di Biancaluna Molinari
“Lascia un libro in taxi e le biblioteche viaggiano su quattro ruote”: questo è il titolo dell’iniziativa presentata nell’ambito della Settimana della Cultura in Toscana COOL T (www.coolt.toscana.it). Si può sostenere che la cultura viaggia in taxi da questo novembre e fino a marzo 2015 (per ora). È stata presentata, infatti, dalla Socota-Radiotaxi 0554242 e da Giunti editore, Lascia un libro in taxi, versione fiorentina dell’anglosassone book-crossing. Obiettivo dichiarato è quello di favorire la lettura e lo scambio di volumi tra persone che non si conoscono, ma hanno in comune l’amore per la lettura. I taxi sono dunque pronti a trasformarsi in vere e proprie librerie viaggianti. “Una bella iniziativa che meritava di far parte di CoolT per la voglia di fare che dimostra, e perché ribadisce che la cultura non è appannaggio di luoghi deputati, si può fare davvero ovunque – ha detto intervenendo alla presentazione l’assessora regionale alla cultura Sara Nocentini -. L’interesse di questa idea, che si sta diffondendo in tutto il mondo e mette così Firenze alla pari di tante altre città di prestigio, è la conferma che un libro si può gustare dovunque e contribuisce alla condivisione della cultura attraverso accessi semplici e davvero alla portata di ognuno di noi. La Regione contribuirà da parte sua fornendo allo 0554242 pubblicazioni relative alla Toscana da distribuire sui mezzi della cooperativa”. Al progetto hanno aderito anche la Biblioteca delle Oblate, Leggere per non dimenticare, il Museo Stibbert, il Teatro della Pergola, il Nuovo Mercato Centrale. E sicuramente uno dei primi libri che girerà in citta grazie ai taxi sarà proprio quello di una taxista, Susanna Madarnàs, che Socota ha presentato insieme a Lascia un libro in taxi. L’opera, dal titolo Susy Cacao, è la storia autobiografica di una vita difficile.
Dal 13 al 16 novembre si terrà la terza edizione di BOOKCITY MILANO, la manifestazione, dedicata al libro e alla lettura, voluta e promossa dal Comune di Milano e dal Comitato Promotore (Fondazione Rizzoli “Corriere della Sera”, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, Fondazione Scuola per Librai Umberto e Elisabetta Mauri), a cui si sono affiancati la Camera di Commercio di Milano e l’AIE (Associazione Italiana Editori), in collaborazione con l’AIB (Associazione Italiana Biblioteche) e l’ALI (Associazione Librai Italiani). Nel 2012 il Comitato Promotore e l’Assessorato alla Cultura hanno chiamato a raccolta gli editori italiani per realizzare un evento condiviso tra tutti i protagonisti del sistema editoriale, con l’obiettivo di mettere al centro di una serie di eventi diffusi sul territorio urbano il libro, la lettura e i lettori, come motori e protagonisti dell’identità della città e delle sue trasformazioni nella storia passata, presente e futura. BOOKCITY MILANO si articola in temi e poli tematici ovvero spazi dedicati a un particolare argomento e, nell’ambito dei temi scelti per quest’anno – il pensiero, il corpo, il territorio, i mestieri del libro, l’immagine, la società e lo spettacolo – oltre 200 soggetti tra case editrici, fondazioni, associazioni culturali, biblioteche, enti pubblici e privati, hanno proposto più di 1000 progetti che si tradurranno in eventi che avranno come punto di partenza un libro o esperienze legate al libro e alla lettura. Tutti i dettagli qui:www.bookcitymilano.it
