Antiche tradizioni di pellegrini fra le Cinque Terre, Innsbruck colorata con uova giganti, sapori tipici di primavera del lago di Costanza e scambi di rose e libri a Barcellona
di Franca Celestini
Le vie del Sacro in Liguria
La Liguria, terra incantata e senza tempo, è anche meta di pellegrinaggi. L’incanto e la magia di questa regione vengono enfatizzati dalla fede: stupendi itinerari religiosi e luoghi di culto sono pronti ad accogliere fedeli e visitatori.
Ognuno dei paesi delle Cinque Terre ospita un santuario al quale i suoi abitanti sono profondamente legati. Così, si delinea un percorso che unisce cinque luoghi sacri: il Santuario di Montenero, il Santuario di Nostra Signora della Salute, il Santuario di San Bernardino, il Santuario della Madonna di Reggio e quello della Madonna di Soviore.
Il percorso è fruibile a piedi, in bici o a cavallo: si torna dunque ad un tempo in cui ci si muoveva da un borgo all’altro passando attraverso ripide mulattiere. Un vero e proprio viaggio spirituale accompagnato da magnifiche viste sul mare.
La via Francigena, che da Canterbury portava fino a Roma, passa anche attraverso la Liguria. Lungo quest’antichissima via, sorgono due luoghi di culto molto importanti: Santo Stefano e Sarzana. Proprio a Santo Stefano di Magra, la via convergeva nella Via Aurelia, per poi arrivare a Roma. Il borgo era un importante punto di difesa e di controllo della via di comunicazione, per questo era circondato da mura e protetto da porte di accesso solo in parte sopravvissute all’usura del tempo. Più di tutto, però, Santo Stefano di Magra costituiva un rifugio per pellegrini e viandanti, grazie al suo ospedale. Ecco il motivo dell’importanza religiosa di questo borgo, senza dimenticare la presenza della chiesa dedicata a Santo Stefano. A Sarzana sorgono invece la Fortezza Firmafede e la fortezza di Sarzanello. In passato era importante per i pellegrini anche per la sua vicinanza al mare, che rendeva possibile raggiungere Roma anche tramite imbarcazioni www.turismoinliguria.it
A Innsbruck uova colorate, prodotti tipici e antichi riti.
Innsbruck si presenta a Pasqua nella sua veste più bella. Il cielo azzurro, l’aria tersa, le cime delle montagne che la circondano ancora innevate, con il sole primaverile che invita a sedersi all’aperto nei tipici caffè.
Ciclisti e runners percorrono la Innpromenade con entusiasmo, mentre gli appassionati di sport invernali guardano al vicino comprensorio di Kuhtai per le ultime sciate dell’anno.
E la Pasqua trasforma la città con un mercatino colorato, tanti appuntamenti legati alla tradizione tirolese e un calendario di eventi culturali molto intenso.
Tulipani e narcisi nei giardini, margheritine e primule nei prati annunciano l’arrivo della primavera e della Pasqua. Dal 6 al 17 aprile, all’ombra del famoso Tettuccio d’Oro, si tiene il tradizionale Mercatino di Pasqua: oltre 30 bancarelle riempiono la piazza, proponendo decorazioni particolari, oggetti di artigianato artistico e golose delizie tirolesi.
La città è colorata da curiose e sgargianti uova di Pasqua giganti, mentre bande musicali e tradizionali gruppi in costume trasportano gli ospiti del mercatino in una vivace atmosfera pasquale e li coinvolgono in prima persona nelle suggestive tradizioni locali: il Grasausläuten, festose passeggiate al suono di campane e campanelle, le avvincenti esibizioni degli schioccatori di frusta dette Aperschnalzen per scacciare l’inverno o la consueta attività di intrecciare le palme pasquali www.innsbruck.info
Sul Lago di Costanza sboccia la primavera
Visitare i mercatini pasquali con decorazioni, addobbi e divertimento per i più piccoli, entrare nel cuore di una fabbrica di cioccolato svizzero, perdersi tra certose, chiese e conventi e meravigliosi giardini, o trascorrere il 16 aprile in crociera sull’acqua, tra panorami d’incanto e proposte gastronomiche.
A primavera il Bodensee sboccia in tutto il suo splendore, e Pasqua è l’occasione perfetta per un viaggio tra natura e cultura, fra i colori e i profumi del lago.
Tutto attorno all’uovo è il titolo della mostra dedicata alle diverse tipologie di uova e animali al Museo Naturale di San Gallo, completata da un programma collaterale per i più piccoli (Allerlei um das Ei, dal 04.03 al 17.04.2017, www.naturmuseumsg.ch).
Anche un tour attraverso la storia religiosa dell’Europa porta inevitabilmente a toccare il Lago di Costanza – culla della cultura occidentale nell’alto medioevo. All’Isola di Reichenau, patrimonio UNESCO, si visitano chiese romaniche di Santa Maria e Marco, di San Giorgio e di San Pietro e Paolo, parte di quello che fino all’XI secolo fu uno dei massimi centri culturali e spirituali dell’Occidente, con 20 tra chiese e cappelle, erette fra giardini e vigneti (www.reichenau-tourismus.de).
Altro tesoro UNESCO della regione del Bodensee è l’abbazia di San Gallo, in Svizzera, con la sua biblioteca, la cattedrale e il complesso monastico. La biblioteca del monastero, costruita nel 1755, è una delle più belle, grandi e antiche biblioteche conventuali al mondo.
Nella sala rococò, caratterizzata da gallerie in legno e stucchi, sono conservati 150.000 volumi, tra cui il Psalterium Aureum, scritto ed illustrato in oro attorno all’anno 860 www.st.gallen-bodensee.ch –  www.lagodicostanza.eu
Rose rosse e libri a Barcellona per la festa di Sant Jordi
La Rambla, il lunghissimo viale alberato che congiunge la centrale Plaça de Catalunya al mare, si anima ancora il più il 23 aprile per un’occasione curiosa e molto sentita: la Festa di Sant Jordi (San Giorgio), che unisce romanticismo e cultura in una versione catalana di San Valentino.
La gente passeggia tra stand di fiori e di libri, comprando rose e grandi classici o novità editoriali da regalare alla persona amata. Molti sono gli autori presenti che autografano volentieri le loro opere. Per scambiarsi la rosa rossa e il libro – magari brindando con una coppia di cava, lo spumante locale, e assaggiando delle tapas– lo scenario perfetto è la terrazza al sesto piano dell’Hotel Duquesa de Cardona con una vista fantastica sulla marina di Barcellona.
Situato nel cuore di Barcellona, di fronte al porto e a pochi passi da Las Ramblas e dal Quartiere Gotico, l’hotel è ospitato in un antico palazzo nobiliare del XVI secolo, ristrutturato nel 1850 e riconvertito come hotel di lusso nel 2003 www.hduquesadecardona.com