Ripubblichiamo volentieri ed a grande richiesta, la rubrica “Viaggi nell’aldilà”, periodicamente proporrà alcuni passi del libro Noi ci siamo – L’Amore muove tutto il Mondo invisibile. https://www.viaggivacanze.info/newsite/2017/01/viaggi-nellaldila/
In attesa della pubblicazione del secondo volume, che sta per essere ultimato, che avrà come titolo Amore universale – Amore divino.
Il secondo appuntamento con il mondo ultraterreno
a cura di Nicola Fudoli
La vita oltre la vita
Concludevo la prima tappa di questo nostro viaggio nella vita oltre la vita, ponendo alcuni interrogativi: cosa c’è oltre la vita? La morte conclude veramente l’esistenza dell’essere umano? esiste e come si configura l’Aldilà? Alzi la mano chi non si è mai posto e non si pone almeno uno di questi interrogativi. E, come scrivevo, con i nostri “Viaggi nell’Aldilà” vogliamo tentare di rispondere a queste e tante altre domande avvalendoci delle “verità” dettate per “scrittura ispirata”, cercando di ottenere le risposte direttamente dai “Viventi del Mondo Invisibile”. Sempre che ci crediate.
Cosa c‘è oltre la vita? La vita dello spirito che, liberatosi dell’ingombrante fardello del corpo umano, vive la sua eternità nelle Dimensioni del Cielo, dove ritrova la bellissima copia della terra, che non sarebbe altro che la proiezione del Mondo Invisibile dell’Aldilà: montagne, pianure, mari e fiumi, boschi e prati, alberi e fiori. Il tutto di una bellezza indescrivibile, con colori che non hanno eguali sulla terra. “Cari amici miei,- è il messaggio di un caro amico, Luigi, deceduto improvvisamente, in serenità e pace, davanti agli occhi attoniti di familiari e amici, in un tardo pomeriggio del mese di luglio del 2009 – io qui sono felice e non posso spiegare a parole quello che c’è qui: è un luogo fantastico, non posso dire esattamente quello che c’è. Vi dico solo che è la terra, però tutta bella, piena di luce e di colori: ci sono laghi, montagne, mari, fiumi, colline e poi c’è tanta gente fantastica. Qui ho trovato tanti amici”. Un mondo invisibile per noi, esseri mortali, ma straordinariamente accogliente e ospitale per gli Spiriti liberi che lo popolano, dove domina sempre la luce, non c’è giorno e notte, non esistono differenze sociali o razziali, non c’è cognizione e quindi limitazione di tempo e di spazio. Un Mondo dove ogni essere vivente, tornato Spirito, materializza la propria casa dove andrà a vivere, che spesso è una copia, certamente migliorata, dell’abitazione dove, nella vita terrena, ha trascorso i momenti più belli.
Dove e come vivono?
“Io in terra – ci spiega dall’Aldilà Luciano Atanasio, il fratello di Graziella, “messaggero celeste degli spiriti” e nostra guida in questa avventura trascendentale tra Terra e Cielo – desideravo vivere nella casa di Faro, e qui in cielo l’ho riprodotta uguale. E lì vivo benissimo con la mia compagna. Ho aggiunto solo una bella piscina, così, quando abbiamo voglia, ci tuffiamo”. E anche mia madre, alla quale ho chiesto come era la casa dove abitava con papà, mi ha confermato la rivelazione: “E’ uguale a quella di Messina, dove abbiamo vissuto tutti”. Abitano la casa che hanno immaginato e quindi materializzato nell’Aldilà e vivono una vita intensa, considerando che in Cielo non c‘è notte e il giorno è senza fine. È sempre mia mamma a rivelarmelo rispondendo alle mie domane: “Ti dico come svolge la vita in Cielo tua mamma. Intanto, ti dico che da noi non c’è notte, c’è sempre giorno, cioè luce. Non abbiamo bisogno di dormire, quindi siamo sempre in attività. Che significa attività? Praticamente, noi lavoriamo in continuazione. Ogni tanto ci fermiamo per riposarci e lo facciamo come meglio vogliamo”. E alla mia domanda: come? “Allora, o vado al mare e mi rilasso lì, oppure al parco e lì mi incontro con tuo padre e con le tue sorelle, sempre se sono libere; altrimenti passo il tempo a chiacchierare con le amiche e, a volte, ci viene a trovare Gesù e allora è festa grande perché ci riuniamo insieme e parliamo tutti con Lui. Questo è un percorso speciale, perché Gesù ci chiede se siamo soddisfatti del lavoro che stiamo svolgendo e se vogliamo continuarlo o cambiarlo, se crediamo di intraprendere un altro più interessante per la nostra crescita spirituale. Ti posso dire che, fino ad oggi, non ho cambiato lavoro perché tutto quello che ho fatto e che sto svolgendo è perfetto per la mia crescita spirituale. Questo vale per tutti, a meno che qualcuno non si stanchi di questo lavoro e della vita con Gesù e decida di allontanarsi per fare quello che il suo cervello, si fa per dire, gli dice. Però, una volta allontanatosi, non potrà più tornare”. Ma, – ho chiesto a mia madre – quale è il lavoro che fai, dato che la tua missione è quella di aiutare le donne al parto. Il lavoro credo sia un’altra cosa? E mia madre: “Caro figlio mio, è questo anche lavoro. Se per te non è lavoro, dimmi cos’è”.
