di Giovanni Guarino
Multe per sosta prolungata nelle strisce blu
È stata risolta la questione relativa alle multe comminate all’automobilista, che ha pagato il ticket per la sosta nelle strisce blu, ma che si è fermato oltre il tempo prestabilito. I Comuni possono prevedere che, oltre al corrispettivo e la penale per il tempo di sosta sforato, sia comminata anche una sanzione pecuniaria non per violazione del codice della strada, ma per violazione di una delibera comunale.
Ferrovie: Italia deferita dalla Commissione Ue per i diritti viaggiatori
La Commissione europea ha deferito l’Italia alla Corte di Giustizia di Strasburgo per il mancato recepimento della normativa comunitaria sui diritti dei passeggeri nel trasporto ferroviario. Ricordiamo che il regolamento europeo sul trasporto ferroviario, entrato in vigore il 3 dicembre 2009, elenca i seguenti diritti e obblighi: diritto di avere informazioni prima della partenza e nelle varie fasi del viaggio (ritardi, coincidenze); diritto al rimborso del prezzo del biglietto in caso di soppressione o ritardi prolungati; diritto a un servizio di trasporto alternativo o a una nuova prenotazione, in caso di ritardi prolungati o soppressione del servizio; diritto a un livello minimo di assistenza nelle stazioni e a bordo dei treni in attesa dell’inizio o del proseguimento di un servizio in ritardo; diritto a un rimborso in caso di ritardo prolungato o di soppressione del servizio, a determinate condizioni; diritto di disporre di un sistema rapido e accessibile di trattamento dei reclami. Gli stati membri potevano decidere di adottare periodi transitori o applicare deroghe per determinati tipi di servizi, fra cui quelli urbani, suburbani e regionali, quelli nazionali di durata limitata (massimo per 15 anni) o quelli che sono effettuati in larga misura al di fuori dell’Ue (massimo per 10 anni). Secondo la Commissione, però, la regolamentazione italiana non è conforme al diritto europeo. L’Italia, dice l’Europa. non ha ancora istituito una specifica authority per vigilare sull’applicazione del regolamento e non ha stabilito sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive per chi viola le regole. Chi viaggia in treno in Italia o verso altri paesi dell’Unione europea, quindi, non può far rispettare i suoi diritti. La stessa Commissione Ue ha anche annunciato l’avvio di un’indagine approfondita sugli interventi pubblici a favore di Trenitalia e di altre società del gruppo Ferrovie dello Stato per valutare se alcune compensazioni per obblighi di servizio pubblico e il trasferimento a titolo gratuito di asset nell’ambito del mercato italiano del trasporto ferroviario di merci siano compatibili con le norme UE in materia di aiuti di Stato. La Commissione europea verificherà anche se le misure in questione abbiano conferito un vantaggio economico selettivo a Trenitalia o ad altre società del gruppo, a scapito dei concorrenti.
Guida in stato di ebbrezza: circostanza attenuante della riparazione del danno
La quarta sezione della Corte di Cassazione, con la sentenza n. 9323 pronunciata nella udienza del 28 gennaio 2014, depositata il 26 febbraio 2014, ha affermato che la circostanza attenuante comune di cui all’art. 62, n. 6, prima ipotesi (l’aver prima del giudizio, riparato interamente il danno, mediante il risarcimento di esso) è configurabile anche in relazione al reato di guida in stato di ebbrezza, giacché non è necessario prendere in esame l’oggettività giuridica del reato, essendo compito del giudice accertare esclusivamente se l’imputato – prima del giudizio – abbia integralmente riparato il danno mediante l’adempimento delle obbligazioni risarcitorie e/o restitutorie che, ai sensi dell’art. 185 cod. pen., trovano la loro fonte nel reato.