di Franca Celestini
Patrimoni mondiali dell’umanità Unesco in Brasile
Sono 24 in tutto tra patrimoni naturali, culturali e immateriali, nominati ufficialmente a partire dalla conferenza generale dell’Unesco del 16 novembre 1972 fino a oggi. Partendo da quelli immateriali, il 2014 è stato l’anno della Capoeira, affascinante danza-lotta famosa in tutto il mondo e simbolo riconosciuto della cultura brasiliana, accanto al Fandango, festa in onore dei marinai, lo Yaokwa, rituale celebrato dall’etnia Enawene Nawe e il Frevo, danza tradizionale del Pernambuco, e il Samba de Roda, originaria dello Stato di Bahia. Tra le meraviglie naturali ben sette siti Unesco: le riserve della foresta atlantica, l’arcipelago di Fernando de Noronha, l’Area di conservazione del Pantanal, il Parco nazionale di Iguazu con le sue imponenti cascate, la riserva naturale dell’Amazzonia, la Chapada dos Veadeiros insieme all’Emas National Park e la riserva forestale della Costa Atlantica. Evolution Travel propone numerosi itinerari, anche molto suggestivi, che toccano alcuni di questi luoghi. www.visitbrasil.com – https://brasile.evolutiontravel.it/it_IT/home.html
Lituania tra storia e cultura
Vari i siti Unesco della Lituania, dalla città vecchia di Vilnius alla Penisola Curlandese, alla riserva culturale di Kernavė. Mentre nel Patrimonio immateriale sono inseriti la produzione artigianale delle croci, e il festival delle canzoni tradizionali che si svolge ogni quattro anni. Tra i siti culturali più famosi, la Città vecchia di Vilnius presenta un centro storico ben preservato, con stili architettonici differenti: l’aspetto medievale, caratterizzato da isolati irregolari e strade strette, grandi piazze con edifici gotici, rinascimentali, barocchi e neoclassici. Famosi la Torre di Gediminas, simbolo della città medievale, il complesso risalente al 16° secolo dell’Università con il suoi 13 cortili, il Municipio neoclassico, le 50 chiese come quella tardo-gotica di Sant’Anna e quella barocca di San Casimiro, dedicata al patrono della città. www.lithuania.travel
Un indimenticabile inverno in Norvegia
In Norvegia l’inverno è un mondo che fa dei contrasti la sua forza, come il buio che fa da sfondo alle magiche aurore boreali. Per vederle, andate in Norvegia del nord o nelle Isole Svalbard nel periodo compreso tra tardo autunno e inizio primavera, quando è buio dalle 18 all’una di notte. Scaricate Norway Lights gratuitamente e partite all’esplorazione. Questa app vi mostrerà dove e quando andare a caccia di aurore boreali. Il sole a nord del Circolo Artico si nasconde sotto all’orizzonte per intere settimane. Il postale Hurtigruten offre le migliori possibilità di osservare i mistici colori delle aurore boreali. Potete inoltre partecipare a emozionanti escursioni come una visita a un wilderness camp oppure al Kirkenes Snow Hotel, a un’avventura in motoslitta o su slitta trainata da husky. www.visitnorway.com
In Croazia per il Carnevale di Fiume
Fiume è una città particolare da diversi punti di vista e tra questi c’è pure una particolarità che la distingue dal resto del mondo: il Carnevale, uno dei più conosciuti al mondo, dopo quello di Rio. Inizia con il tradizionale innalzamento del cosiddetto “pust” (Messer Carnevale) e con un grande spettacolo nell’ambito del quale viene scelta la reginetta del Carnevale, mentre il sindaco consegna le chiavi della Città al Mastro del Carnevale. Una serie di programmi – feste in maschera, sfilate, concerti, attività sportive, spettacoli, un auto-rally portano a due eventi finali – la Sfilata dei bambini e la Sfilata carnascialesca internazionale. Fantasia e umorismo poi nella sfilata di centinaia di carri allegorici e migliaia di maschere. www.it.croatia.hr – www.facebook.com/croatia.hr
Il fascino dei deserti californiani
È proprio l’inverno la stagione migliore per andare alla scoperta dei deserti della California. Il deserto più conosciuto della California è sicuramente all’interno del parco nazionale della Death Valley, la famosa Valle della Morte, più volte immortalata nei film per il suo scenario quasi lunare. La visita parte dal Badwater Basin, a 86 metri sotto il livello del mare, il punto più basso del Nord America. Si prosegue poi verso Zabrinskie Point, caratterizzato da formazioni di roccia spugnosa. Per gli appassionati di geologia consigliata una tappa alla Racetrack Playa per vedere da vicino le famose “moving rocks” o pietre mobili. Dirigendosi verso sud est si raggiunge il Joshua Tree National Park, dove si incontrano il deserto del Mojave e il deserto del Colorado, caratterizzato dai famosi “Joshua Tree”, alberi dalla forma molto particolare, che ricevettero il nome da un gruppo di coloni mormoni nella metà del XIX secolo. www.visitcalifornia.it