di Franca Celestini
Davvero originale l’idea, in questa stagione freddissima, di godere la neve su slitte trainate da cavalli. In Val di Sole, nella ski area di Folgarida-Marilleva, molte sono le discipline praticabili e tra queste la più romantica e coinvolgente è di sicuro l’equitazione sulla neve. Il Centro Equitazione Alpina si trova nella località di Pellizzano, a circa 20 minuti dall’hotel. AlpHotel TALLER, che organizza escursioni a cavallo, e per le coppie ha pensato a romantiche gite da fiaba con slitte trainate da cavalli. Uno sport che permette agli ospiti di rimanere a stretto contatto con la natura e gli animali. Tante le attività da provare in alternativa. Grazie al proprietario dell’albergo, la guida alpina Mario Taller, gli ospiti possono infatti cimentarsi in prove divertenti e all’insegna dell’avventura. Da sempre allenatore di grandi e piccini, Mario Taller cerca di trasmettere agli altri la sua passione per la montagna e lo sport. Assieme a lui e sicuri della sua professionalità i clienti possono quindi provare lo sci alpinismo sulle cime di diversa difficoltà, oppure sperimentare il free ride a richiesta con elicottero o con impianti di risalita. La novità poi è il Total Dray Tooling, uno sport vincolato dalle temperature che prevede l’arrampicata con piccozze e ramponi su itinerari preparati e messi in sicurezza: per i più audaci la sfida è scalare una cascata di ghiaccio, per chi vuole divertirsi senza rischiare alcunché vengono invece organizzate gite nel Parco Adamello Brenta e nel Parco Nazionale dello Stelvio con le racchette da neve. AlpHotel TALLER, Tel. 0463 986234 http://www.hoteltaller.it/ – www.dolomiti.it/it/trentino/folgarida-dimaro/hotel/alphotel-taller/
Originalissima anche l’idea di recuperare una “via per la memoria” in Irlanda, dove è stato riportato in vita e restaurato il cottage dei pescatori vicino al famoso ponte di corda, un affascinante pezzo di storia marittima irlandese. Situato sulla spettacolare costa settentrionale, la famosa Causeway Coast dall’eccezionale bellezza naturalistica, Carrick-a-Rede è una piccola isoletta accessibile solo attraverso il ponte di corda. Il ponte era stato costruito originariamente per permettere ai pescatori di accedere all’isola, dove per centinaia di anni hanno rischiato la vita per catturare i salmoni nord-atlantici durante la migrazione. Il progetto ha comportato non solo il restauro del cottage sull’isola, che veniva usato dai pescatori quando lavoravano nell’industria ittica, ma anche la raccolta di memorie e racconti delle persone legate alla pesca al salmone nella zona. Un nuovo tour guidato nel cottage includerà questa speciale narrazione orale. Aki Colgan, l’ultimo pescatore a Carrick-a-Rede, ha messo a disposizione molti ricordi. Aki ha lavorato sull’isola per più di 25 anni, andandosene solo nel 2002 quando l’industria ittica ha chiuso. Ogni anno migliaia di visitatori compiono l’entusiasmante traversata del ponte di corda che si stende su una gola profonda 30 metri e larga 20. Ora, prenotando in anticipo, si può anche visitare il cottage dei pescatori restaurato e ascoltare resoconti di prima mano dell’attività della pesca al salmone nella zona, la cui storia risale al 17° secolo. Heather Thompson, direttrice del National Trust Regional per l’Irlanda del Nord, dice: “L’attività ittica del salmone a Carrick-a-Rede è uno dei pochi esempi sopravvissuti di un’ industria un tempo prospera. Ha mantenuto generazioni di pescatori in questa comunità costiera fino alla chiusura nel 2002. Siamo felici e ci sentiamo privilegiati per aver avuto la possibilità di immortalare, creare e condividere il senso di un luogo, di una storia e di un’eredità per la comunità locale e per i visitatori a Carrick-a-Rede.” Per prenotazioni per visitare il cottage dei pescatori, contattare +44 (0) 28 2076 9839 http://www.irlanda-travel.com/ – http://www.giantscausewayireland.com/ – www.nationaltrust.org.uk/carrick-a-rede
Infine un’idea davvero esotica: uno degli ultimi, veri, paradisi tropicali. Le Isole Andamane sono un vero e proprio eden dal mare azzurrissimo, spiagge soffici e bianche come borotalco, lagune che hanno i colori di un acquario, una barriera corallina che conta 50 specie di corallo, una fitta e lussureggiante vegetazione tropicale e la foresta pluviale. Ecco l’arcipelago delle Andamane, quasi 600 isole e scogli di cui solo una trentina abitati, che non sono altro che le cime emerse di una catena montuosa sottomarina nel Golfo del Bengala, dove nuotano ancora gli elefanti, la giungla è inviolata e bastano maschera e pinne per trascorrere una vacanza da sogno. TOAssociati propone una vacanza da sogno sull’Isola di Havelock, dove si trova la spiaggia che il Time ha incoronato come la più bella di tutta l’Asia. Gli appassionati di snorkelling e immersioni possono ammirare la numerosissima varietà di pesci e di coralli che vivono in questa zona. Chi ama invece rilassarsi in spiaggia potrà andare a zonzo tra le infinite spiagge solitarie attorniate da una giungla impenetrabile: simbolo perfetto di quel “lusso a piedi nudi” che è l’ultima tendenza del turismo esclusivo. Una vacanza barefoot, perché qui ci si libera delle scarpe all’arrivo per passeggiare sulle spiagge candide, mentre per ammirare il mondo sommerso bastano maschera e pinne. Non appena si arriva nel colorato porticciolo di Havelock, tra piroghe di legno e tuk tuk gialli, si scopre un Eden primitivo: campi di riso verde tenero tra palme da cocco e banani, coste frastagliate e lidi, dove le mangrovie si protendono in mare e i villaggi hanno casette dai colori vivaci, mentre le spiagge hanno ancora per nome i numeri corrispondenti ai campi di raccolta delle compagnie inglesi, che facevano la spola con il continente cariche di legname pregiato. Attraversando la foresta tra campi di riso, la costa occidentale, selvaggia fino alla leggendaria Radhanagar, che la rivista statunitense Time ha incoronato come migliore di tutta l’Asia, ospita, su una lingua di sabbia finissima e bianca lunga quattro chilometri, il Barefoot Resort, composto da 19 cottage di legno con il tetto in paglia dal design elegante e ville con interni spaziosi. Costruito con i materiali indigeni ecologicamente sensibili, questo è il primo e unico resort ecologico nelle Isole Andamane. Niente tecnologia infatti, solo omaggi all’ecologia: dai saponi all’olio di sesamo ai piatti a chilometro zero, alla mancanza di illuminazione lungo i sentieri che portano ai bungalow. Pochi passi nella giungla di mahua, magnifico albero indiano alto anche trenta metri, oggi protetto perché dalle foglie si estrae un olio lenitivo e dai fiori colorati si produce una bevanda alcolica, e si arriva in spiaggia. Qui l’attrazione è Rajan, l’elefante del resort, uno degli ultimi esemplari dell’isola, un vero e proprio swimming elephant che si immerge completamente nell’acqua turchese e nuota come un vero sub, circondato da diver che gli passano accanto. Da non perdere, in questa vacanza davvero speciale, il “Light and Sound Show” che si svolge ogni giorno al Cellular Jail di Port Blair ed è un affascinante spettacolo di luci e suoni sulla storia della colonizzazione inglese dell’India. www.toassociati.com