di Giovanni Guarino
Patente: per chi soffre di apnee notturne, arrivano nuovi test e questionari
A seguito dell’entrata in vigore del Decreto 22 dicembre 2015, con il quale il Ministero dei Trasporti aveva stabilito che la patente di guida non deve essere né rilasciata né rinnovata a chi soffre di disturbi del sonno in forma grave causati dall’Osas, lo scorso 3 febbraio 2016 il Ministero della Salute ha firmato il decreto che detta gli indirizzi medico-legali per il rilascio ed il rinnovo della patente di guida a soggetti affetti da sospetta sindrome di apnee ostruttive nel sonno (Osas). Prima viene effettuato il colloquio medico per determinare le prime condizioni di rischio (russamento, obesità , ipertensione arteriosa farmaco-resistente, diabete, cardiopatia, eventi ischemici cerebrali e broncopneumopatie), poi, in base al risultato, segue un questionario sulla sonnolenza diurna per individuare i profili di ‘basso rischio’, ‘medio rischio’ o ‘elevato rischio’ (con eccessiva sonnolenza diurna) per la circolazione stradale, Infine, viene effettuato un test di reazione, della durata di 10 minuti, in cui l’esaminato deve rispondere, premendo un pulsante, ad una sequenza rapida di stimoli luminosi rossi alternati a stimoli luminosi arancio. Questo test, eventualmente e se necessario, può essere associato al questionario sulla sonnolenza di Epworth. Per i soggetti con rischio medio-basso di sonnolenza diurna, la validità della patente è limitata a 3 anni per le patenti di Gruppo 1 (A, B, B +E) e a 1 anno per quelle di gruppo 2 (C, C+E, D, D+E). In caso, invece, di rischio elevato, chi produce una attestazione specialistica sull’aderenza alla terapia con miglioramento della sonnolenza potrà guidare con una patente valido per 3 anni per il gruppo 1 ed 1 anno per il gruppo 2
Turchia: modalità di entrata nel Paese
A seguito di un quesito arrivato in redazione precisiamo che non ci sono modifiche sulle modalità di entrata in Turchia per gli italiani che vi si recano per turismo. Per i turisti italiani, infatti, che si recano in Turchia, per via aerea o marittima, per un massimo di 90 giorni, basta la semplice carta d’identità , valida per l’espatrio con almeno 6 mesi di validità residua: non è, però, riconosciuta, come in altri Stati, la carta d’identità con il timbro di rinnovo o proroga. Il passaporto non è necessario, ma se si vuole viaggiare con questo documento, occorre che lo stesso abbia una validità residua di almeno 6 mesi. Non è richiesto alcun visto. Nuove procedure, invece, sono previste per la richiesta dei visti necessari per chi si reca in Turchia per motivi diversi dal turismo, come, ad esempio, lo studio o il lavoro. Le richieste per tutte le tipologie di visto debbono essere effettuate attraverso il sito web www.visa.gov.tr tramite cui il richiedente deve compilare il formulario on-line, caricare i documenti richiesti e richiedere un appuntamento presso la sede consolare di competenza per presentare i documenti originali. Per entrare nel Paese è obbligatoria  una adeguata copertura assicurativa sanitaria per eventuali spese mediche necessarie durante il soggiorno nel Paese. Info: www.mfa.gov.tr/vize-genel-bilgileri.tr.mfa – www.turchia.it
Cuba: è necessario il visto
Per entrare a Cuba è necessario avere il passaporto, con una validità residua di almeno 3 mesi, una assicurazione, che copra le eventuali spese mediche, ed il visto di ingresso, che permette una permanenza a Cuba di massimo 30 giorni ed è prorogabile a 60 recandosi presso gli uffici di immigrazione di Cuba, una volta in loco. Per ottenere il visto basta recarsi presso il Consolato di Cuba in Italia, che normalmente rilascia il visto turistico in giornata. Quello di Roma, competente su tutto il Centro-Sud-Italia, comprese Toscana e Marche, è in via Licinia 7 (tel. 06571724217, 06571724257, aperto dalle ore 15.30 alle 17.00, consulado@ecuitalia.it). Quello di Milano, competente per il resto del Paese, è in Via Pirelli 30 (tel 0267391344, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00). Un metodo ancora più veloce è quello di rivolgersi ad una agenzia che si occupa di visti. A Milano, ad esempio, proprio sotto il Consolato, è possibile ottenerlo seduta stante con l’aggiunta di pochi euro. Per ottenere il visto sono necessari il numero del passaporto e la sua scadenza, l’indirizzo a Cuba (hotel, villaggio turistico, casa particular in cui si alloggia il primo giorno), data di partenza e di ritorno e punto di imbarco (aeroporto italiano da cui si parte), assicurazione medica valida per tutto il periodo di permanenza a Cuba. Una volta entrati a Cuba l’ingresso viene registrato dalla dogana tramite un timbro apposto sulla Targhetta Turistica, da conservare fino all’uscita dal Paese.