Ma sei sempre impegnata ad aiutare le partorienti; c’è tanta richiesta?
“Certo, non vado solo nella terra dove sono vissuta: io vado in tutto il mondo, quindi di lavoro c’è”.
Tu vai in tutto il mondo, ma quando noi ti chiamiamo arrivi subito. Come si può spiegare, con la bilocazione?
“No, il vostro richiamo lo sentiamo subito, anche se ci troviamo a distanza incredibile. Quindi, non abbiamo bisogno di telefono o telefonino. Vi sentiamo subito. Ieri sera, quando mi avete chiamato, mi trovavo in Africa: là ci sono tante nascite e, purtroppo, tante morti di bimbi”.
Sono vivi e vivono nelle loro case, ha trasmesso Luciano in uno dei numerosissimi “incontri”: “Viviamo come voi in una casa più bella di quella in terra”, le “dimore” che Gesù ha annunziato agli apostoli di andare a preparare nei Cieli. Vivi e desiderosi di poter comunicare con parenti ed amici viventi sulla terra. Partecipare, non visti, alla mensa per gustare, senza mangiare e bere, le prelibatezze della cucina delle nostre case terrene.
Partecipano alla mensa dei vivi
Una domanda nasce spontanea: ma come è possibile tutto questo? La spiegazione l’ha fornita Luciano: “Quando noi chiediamo qualcosa che ci piace, non facciano altro che entrare dentro di voi e voi non sentite niente. Noi mangiamo al posto vostro, difatti qualcuno, appena finito di pranzare o cenare, ha fame ancora. Noi beviamo oppure, se c’è la persona che riesce a vederci, noi riusciamo anche a bere normalmente come tutti i mortali. Adesso vi spiego velocemente come facciamo anche qui da noi a mangiare: noi possiamo con la mente farci arrivare tutto quello che vogliamo e poi lo materializziamo e di conseguenza lo mangiamo”.
Una conferma esplicita in tal senso mi è giunta dal grande giornalista Arturo che, rivolto a Graziella, le ha “trasmesso”: “Io sono uno dei cinque amici che mangiano assieme a Luciano (il fratello) quello che tu cucini per noi. Al momento mi piacciono tanto le crostate con la marmellata fatta da te: sono buonissime”. E l’amico Nicola, dopo essersi invitato a prendere il caffè con noi, lo ha sorbito dalla tazzina di Graziella, dicendo che lo preferiva senza zucchero (io lo bevo dolce). E il giornalista siciliano, accettando il nostro invito per il giorno dopo, ha gustato dal mio piattino, perché “Nicola è amico mio”, la crema al cioccolato, da lui richiesta il giorno prima e preparata da Graziella. Si, sono vivi e vogliono sentirsi vivi tra noi viventi e vogliono essere “chiamati” per conversare con noi, per trasmetterci e confermarci il loro amore che non ha limiti. Per loro la parola morte non esiste: ci tengono ad affermare che non sono morti bensì sono “partiti” per raggiungere il “Mondo invisibile” dei Cieli, dove il Signore ha predisposto per loro e per tutti le “dimore eterne”. Ma lo dicono i Vangeli: “Resuscitando, Gesù sconfisse definitivamente la morte”, il nemico più potente che l’uomo ha sulla terra.
E tornano sulla Terra
Si sono vivi e vogliono sentirsi vivi tra noi viventi e scendono in terra in occasione della ricorrenza dei morti, che considerano il giorno della loro festa, perché la morte rappresenta per loro la “partenza” dalla terra e il “ritorno” alla Casa del Padre e quindi la rinascita con il ritorno alla vita eterna dei Cieli. A rivelarmelo è stata mia madre, il 2 febbraio del 2009: “Oggi è la nostra festa ed è veramente festa da noi. Noi qui stiamo ancora festeggiando il nostro mondo: è troppo bello, e voi umani non avete la più rosea possibilità di capire. Qui oggi è pieno di colori, di profumi intensi. Siamo tutti vicini a voi. Oggi siamo venuti tutti quanti sulla terra perché Gesù ci permette di scendere una volta l’anno, e noi lo facciamo con molto piacere: veniamo a vedervi tutti insieme. Adesso, caro figlio mio, vorrei rispondere alle tue domande velocemente, perché ho da fare, quindi sbrigati”.
Le chiedo: Quando scendete, dove andate e perché non vi fate sentire?
“Noi – la risposta – scendiamo per vedere voi, quindi ognuno di noi va a casa propria e dai figli, o fratelli, o sorelle, o mamme o papà, etc. etc.”.
E come fate a dividervi per venire da tutti noi dove ci troviamo?
“Allora tu sei tonto! Abbiamo già detto che noi possiamo tutto”.
Come festeggiate?
“Come voi festeggiate la nascita di un nuovo bimbo o di una bimba”.
Ci crediate o no, se il giorno dei morti vi capitasse di “incontrarli” o di credere di vedere qualcuno che vi richiama alla mente un familiare defunto, guardatelo pure ma non chiamatelo, non ridestatelo dal suo momentaneo sogno terreno.
Quanto riferito nei “Viaggi dall’Aldilà” e altre “rivelazioni dettate” dagli Spiriti liberi dei Cieli, sono stati raccolti nel libro Noi ci siamo – L’Amore muove tutto il Mondo invisibile – Dialoghi con l’Aldilà, pubblicato e messo in rete sul sito “ilmiolibro”, http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=1091082
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