A dire la verità non so se di questo libro mi ha attratto di più il titolo o il fatto che sia stato tradotto da Paolo Nori. Particolarmente appassionata di questo brillante autore contemporaneo (sì, perché Nori non è solo un traduttore ma anche e soprattutto uno scrittore) condivido pienamente il fatto che la sua traduzione “gli restituisce la vivezza del parlato anche gergale e la soffusa tragica comicità”. Questo romanzo, Mosca-Petuškì. Poema ferroviario di Venedikt Erofeev (Quodlibet, 15€) si svolge in uno stato di estasi superalcolica tra la stazione di Mosca e quella di Petuškì ed è stato uno dei libri più letti nella Russia dell’ultima era sovietica. Circolava clandestinamente di lettore in lettore dal 1973, e fu pubblicato quello stesso anno in Israele in russo. In Russia fu ammesso ufficialmente e integralmente solo dopo il 1990, incontrando un successo e un apprezzamento enorme (Limonov ne parla con malcelata invidia e denigrazione). Sembra che per desiderio dell’autore il libro dovesse costare quanto una bottiglia di vodka. Il romanzo è più che mai illustrativo dell’insofferenza per il regime morente, e del sordo, sotterraneo, costante boicottaggio messo in atto dalla popolazione, in particolare dalla larga popolazione di alcolizzati. “E questo è un libro (…) dove sui treni i biglietti si pagano un grammo di vodka al chilometro, e i controllori vanno in giro con i bicchieri e se li fanno riempire dai passeggeri, e se un passeggero ha il biglietto vero e proprio gli altri passeggeri lo guardan malissimo”. Questo libro è uno di questi casi in cui va detto non solo “buona lettura” ma anche e soprattutto “buon divertimento”! www.quodlibet.it/schedap.php?id=2218#.VDwK1nlH7IU
“I sapori del maso” Gallo Rosso è uscito arricchito e aggiornato nella sua edizione 2015. Questo catalogo raccoglie 59 masi che forniscono prodotti gastronomici genuini di alta qualità. I prodotti sono suddivisi in undici gruppi che comprendono i succhi di frutta, gli sciroppi di frutta, le confetture, i distillati, le erbe aromatiche, la frutta essiccata, gli aceti, le uova di galline ruspanti, il pane, i formaggi e i latticini e la carne fresca (quest’ultima categoria, inserita dal 2014, ha incontrato il favore dei consumatori che possono scegliere la parte preferita dell’animale e acquistarla sottovuoto presso lo spaccio dell’azienda agricola, oppure ordinarla presso la stessa e farsela spedire direttamente a casa). Nella guida 2015 sono stati inclusi per la prima volta altri 4 masi: il Parggenhof a Prato Drava per la produzione di yogurt, l’Hausmannhof di Raas per il succo di mela e le confetture di frutta, l’Unterhoelzlhof in Valdaora per il formaggio di capra e l’Hagneralm di Nova Levante per il formaggio di malga. Per essere incluse nel catalogo “I sapori del maso”, queste aziende agricole hanno dovuto superare controlli di qualità molto rigorosi. Una delle modalità di controllo è la degustazione al buio, ossia i prodotti vengono sottoposti a una commissione di esperti che, bendati, selezionano il prodotto migliore. “Il nostro lavoro – dichiara Hannes Knollseisen dell’Ufficio Marketing di Gallo Rosso – ha come obiettivo quello di poter sempre aggiungere al nostro catalogo non solo nuove strutture ma anche nuovi prodotti, ovviamente di produzione contadina”. All’interno del catalogo, inoltre, si trovano le descrizioni dei masi con le loro peculiarità e alcune ricette di noti chef altoatesini come Heinrich Gasteiger, Gerhard Wieser ed Helmut Bachmann, realizzate con i prodotti dei masi. È importante sottolineare che i prodotti gastronomici contadini sono in vendita, oltre che nelle stesse aziende agricole, anche nei mercati degli agricoltori e nei negozi di alimentari e gastronomia altoatesini, come il Pur Suedtirol (Merano, Brunico e Bolzano). Per chi si trova lontano dall’Alto Adige, Gallo Rosso ha creato un “online-shop” sul suo sito, www.gallorosso.it