di Giovanni Guarino
Aeroporti: nuove misure di sicurezza
Dopo l’esplosione di due ordigni in una zona ad accesso libero dell’aeroporto di Zaventem a Bruxelles, gli aeroporti, che ancora non prevedono dei controlli di sicurezza per i viaggiatori prima dell’ingresso nella zona delle partenze, potrebbero essere costretti ad introdurre nuove forme di sorveglianza a ogni entrata. Dopo gli attacchi dell’11 settembre, nel settore aeronautico, sono state attuate misure volte ad impedire ai terroristi di salire sugli aerei (scansioni complete del corpo, controlli alle scarpe) ed imbarcare determinati oggetti: tali controlli, però, avvengono solo dopo che il passeggero ha superato il check-in. Nella maggior parte dei terminal, quindi, un terrorista può facilmente confondersi con i viaggiatori nelle zone più affollate degli aeroporti. Gli aeroporti e le compagnie aeree dovranno introdurre nuove procedure per il controllo dei bagagli, delle merci e degli equipaggi, dei viaggiatori e dei visitatori. Vari Dipartimenti della Sicurezza, dunque, stanno monitorando la situazione per introdurre ulteriori misure di sicurezza, se necessario, anche se l’Airports Council International, associazione di operatori aeroportuali, però, ha comunicato che introdurre controlli sulle persone che cercano di accedere alle zone “di terra” degli aeroporti potrebbe creare problemi e causare nuove falle nella loro sicurezza. Regimi di controllo più severi negli aeroporti potrebbero portare alla diffusione di alcune misure già adottate in alcuni, peraltro pochi, paesi: già sul marciapiede si possono controllare non solo i passeggeri, chiedendo loro il biglietto e il documento d’identità, ma anche i bagagli, che possono essere sigillati. Successivamente i documenti possono essere nuovamente controllati al banco del check-in, prima di un ulteriore controllo su giacche, scarpe, telefoni, orologi, cinture e portafogli. Ulteriori misure di sicurezza richiederanno l’arrivo in aeroporto con ulteriore anticipo, rallenteranno le fasi di carico e scarico degli aerei, e, conseguentemente, allungheranno i tempi di volo.
Stazioni ferroviarie: i controlli contro il terrorismo
Anche la Polizia Ferroviaria ha intensificato i servizi di prevenzione e vigilanza nelle stazioni e sui treni a livello interregionale, potenziando i dispositivi di sicurezza per la tutela non solo dei viaggiatori, ma anche del personale ferroviario. I servizi prevedono la vigilanza negli scali passeggeri, merci e di servizio, il pattugliamento nei luoghi di maggiore aggregazione e il rafforzamento delle scorte a bordo dei treni passeggeri. Attualmente in molte stazioni sono già in atto barriere, che permettono l’accesso ai binari solo a chi è in possesso del biglietto ferroviario, ma queste combattono la microcriminalità, che, infatti, si è ridotta dell’80% ed è un problema quasi scomparso. Non c’è, però, nessun modo per evitare che una persona salga su un treno, entri in una delle 2000 stazioni del Paese ed arrivi in una delle stazioni maggiori. Non c’è modo, cioè, di controllare tutti i passeggeri delle rete ferroviaria come, del resto, avviene per tutte le persone che salgono su una metro, su un tram o su un bus.
L’abilitazione per le guide turistiche per l’anno 2016
Nella Gazzetta Ufficiale n. 47 del 26 febbraio 2016 è stato pubblicato il decreto n. 565 dell’11 dicembre 2015 del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo recante l’individuazione dei requisiti necessari per l’abilitazione allo svolgimento della professione di guida turistica e procedimento di rilascio dell’abilitazione. Il decreto ministeriale del 7 aprile 2015 ha individuato i siti di particolare interesse storico, artistico o archeologico localizzati su territorio regionale per i quali occorre una specifica abilitazione per l’esercizio della professione di guida turistica, ottenibile mediante il superamento di un esame di abilitazione. Le Regioni devono organizzare gli esami entro il febbraio 2017, vale a dire entro un anno dall’entrata in vigore del decreto n. 565/2015. Il decreto n. 565 non innova la disciplina riguardante l’abilitazione per le guide ambientali, la cui professione rimane regolata dalla previgente disciplina.