In Carnia ogni paese e città, ogni borgo o vallata offre un volto diverso ed interessante. E non da meno, insieme ai tanti prodotti agroalimentari, sono le peculiarità legate all’artigianato, alla vita all’aperto e ad ogni tipo di sport
di Rosanna Fudoli e Alberto Fontana
La natura della Carnia è prorompente: sembra di essere in un enorme giardino botanico. Tantissime varietà e rarità di piante ne fanno veramente un angolo di paradiso. E non solo per gli appassionati di natura, ma anche per sportivi di tutti i generi. In Carnia si “viaggia” a piedi, a cavallo, in mtb, si pratica parapendio, si fanno gite sugli asini o in canoa, passeggiate in carrozza o con le racchette da nordic walking. Insomma tutti possono trovare la vacanza ideale.
Tramandati da padre in figlio, in Carnia si sono mantenuti intatti antichi mestieri: lavorare ed intagliare il legno, battere il ferro, lavorare la pietra, realizzare gli scarpèts (le tradizionali pantofole in velluto), tessere filati di ogni genere, modellare e dipingere terrecotte, intrecciare ceste….
Sapete chi era Jacopo Linussio? Un gentil signore che nel ‘700 ha creato la prima industria tessile d’Europa. E durante il governo della Serenissima Repubblica di Venezia portò in Carnia lavoro e benessere a 32.000 persone. Saltando di quel “zic” di anni, nel 1950, per far rivivere la tessitura in Carnia, si diede vita ad un corso di formazione gestito da una signora brava ed intraprendente che creò, poi, nel 1964 l’Azienda Carnica Arte Tessile, che noi abbiamo visitato a Villa Santina. Oggi, con grande cura dei particolari, su telai tradizionali e innovativi, gli eredi di Tomasina Da Ponte Tonon, lavorano alacremente per realizzare ed esportare in Italia e nel mondo l’arte carnica del tessile. Splendidi manufatti che si rifanno ad antichi ricordi o a moderne geometrie.
E forniscono persino il Vaticano. Linussio ne sarebbe felice!
L’azienda è visitabile solo su prenotazione mentre il negozio è aperto con una grande esposizione di tessuti e prodotti artigianali di gran pregio www.carnica.it
Ma l’arte tessile non è la sola a rendere omaggio e dare lustro al popolo carnico, da queste parti sono nati anche gli orologi della Solari.
Trasferendoci nella zona della Val Pesarina arriviamo a Prato Carnico patria dei fratelli Solari e degli orologi, infatti questa zona è anche conosciuta come la valle del tempo.
Il paese di Pesariis, già nel XVII secolo era noto come centro artigianale di importanza e precisione … da qui, da allora, all’ora. Nel 1725 i fratelli Solari creano la prima bottega di orologeria; a quel tempo erano di moda gli orologi a parete (quelli a cucù, forse arrivati a Prato Carnico attraverso i lavoratori stagionali che si spostavano in Germania) e poi via via i meccanismi per le chiese e le torri, fino ai moderni orologi senza lancette, inventati appunto dalla Solari. L’azienda, considerando le dimensioni raggiunte negli anni, non è più in questo paesino, ma il comune ha creato un itinerario dedicato agli orologi di tutti i tipi; quindi una bella passeggiata che si snoda dentro il paese per scoprire “il tempo” con orologi di grande misura: ad acqua, a vento, a campana, carillon, meridiane, orologi astronomici ed a palette, insomma di tutte le forme e varietà possibili. Anche un museo, gestito da appassionati volontari, fa bella mostra di se con una collezione di oltre 100 esemplari, provenienti da tutto il mondo e di tutte le epoche www.comune.prato-carnico.ud.it – http://www.carniamusei.org/museo.html?entityID=480
Mentre siete col naso all’insù per guardare i tanti orologi dislocati nel paese di Pesariis, passate da Casa Bruseschi; considerata “museo della casa carnica”, rappresenta un tuffo nel passato. Sembra che la proprietaria, che l’ha donata al paese per far proprio conoscere uno spaccato di vita quotidiana del tempo, sia appena uscita di casa http://www.carniamusei.org/museo.html?entityID=437
Per conoscere meglio la Carnia: www.carnia.it