di Valentina Brambilla
“Fare un viaggio in Italia significa per molte persone seguire il circuito collaudato delle città più famose, che ha Venezia come fiore all’occhiello. Tuttavia ritengo che i viaggiatori più curiosi ed esperti sentano a un certo punto il bisogno di abbandonare le piazze sovraffollate di turisti per avventurarsi al di fuori delle rotte più conosciute, dove è possibile costruire ricordi più autentici e personali. Queste persone sono alla ricerca di esperienze che possano dar loro un’idea della cultura e della storia locali e del modo in cui esse si riflettono sulle persone, su cibo, vino e architettura; solo così, infatti, sentiranno di aver scoperto qualcosa di unico e speciale. Non c’è posto migliore dei Colli Euganei, le cosiddette “colline di Venezia”, per inaugurare un viaggio come questo”. Inizia così il libro edito dalla Strada del Vino Colli Euganei “I Colli Euganei: storie e percorsi tra le colline di Venezia”, scritto da Patricia Guy (giornalista e pluripremiata autrice che scrive per riviste e siti web di tutto il mondo). Libro che presenta i Colli Euganei da vari punti di vista: culturale, artistico ed enogastronomico. Sono illustrati 11 itinerari sulla Strada del Vino (a piedi, in bici o in auto), che mettono in evidenza punti di interesse del territorio che coinvolgono tutti i soci della Strada. E non manca quindi anche l’elenco soci della Strada del vino con una foto, descrizione e informazioni, che fa diventare questo libro l’unica guida alle aziende per vivere il territorio. Guida riccamente illustrata con immagini del territorio, che risulta un materiale utile per il visitatore in loco, ma anche un ricordo prezioso di questi luoghi e un saggio da cui attingere preziose informazioni e aneddoti interessanti. www.stradadelvinocollieuganei.it
In occasione di Expo 2015, torna in libreria, in edizione aggiornata per BUR saggistica, un saggio ormai classico sulla trasformazione della “città più città d’Italia” dall’Esposizione del 1881, che celebrò il primato ambrosiano, ai giorni nostri. Intraprendenza e solidarietà, tolleranza e orgoglio civico, serio e pratico buon senso: il mito di Milano “capitale morale”, nato nel clima risorgimentale, consolidato all’indomani dell’Unità e poi dileguato nel vortice di crescita del Novecento, è tornato a riecheggiare. In questo volume ormai classico, Il mito della capitale morale. Identità, speranze e contraddizioni della Milano moderna, riproposto, l’abbiamo detto, in edizione aggiornata, Giovanna Rosa (professore ordinario di Letteratura italiana contemporanea) parte dall’Esposizione del 1881, che celebrò il primato ambrosiano, per riflettere sulle prospettive e sulle molteplici identità di una metropoli divisa tra l’impegno a mantenere il ruolo trainante nello sviluppo del Paese e la fatica di arginare scandali e contraddizioni, nostalgie e ambizioni infide. Tra storia e memoria, tra passato e futuro, emerge da queste pagine l’urgenza di confrontarsi con i tumultuosi cambiamenti vissuti nell’ultimo secolo dalla “città più città d’Italia”, perché Milano torni a essere un centro di progresso all’altezza delle sfide poste dalla modernità. http://libreriarizzoli.corriere.it
Silenzio, lentezza e spazio: sono i connotati del nuovo lusso e delle 22 destinazioni – 3 in Italia (a Santo Stefano di Sessanio, in Abruzzo, in Sudtirolo e nel cuore del Salento, in Puglia) – selezionate nell’Atlante degli alberghi remoti, nuovo titolo edito da Rizzoli. Luoghi lontanissimi, spesso difficili da raggiungere ma fatti per accogliere e per stupire. Per un viaggio indimenticabile. Mai prima d’ora, in quest’epoca dispersa e frammentata, si era manifestato con tanta urgenza il bisogno di andare lontano per ritrovare il senso della vita. L’Atlante degli Alberghi remoti presenta delle destinazioni, selezionate in tutto il Pianeta (Alaska, Isola di Pasqua, Bhutan, Vanuatu, Svizzera, Mongolia, Muhu, Cile e così via…) dove staccare dalla quotidianità e sintonizzarsi con i ritmi della Terra. L’abbiamo detto, si tratta di posti spesso difficili da raggiungere, accessibili solo a piedi, con trenini di montagna, piccole imbarcazioni o velivoli leggeri. Dall’opulento al minimalista, dall’Artide ai paesaggi africani, dal rifugio himalayano al paesino italiano. Non mancano suggerimenti sulle attività da svolgere, sui dintorni da esplorare, sui panorami da contemplare e sui piatti da degustare completano in modo impagabile le descrizioni delle strutture. Gli autori, i belgi Debbie Pappyn, giornalista e scrittrice, e David De Vleeschauwer, fotografo, da anni inseguono l’ultima frontiera del viaggio e le tendenze del turismo futuro. “Più spazio avrete attorno a voi, più ne troverete dentro di voi. Meno avrete nella vostra stanza, più avrete da dare agli altri” Pico Iyer (che ha firmato l’introduzione). http://libreriarizzoli.corriere.it