di Claudia Farina
Al Castello di Grumello
Continua fino l’8 giugno la mostra “Caravaggio in Cucina” presso il Castello di Grumello (BG), inaugurata da Philippe Daverio. Un percorso realizzato dal celebre artista Renato Marcialis che vuole “far assaporare” ai visitatori i soggetti fotografati. Con un effetto di tipo teatrale, passando dal buio alla scena, autentiche pennellate di luce illuminano le opere di Marcialis (che si è ispirato al Caravaggio a cui ha dedicato il titolo della mostra) realizzate con una tecnica particolare: il supporto è tela fine art con l’apposizione di una vernice protettiva applicata col pennello a mano, che porta chi guarda queste immagini a scambiarle per veri dipinti a olio. E non poteva che essere un grande artista del settore food ad essere chiamato dal Castello di Grumello per celebrare i sessant’anni della propria cantina, festeggiati in questi giorni con una nuova etichetta: “Torre del Mago”, un Valcalepio 2012 a base di Cabernet Sauvignon e Merlot.
www.castellodigrumello.it
Di Vini Profumi
Torna nella suggestiva cornice di Giardino Buonamici l’evento-degustazione legato al buon bere pratese e ai sapori tipici locali. La quindicesima edizione di Di Vini Profumi, promosso dalla Provincia di Prato in collaborazione con il Consorzio di Tutela dei Vini di Carmignano e la Strada dei Vini di Carmignano e dei Prodotti tipici pratesi, si terrà sabato 14 e domenica 15 giugno a Prato. A partire dalle 18 i cancelli del Buonamici si apriranno per far conoscere i vini IGT DOC DOCG prodotti in provincia insieme ai piatti e ai dolci della tradizione accompagnati da musica eseguita dal vivo. L’ingresso è libero. Nei week end di giugno anche degustazioni e visite guidate nei comuni pratesi, mentre i ristoranti saranno protagonisti di alcune iniziative a tema. Gli appuntamenti rientrano nel cartellone di eventi di Vetrina Toscana. www.pratoturismo.it
Sparkling pic nic fra le vigne della Franciacorta
Sparkling pic nic fra le vigne della Franciacorta: a proporlo è l’Azienda Al Rocol di Ome (Bs), che apre le porte della sua tenuta a chi vuole trascorrere ore rilassanti e ritempranti tra bosco e vigneti, godendo il silenzio, la natura, gli scorci paesaggistici sulle colline da cui proviene il Franciacorta. E proprio una bottiglia di Franciacorta sarà messa nel cestino da pic nic che gli ospiti riceveranno al loro arrivo, assieme a salame nostrano, pani, torte salate e torte dolci. Tre le tipologie di cestini fra cui potranno scegliere, differenziate proprio per la tipologia di vino inserita: oltre ai Cestini Franciacorta e Millesimato, anche il Cestino Curtefranca, per chi preferisce i vini rossi. Seguendo un facile percorso che dalla cantina si snoda tra vigneti, prati e boschi, ognuno sceglierà un luogo per il pic nic. Ambiti, tra gli altri, il vecchio roccolo di caccia che dà il nome all’azienda, con querce secolari i cui rami si intrecciano gli uni negli altri, proiettando la vista sui vigneti della tenuta e le colline della Franciacorta, oppure i soleggiati terrazzamenti con geometrici filari di viti o semplicemente i prati. Al rientro, da non perdere una visita guidata in cantina, per conoscere i segreti della lavorazione dello spumante. E, chi lo desidera, può fermarsi a pernottare nelle stanze o negli accoglienti appartamenti dell’Agriturismo, ricavato nel corpo centrale della tenuta e in un vecchio rustico fra i vigneti. www.alrocol.com
Bisol Jeio noSO2
Su misura per coloro, in numero crescente, che dei solfiti fanno volentieri a meno. Desiderio Bisol, enologo e membro della storica famiglia del Prosecco e del Cartizze, ha presentato Jeio noSO2, spumante senza anidride solforosa aggiunta, ora ufficialmente Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG: “È una produzione sartoriale, creata su misura per il consumatore sensibile ai solfiti, frutto di moltissimi anni di ricerca in cantina ed in vigneto per garantire la massima eleganza, genuinità e longevità – spiega Desiderio Bisol -. L’origine dell’uva è eccellente perché proviene dalle ripide colline di Valdobbiadene. La bottiglia, confezionata a mano, è avvolta da un foglio di alluminio che protegge il prezioso Prosecco dalla luce. “Ottimo da solo, è senza dubbio un abbinamento perfetto a piatti a base di ostriche e pesce crudo e risponde perfettamente anche alle richieste del consumatore moderno, che a livello internazionale dimostra sempre maggiore attenzione alla sostenibilità” commenta Gianluca Bisol, direttore generale. www.bisol.it
Spettacolo di terroir
“Il Leone di vetro” è il lungometraggio storico-culturale ambientato tra Venezia e le terre del Piave, girato in buona parte nei luoghi di produzione del Raboso del Piave Doc e del Malanotte del Piave Docg. Attraverso le vicende di una famiglia veneta, i Biasin, cui si intrecciano le vicissitudini della famiglia Querini, aristocratica e in decadenza, entrambe produttrici di vino che commerciano in tutta Europa, si narra il periodo tra la caduta di Venezia, per opera di Napoleone e l’annessione del Veneto all’Italia nel 1866. Il film, oltre alla grande importanza che vuole dare alle vicende storiche del tempo, con particolare riferimento a Verona e alle Pasque veronesi, è uno strumento attraverso cui valorizzare e promuovere soprattutto all’estero il territorio e il vino, mettendo in evidenza lo stretto rapporto tra luoghi di origine ed eccellenza del prodotto. Girato nel corso del 2013, con un cast di tutto rilievo e la regia di Salvatore Chiosi, è prodotto da Venice Film, in collaborazione con Cultour Active e Running International Tv, con il sostegno della Regione del Veneto, Treviso Film Commission, Provincia di Treviso e Consorzio Vini Venezia. www.venicefilm.it
Atlante dei territori del vino italiano
È complessa, completa, di grande interesse quest’opera prima nel panorama editoriale italiano, realizzata dall’Ente Mostra Vini – Enoteca Italiana con il contributo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e in collaborazione con il Ministero della Difesa/Istituto Geografico Militare, il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, le Università di Bologna e Napoli e l’Accademia Italiana della Vite e del Vino. Composta da 20 capitoli regionali, organizzati attorno a 92 macroaree (concetto-novità che individua porzioni di territorio comprensivi di terre viticole aventi caratteri climatici, litologici, morfologici e pedologici comuni) e completati da quattro capitoli introduttivi, una guida alla lettura, un glossario, una bibliografia, un indice dei toponimi e un indice delle denominazioni. È corredata da 459 carte (carte regionali prospettiche ed introduttive, carte delle macroaree, carte di 47 denominazioni di origine controllata e garantita; carte dei distretti di terre viticole e carte climatiche), da 346 immagini (foto di paesaggi e di vitigni, ortofoto), da 20 schede pedologiche e da tabelle diverse (tabelle relative alle caratteristiche di alcuni suoli e alle Dop e alle Igp; tabelle economiche relative al sistema produttivo del nostro Paese). www.enoteca-italiana.it