di Franca Dell’Arciprete
Cibo è… montagna!
Il tema dell’Expo 2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita” è anche uno dei fili conduttori della filosofia Alpine Pearls, il network internazionale di località alpine impegnate nella promozione di un turismo sostenibile e a bassa impronta ecologica. Il rapporto delle popolazioni di montagna con il cibo è da sempre segnato dalle difficoltà di un ambiente incantevole, ma avaro di risorse, dove una sapienza millenaria ha permesso di sfruttare ciò che la natura poteva offrire nel perpetuo rinnovarsi delle stagioni. La cucina alpina, sostanziosa e dai sapori intensi, è un esempio perfetto di politica alimentare sostenibile. Ceresole Reale invita ad immergersi nei sapori schietti e antichi degli alpeggi con i prodotti del Parco del Gran Paradiso: la gustosa polenta concia (polenta di farina di mais arricchita con formaggio toma e burro), servita da sola o con carni, specialmente selvaggina in civet,funghi, bacche ed erbe selvatiche. Il toma é il tipico formaggio della zona fatto con latte di mucche che pascolano negli alpeggi in alta quota, dal sapore intenso e particolare che solo le erbe di montagna possono dare. www.alpine-pearls.com/it/
La Foresta natalizia
La Foresta natalizia ideata tre anni fa si trova proprio a fianco allo stabilimento dell’azienda altoatesina Birra Forst e l’edizione 2015 è un vero e proprio villaggio di Natale. All’interno di questo magico villaggio i visitatori vengono immersi in una magica atmosfera. Inoltre attraverso quest’iniziativa vengono raccolti fondi a favore della Onlus “L’Alto Adige Aiuta”. L’edizione di quest’anno prevede tante speciali novità. I visitatori potranno degustare le specialità della cucina Forst all’interno di pittoresche casette di montagna: non potranno mancare la Birra di Natale Forst e il “Brûlé di Birra”, prodotto in esclusiva per l’occasione. A pochi passi da queste pittoresche casette, il Felsenkeller, il temporary restaurant ricavato dalle cantine in cui un tempo si conservavano i blocchi di ghiaccio per raffreddare il mosto di birra, ospita lo Chef stellato Michelin Luis Haller. La novità assoluta dell’edizione 2015 della Foresta natalizia è la Sala Sixtus, storica sala di Birra Forst dove sarà possibile gustare i piatti tipici della cucina altoatesina, accompagnati dalla Birra delle Feste Forst. www.forestanatalizia.it
I piatti tipici del Brasile che parlano italiano
La cucina brasiliana è la combinazione di tradizioni gastronomiche di vari Paesi. Nell’uso di ingredienti e nel modo di combinarli e cucinarli, troviamo l’influenza indigena dei nativi (Indios), degli schiavi Africani, dei coloni Portoghesi e degli immigrati Europei, compresi Italiani e Tedeschi in modo predominante, oltre a una particolare influenza degli immigrati Arabi e Giapponesi. Anche se è difficile raccontare la complessità della tradizione culinaria del Brasile attraverso la descrizione di pochi ingredienti, i principali e più rappresentativi potrebbero essere il riso e i fagioli, la cui preparazione varia da Nord a Sud. L’influenza della cultura italiana invece si manifesta nella presenza di pasta, pizza, zuppe, formaggi e salumi, utilizzati in maniera creativa. Le regioni che hanno sentito maggiormente l’influenza dalla cultura italiana, a livello culinario, sono quelle del Sud e Sud-Est. Qui troviamo il “Churrascos” (barbecue) servito sullo spiedo, piatti a base di frutti di mare, granchi (siris), gamberi (camarões), aragoste (lagostas) e pesce (peixes) preparati al forno, alla griglia oppure in umido. www.visitbrasil.com
US Virgin Islands Restaurant Week a St.Croix
Fino all’ 8 Novembre si svolge DINEVI, Dine Virgin Islands, 10 giorni di eventi autunnali gastronomici con i ristoratori dell’isola di St.Croix, che celebrano la diversità culinaria dell’arcipelago “stelle & strisce”. Turisti e residenti potranno dedicarsi all’arte del cibo grazie a piatti preparati dagli chef dei migliori ristoranti, con risorse autentiche isolane. Nel corso di questa carrellata gastronomica, le iniziative comprendono una pluralità di eventi originali. A partire dal pasto educativo per i bambini impostato su piatti composti con l’ausilio di prodotti locali farm-table, allo street-food sul lungomare di Fredriksted – una delle due cittadine coloniali di St.Croix – con le diverse proposte dei food truck locali radunati per un festival originale. Non manca l’elemento culturale di chiara origine Afro-Caraibica che mixa Gospel e gastronomia con un Gospel Brunch domenicale. In tema di bevande, i cocktail possono fregiarsi del supporto fondamentale del Rum isolano, il Crucian Rum prodotto da oltre 300 anni e ingrediente quanto mai cruciale non solo nei classici punch tropicali, ma anche in altri piacevoli drink. www.isoleverginiusa.it
La varietà di Cipro
Cipro ha sempre prodotto un’enorme varietà di generi alimentari grazie al suo clima mite e piacevole tutto l’anno. La coltivazione di prodotti di consumo quotidiano quali fichi, fagioli, ceci, erbette agri, olive, datteri, mandorle e nocciole ha origini antichissime. Nei piccoli villaggi dell’entroterra la tradizione gastronomica è molto sentita e numerosi sono i festival gastronomici in calendario nel periodo autunnale. A novembre (8 e 15) i villaggi di Alona e Pelendri celebrano il distillato locale Zivania, la cui produzione risale alla fine del XIV secolo: si ottiene distillando i residui dell’uva pressata, in speciali distillatori o caldaie, seguendo un’antica ricetta, molto semplice. Cipro vanta anche un Presidio Slow Food che preserva una delle produzioni di salume isolano: la tsamarella, ossia carne di capra essiccata al sole per 10 giorni e coperta di origano e sale. La carne di capra deve provenire da animali di età non inferiore ai 9 mesi e nativi dell’isola. La tsamarella si produce principalmente nella regione di Pitsilia, tradizionalmente viene servita come stuzzichino ed è perfetta con la zivania. www.turismocipro.it