rosati e Chiaretti dall’Italia e dal mondo. Assegnato a Codice Citra il premio speciale Packaging 2017 al Vinitaly
di Claudia Farina
Consorzio Valtenesi
Operativa dalla vendemmia 2017, la nuova Doc unica Riviera del Garda Classico è nata da un patto di territorio sottoscritto dal 90% dei produttori, ponendo l’appellazione Valtènesi al vertice della piramide qualitativa. Si tratta di un’importante svolta per il Consorzio Valtènesi, che punta a superare la frammentazione del passato, in favore del riposizionamento della viticoltura del territorio. Nella denominazione Riviera del Garda Classico è prevista la produzione di Rossi, Chiaretti, Bianchi, di Spumante Rosè e del Groppello come vino varietale. L’appellazione Valtènesi funzionerà come geolocalizzazione di un nome, ancora non ben conosciuto rispetto a quello del lago di Garda.
Il Consorzio si prepara a celebrare in grande stile il decennale di Italia in Rosa: la vetrina dei rosè di Moniga del Garda torna in scena dal 2 al 4 giugno. Ad ospitare la kermesse sarà come sempre l’antico castello trecentesco di Moniga del Garda, dove gli stand di degustazione esibiranno i vini italiani ed esteri di oltre cento cantine, con al centro il Valtènesi Chiaretto. Nell’ambito della rassegna verrà lanciata un’importante iniziativa in memoria di Sante Bonomo, figura di riferimento del mondo del vino gardesano, già presidente del Consorzio e di Civielle-Cantine La Pergola, l’unica cooperativa vitivinicola della riviera bresciana del Garda che ha sede proprio a Moniga.
“Ad Italia in Rosa – ha annunciato al Vinitaly Luigi Alberti, alla presenza di Manuel Bonomo, figlio di Sante – lanceremo una borsa di studio per gli studenti degli istituti alberghieri del territorio, denominata Il Chiaretto nel Piatto, con la quale premieremo la creatività degli chef del futuro che presenteranno una loro ricetta pensata per l’abbinamento con il rosè della Valtènesi” www.italiainrosa.it
Codice Citra
Progetti di ricerca e sperimentazione, la linea Ferzo, vincitrice del premio Packaging 2017e la nuova veste della linea Bisanzio sono alcune delle novità presentate da Codice Citra. L’azienda abruzzese, fondata nel 1973, raggruppa nove cantine della provincia di Chieti: si tratta della maggiore realtà produttiva vitivinicola d’Abruzzo, che unisce tecnologia, controllo e competenze di 3.000 soci vignaioli con 6000 ettari di vigneti. Presentazione e degustazione sono state condotte al Vinitaly dall’enologo Lino Olivastri insieme a Fabio Piccoli, direttore di Wine Meridian, mentre il Libro di cucina II edizione concorso Miglior Cuoco con ReD Academy è stato accompagnato da piatti della tradizione abruzzese rivisitati dallo chef Christian Castorani e prodotti tipici del salumificio Sorrentino.
La premiata linea Ferzo è l’etichetta dei migliori autoctoni destinati al canale Horeca: Montepulciano d’Abruzzo, Cerasuolo, Cococciola, Pecorino e Passerina. Emblematica la scelta del nome: il Ferzo è una stoffa che cucita insieme ad altri pezzi forma una vela, a simboleggiare la vocazione dell’azienda, volta a conquistare wine lovers e mercati veleggiando sull’onda della ricerca e della passione dei produttori. La linea di vini Bisanzio è particolarmente adatta per ristoranti da cerimonie e banchetti. Si ispira alla tradizione enologica bizantina presente in Abruzzo e ai reperti archeologici raccolti nel museo del Castello Ducale di Crecchio del XII secolo, tra cui spiccano bellissime anfore vinarie www.citra.it
Sorrento Rosè
Il rosè piace sempre di più, come confermano questi dati: la produzione mondiale si attesta intorno ai 22,7 milioni di ettolitri, pari a circa il 10% dei vini consumati a livello internazionale; l’Italia è il secondo esportatore nel mondo in volume con il 16%; solo negli Usa, nel 2016, le vendite di vino rosato sono salite del 6,8% con un fatturato di oltre 816 milioni di dollari. L’Associazione nazionale Le Donne del Vino gli dedica una tre giorni: è Sorrento Rosé, festival dei vini rosati che sarà ospitato dal 12 al 14 maggio nel capoluogo della penisola sorrentina, con madrina d’eccezione la chef Lidia Bastianich. La manifestazione ha il patrocinio del Comune di Sorrento, della Regione Campania e la partnership di Ais Campania, oltre al sostegno di sponsor.
Il cuore della manifestazione sarà a Villa Fiorentino, sede della Fondazione Sorrento, che ha l’obiettivo di promuovere e formare le espressioni della cultura e dell’arte, valorizzare il patrimonio ambientale e storico-artistico locale, promuovere eventi e azioni di marketing territoriale. Tutti gli allestimenti all’interno della Villa sono stati realizzati da Rete per il packaging sostenibile: 100% Campania con materiale ecosostenibile e cartone riciclato. Tavole rotonde, chiacchierate con le produttrici, un banco d’assaggio con oltre cento etichette da tutta Italia e dall’estero, aperitivi e la “street pizza” di Antonino Esposito sono gli eventi di un programma intenso e ricco per raccontare tutti i volti di questo vino versatile e sociale. “Rosato non è rosa” sostengono le Donne del Vino. “Il nostro impegno – dice la presidente nazionale Donatella Cinelli Colombini – è promuovere la cultura del vino rosato attraverso una manifestazione che mira a raccontare i rosé in tutte le loro sfumature: terroir, vitigni, tecniche produttive e aspetti sensoriali, secondo l’ottica del confronto fra i territori di produzione” www.ledonnedelvino.com