Ritmo e benessere, dieta e trattamenti. Dove? A Devaaya, nel sud ovest dell’India
Testo e foto di Silvana Rizzi
Il ritmo: ecco quello che manca spesso nella vita di oggi. Gli impegni si susseguono incalzanti, sempre diversi. Invertire le tendenze e trascorrere una o due settimane seguendo un ritmo di vita basato su regole fondamentali, come una sana alimentazione, movimento, sonno e rilassamento, è la cura migliore per recuperare benessere e serenità . Su questi principi si basa l’Ayurveda, l’antica scienza indiana di lunga vita, un ramo della medicina, ma soprattutto un sistema di vita, che insegna a prevenire le malattie, seguendo la natura. A Devaaya (www.devaaya.com), il centro ayurvedico sull’isola di Divar, a pochi minuti di traghetto dall’antica Goa (www.indiatourismmilan.com), lontano da centri turistici come Candolim e Forte Aguada, resi famosi dagli hippies degli anni ’60, si vive l’esperienza della vera medicina ayurvedica ad alto livello, con un ottimo rapporto qualità -prezzo (840 euro la settimana, tutto compreso). A questo si aggiunge la piacevole sensazione di essere al centro delle attenzioni di tutto lo staff del resort.
La giornata a Devaaya
Sveglia presto alla mattina, alle 7 yoga con il maestro sul prato lungo il fiume Mandovi, osservando il volo degli uccelli e il sole alzarsi dietro le palme, per proseguire con la prima colazione sul terrazzo affacciato sulla piccola chiusa, dove alla sera si pescano i gamberetti. Senza fretta, in tutta tranquillità , ci si avvicina al buffet, dove camerieri premurosissimi sono pronti a versare il thè e a illustrare i piatti preparati dallo chef. Tutti rigorosamente vegetariani, perché l’ayurveda si basa esclusivamente su menu a base di verdure e legumi, come i ceci e le lenticchie, eliminando il pesce e la carne. Per un paio di settimane si può fare, anzi è utilissimo per depurare l’organismo e sentirsi in forma e pieni di energie: si perdono dai 3 ai 4 kg, ci si sente più leggeri e il buon umore risale. Alla colazione seguono i trattamenti. C’è poi la piscina per rilassarsi al sole, leggere o scambiare qualche chiacchiera con gli ospiti. Il pericolo di soffrire di solitudine non c’è. Tra gli ospiti si crea un clima di simpatica cordialità , soprattutto al momento del pranzo, quando ci si siede intorno a un tavolo comune, ideale per fare nuove conoscenze e gustare i piatti dello chef, sempre saporiti e diversi.
I trattamenti e i dosha
Cure e massaggi non sono uguali per tutti. Il programma dipende dalla durata del soggiorno. Se è di una settimana, ci si limita alla dieta, al movimento e a diversi tipi di massaggi e bagni di vapore. Se è di 14 giorni, si può optare per il tradizionale Pamchakarma (www.devaaya.com), indubbiamente più impegnativo, che comprende una purificazione completa del corpo e l’eliminazione delle tossine. Ad accogliere gli ospiti c’è un team di medici specializzati che, dopo la visita basata, tra l’altro, sull’aspetto della lingua e sulle risposte a un lunghissimo questionario, stabilisce il dosha di appartenenza. L’ayurveda parte dal principio che l’individuo
nasce con tre dosha (vata,pitta e kapha),energie vitali che regolano le funzioni del corpo, dell’anima e della mente. Ogni essere umano ha una combinazione personale di tridosha ed è proprio questa che determina fisico, carattere, comportamento e inclinazione ad ammalarsi. I medici suggeriscono in base al dosha la dieta adatta ad ogni ospite. Il benessere si raggiunge, infatti, soltanto con la perfetta armonia del corpo e della mente. Lo sbilanciamento porta infelicità e malattia. La chiave di una lunga vita in buona salute, quindi, deve portare a conoscere se stessi, per seguire uno stile di vita personale in grado di prevenire possibili disfunzioni. Il medico, dopo aver stabilito il dosha, chiama la terapista, cui affiderà l’ospite per i tanto agognati massaggi, un’ora e mezza alla mattina, una vera delizia, che si vorrebbe non finisse mai. Il trattamento è diverso ogni giorno, a volte con due terapiste, che massaggiano il corpo con movimenti sincronizzati. Le tecniche sono molte, tutte piacevoli, compresa la pulizia delle orecchie e del naso, che, attraverso l’inspirazione e l’espirazione, permette il meraviglioso scambio con il cosmo.
Divar e Goa
Da Devaaya ci si muove a piedi per fare un giro nel centro del paese, che risale al 1600. Inattese, spuntano qua e là , belle ville colorate, alcune antiche, lungo una strada, che arriva in cima a una piccola collina. Qui, spettacolare, sorge la chiesa di Nossa Senhora da Piedade, a dominare il paesaggio intorno. Nel pomeriggio, in taxi, con poca spesa, si può visitare la vecchia Goa, con le belle chiese barocche costruite dai portoghesi nella seconda metà del Cinquecento. Per godere del sole e delle spiagge, che hanno reso famosa Goa, con un’ora di auto si raggiunge la simpatica Arambol, che ancora conserva l’atmosfera hippy dei vecchi tempi. Da non perdere il mercato delle pulci di Anjuna il mercoledì e quello del sabato sera ad Arpora con i ristorantini. Un colpo di vita per gli ospiti di Devaaya.
Informazioni utili
www.devaaya.com
Prezzo: 840 euro la settimana con pensione completa e trattamenti
Devaaya Ayurveda&Nature Cure Centre, Divar Island, Goa 403 403, India
Per l’ Italia: andrea.schwarzwaelder@gmail.com – Tel. +39 342 3572345
Volo: Qatarairways (www.qatarairways), con volo diretto (sosta a Doa) da Milano a Goa. Sedili molto comodi anche in economica con il vino per il pranzo. Ottima la business con una scelta di piatti, vini e film nuovissimi e di repertorio.