La città centro geografico della Svizzera è un luogo ideale sospeso nel tempo che regala un viaggio a ritroso nel passato, un tuffo nella storia elvetica e anche nel suo cuore pulsante. Ma Lucerna svela anche un lato dinamico e avanguardistico…
di Valentina Brambilla
Un viaggio a Lucerna è un viaggio nel cuore della Svizzera. In senso geografico, visto che la capitale dell’omonimo cantone è la porta d’ingresso della Svizzera centrale, ma anche in senso temporale, perché è proprio qui, sulle sponde del lago su cui si affaccia, che la Confederazione fonda le sue origini. Era infatti il 1291 quando i rappresentanti dei tre cantoni “di origine”, Uri, Svitto e Untervaldo, si riunirono in gran segreto per suggellare un’alleanza in cui si attribuiva un forte valore all’aiuto e al sostegno reciproci, in sostanza un accordo per assicurarsi che nessun straniero (all’epoca il loro sguardo era rivolto agli Asburgo, che ambivano a estendere la loro sfera di influenza fino ai territori alle porte del Gottardo) potesse mai governare sui loro territori. Accordo che pose la pietra miliare della Confederazione elvetica che conosciamo ancora oggi. Ma non fatevi ingannare: se Lucerna è ricca di storia, la sua posizione sull’asse di transito del Gottardo le ha, per così dire, regalato un terreno fertile di relazioni culturali ed economiche, rendendola una città che sa guardare anche al futuro.
Appena arrivati in stazione (per viaggiare in Svizzera il treno è sempre un’ottima scelta grazie alla comodità e all’economicità dello Swiss Pass www.swisstravelsystem.com/it/biglietti/swiss-pass-it.html) è possibile rendersi conto di come a Lucerna tradizione e innovazione procedano di pari passo. Se, infatti, l’ingresso trasparente porta la firma dell’architetto spagnolo Santiago Calatrava, che ha firmato il progetto nell’ambito di ristrutturazione della stazione distrutta da un incendio nel 1971, è stato comunque mantenuto il portale principale della vecchia stazione che sopravvisse al fuoco, che è oggi l’arco centrale della Bahnhofplatz, la piazza di fronte all’edificio. C’è il simbolo di Lucerna, il Ponte della Cappella, Kapellbrücke, il più antico ponte coperto d’Europa (risale al XIV) che conserva delle tavole, dei dipinti inseriti nel XVII secolo che rappresentano scene della storia della Svizzera e della città come anche la vita dei santi patroni Leodegardo e Maurizio, ma c’è anche il design avanguardistico del KKL Luzern, il Centro di Cultura e Congressi, opera dell’architetto francese Jean Nouvel. Anche il KKL è diventato un emblema della città, un altro simbolo di “Lucerna, città dei festival”, grazie alle numerose manifestazioni culturali che vi si svolgono ogni anno, alla sala dei concerti da 1800 posti che è una tra le migliori al mondo, la Sala Lucerna, e la Sala Piccola nel Centro Congressi, tutti facenti parte di questa spettacolare costruzione, e infine il Museo d’Arte che è il quarto in ordine d’importanza in Svizzera (www.kkl-luzern.ch).
Se nel Medioevo Lucerna era ancora un villaggio di pescatori che veniva deriso come “piccolo e legnoso nido di cicogna”, nel corso dei secoli si è sviluppata fino a diventare una fiorente città di commerci, una elegante meta per turisti che arrivano da ogni dove per passeggiare tra le sue stradine e ammirare le pittoresche case (molte facciate dipinte raccontano storie affascinanti di usi, costumi, celebrazioni e professioni), per “perdersi” lungo i viali, le piazze, attraverso i ponti e le torri medievali. Proprio una delle sue torri, la Torre sull’acqua, quella ottagonale e alta più di 34 metri costruita intorno al 1300 come parte delle opere di difesa della città, proprio quella attaccata al Kapellbrücke, è il monumento più fotografato di tutta la Svizzera… Tenete presente che la domenica non è facilissimo trovare negozi aperti (e anche molti ristoranti osservano questo giorno di riposo) ma sicuramente le boutique del lusso rimangono aperte per almeno mezza giornata. È il caso, per esempio di Bucherer che, a pochi
passi dal lungolago, è uno dei nomi di maggiore tradizione nel settore dell’orologeria e dei gioielli (oggi leader svizzero nel settore) e che, proprio a Lucerna, nel 1888 ha inaugurato, il primo negozio specializzato in orologi e gioielli. Tra le particolarità della boutique vi sono le linee di gioielli e le creazioni dei propri laboratori, con diamanti dal colore naturale particolarmente raro. Come è raro, nel senso di rara bellezza, il colore del lago che cambia con il passare delle ore, e così quello che del panorama montano che circonda la città, a seconda dell’altezza del sole nel cielo. Spesso si sente parlare di Lucerna come “città dei lumi, della luce”, è il nome stesso a suggerirlo, e, anche se sappiamo che si tratta di una denominazione che ha a che fare con la storia di un miracolo, per cui secondo un’antica leggenda sarebbe stato un angelo a mostrare ai primi abitanti di Lucerna, indicandolo con una brillante luce, il posto su sui erigere una cappella a San Nicolao, patrono dei pescatori e dei barcaioli, a noi piace pensare che sia anche un giusto riconoscimento alla luce e l’atmosfera di questa “metropoli a misura d’uomo”. Sarà il lago, sarà la presenza maestosa del monte Pilatus da un lato e del monte Rigi dall’altro, o anche l’armonioso connubio di natura e realizzazioni dell’uomo, ma ci sembra che Lucerna esprime un particolare fascino.
Una volta visitata Lucerna (www.luzern.com/it e www.svizzera.it), tenete presente che è anche un fantastico punto di partenza per delle escursioni verso alcune delle destinazioni più belle della Svizzera Centrale. In primis il Pilatus. Ma se avete tempo pensate anche a una gita sulla Rigi, “la regina delle montagne” o a una gita sul battello a vapore sul pittoresco Lago dei Quattro Cantoni (5 imbarcazioni a vapore e 20 battelli a motore offrono la possibilità di intraprendere diversi tipi di tour). Arrivare sul Pilatus significa toccare quota 2.132 metri sul livello del mare e, soprattutto, godere di una favolosa vista a 360° su Alpi e laghi. Da maggio a novembre si arriva in vetta con la
ferrovia a cremagliera più ripida del mondo (pendenza massima del 48 per cento) e, tutto l’anno, invece, dal versante nord con una cabinovia panoramica e una funivia. Lungo il percorso un Parco avventura e la più lunga pista estiva per slittini della Svizzera sul Fräkmüntegg. Si può anche soggiornare sul Pilatus, all’hotel Pilatus-Kulm, uno storico hotel di montagna che venne costruito nel 1890 e completamente rinnovato secondo i canoni moderni nel 2010. Plus? La pace e la tranquillità dell’altitudine, natura incontaminata tutto intorno, vista panoramica su Lucerna e sul Lago dei Quattro Cantoni da togliere il fiato… Leggende e miti circondano di mistero gli scoscesi pendii di questa montagna. Nel Medioevo, vi avrebbe abitato un drago portafortuna e numerosi spiriti. Nell’antico Lago del Pilatus abiterebbe addirittura l’anima inquieta del comandante romano Ponzio Pilato, tanto che si racconta che la montagna sia abitata dal suo spirito demoniaco. Se fosse così crediamo che panorami così belli e una natura così ricca gli abbiano comunque regalato un po’ di pace e che, in fin dei conti, non se la passi affatto male… (www.pilatus.ch).