Sutrio era un paesino tranquillo dove la vita scorreva lentamente … poi è nata l’idea dell’albergo diffuso … e allora turisti, eventi e manifestazioni l’hanno rianimato
di Rosanna Fudoli e Alberto Fontana
Sicuramente di grande importanza, sia per la ristrutturazione realizzata sia per il ripopolamento del paese, l’albergo diffuso, denominato Bordo Soandri, ha ridato vita non solo agli edifici spesso ormai lasciati andare (si sa, man mano che i nonni se ne vanno, i giovani cercano lavoro nelle grandi città e si trasferiscono), ma anche al centro storico ed alle zone limitrofe. Insieme a quello di Sauris, l’albergo diffuso di Sutrio ha fatto da capofila all’idea interessante e valida di riqualificazione degli immobili e del centro di tanti paesi d’Italia. In base ad una legge specifica, i privati hanno ristrutturato i propri alloggi con il supporto di un contributo pubblico. Gli stessi fanno sistema e sono promossi e commercializzati da una struttura creata ad hoc che li gestisce e mantiene i rapporti sia con i vari proprietari che con gli ospiti. E così le vecchie case sono rinate e tanti ospiti, sia italiani che stranieri, hanno “ripopolato” il paese. Le camere d’albergo, anziché essere situate in un unico edificio, sono sparse in questo antico borgo di Sutrio e con una reception unica, si gestisce il tutto…
Una vacanza in Carnia è valida in tutte le stagioni ed a Sutrio sono molto attenti a creare eventi e manifestazioni per attirare turisti tutto l’anno. Posto in una bella posizione sulla riva destra del fiume Bût, all’imbocco della Valcalda, si trova a 565 metri slm. La sua origine è antica: da qui passava l’importante Via Iulia Augusta che collegava Aquileia con il Norico, l’attuale Carinzia. Non solo una passeggiata lungo il fiume Bût, ma ricordatevi anche una visita al caseificio But, in paese, si lavora il formaggio come una volta ma con il supporto della tecnologia.
Tra le feste tipiche, Fasjn la mede, in programma ogni anno il terzo week end di luglio , quando si ripete nei prati dello Zoncolan, sopra il paese, l’antico rito della fienagione, a cui sono invitati a partecipare anche i turisti. Attorno ai grandi covoni di fieno si svolgono giochi e balli al suono di vecchie musiche, mentre nei caratteristici stavoli (baite) si possono degustare piatti tradizionali ed ottimi dolci, in un originale percorso enogastronomico-naturalistico.
Ma Sutrio è anche famosa per la lavorazione del legno, da qui il grande evento Magia del legno, tradizionale manifestazione della prima domenica di settembre, nel corso della quale viene anche allestito un caratteristico mercatino, a cui partecipano anche artigiani provenienti dalle aree alpine del nord Italia, della Carinzia, e della Slovenia. A far da contorno, piatti tipici e musica http://www.borghiautenticiditalia.it/assobai/comune-di-sutrio-ud/ – www.albergodiffuso.org
Ma non potete visitare Sutrio senza passare, sempre nel centro storico, alla Bottega del ricamo (cjase di Càu) che, oltre a proporre i lavori fatti dalle donne del paese e piccoli oggetti tipici della zona, ospita il presepe di Teno. Gaudenzio Straulino, detto “Teno” nato nel 1905, con un intenso lavoro, durato oltre 30 anni, ha lasciato una testimonianza molto importante. Infatti, nel meraviglioso presepe da lui realizzato e che occupa un’intera ala del salone, si possono scoprire i vari momenti di vita quotidiana e stagionale della Carnia. Si tratta di un documento unico, uno spaccato di vita dell’epoca con la rappresentazione dei vari artigiani che qui risiedevano. Scene di vita paesana, arti e mestieri … la vita in Carnia dei primi del ‘900 http://www.carniamusei.org/museo.html?entityID=438
La Carnia è tipica anche per i famosi formaggi di malga, quindi una visita ad una tra le più particolari della zona è un’irresistibile richiamo. Pochi chilometri tra le splendide montagne, nella foresta e tra i prati fioriti di questa natura prorompente e si arriva alla Malga Pramosio (1521slm, sopra il comune di Paluzza). Si percorre una strada bianca, e il mezzo più comodo è sicuramente l’auto, ma a cavallo, in mtb o a piedi è tutta un’altra storia. I profumi ed i colori di questa terra aspra, come dicono i carnici, ma anche tanto generosa, sono inebrianti, e dall’alto si domina tutta la vallata. Primo agriturismo in FVG, da 44 anni è gestita da Pietro e la sua famiglia, è aperta da maggio ad ottobre ed è stata ristrutturata da poco; propone una vacanza all’insegna della natura e del silenzio, a condizione che il muggire delle mucche non vi dia fastidio. Oltre alle camere ed alle stalle, il regno di Martin: il caseificio, e poi, davanti al grande focolare le prelibatezze della cucina. Piatti tradizionali, robusti ma squisiti e solo prodotti a km 0. Pietro ci racconta di aver vinto le olimpiadi mondiali del formaggio di malga ed il premio fedeltà alla montagna e ci parla del mestiere difficile del pastore e del malgaro con gli occhi che gli brillano di una luce ormai introvabile, quella data dalla dignità di essere pastori https://www.facebook.com/amicidi.pramosio?fref=ts – tel.0433775757
La “via delle Malghe”, è un opuscolo molto interessante, realizzato dall’APT della Carnia: racconta e raccoglie la storia e le vite di questo antico modo di vivere che poco si riesce a tramandare e mantenere in vita, sia per la limitata predisposizione ai sacrifici dei nostri giovani che per le rigide normative EU.
Per conoscere meglio la Carnia: www.carnia.it